IL CINEMA DI CARTA: I cannibali di Liliana Cavani
Per il nuovo appuntamento con IL CINEMA DI CARTA e in occasione della recente pubblicazione del saggio Liliana Cavani. Ogni possibile viaggio di Francesca Brignoli (Le Mani edizioni, 2011), il Museo Nazionale del Cinema presenta, lunedì 18 giugno, alle ore 20.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, la proiezione del film I cannibali di Liliana Cavani, presente in sala per introdurre la pellicola insieme all’autrice del volume e al critico cinematografico Nuccio Lodato. Conduce la serata: Sonia Del Secco (Museo Nazionale del Cinema). Ingresso:6.00/4.00/3.00 euro
Da pochissimo insignita del David di Donatello alla carriera (maggio 2012) e del Premio Federico Fellini 8 ½ per l'Eccellenza Cinematografica (marzo 2012), Liliana Cavani è una sceneggiatrice e regista italiana da sempre anticonformista e provocatoria nel trattare temi delicati e spinosi. Tra i suoi film più coraggiosi, I cannibali – sceneggiato in collaborazione con Italo Moscati e Fabrizio Onofri – è un libero adattamento dell’Antigone di Sofocle, girato in una Milano in piena contestazione, che propone una riflessione sui crimini perpetrati dall’autorità. La Cavani usa l’opera di Sofocle per narrare una comunità che ha completamente smarrito il suo spirito religioso, autentico e naturale e in cui le regole della civiltà sono imposte da leggi che non hanno più rispetto per l’uomo e per il suo animo. Dell’anticonformismo del suo cinema racconta il saggio di Francesca Brignoli - Liliana Cavani. Ogni possibile viaggio - analisi puntuale di tutti i film della regista emiliana (con gli apparati completi di filmografia e teatrografia) autrice di un cinema libero da dogmatismi, controverso e appassionato.
Liliana Cavani
I cannibali
(Italia 1969, 95’, col.)
“In una città quasi deserta, disseminata di cadaveri che ingombrano le strade, presidiata da soldati in tenuta di guerra, dominata dalla paura e dal terrore, la rivolta di Antigone, come già nell'antica tragedia di Sofocle, significa la rivolta della libertà contro la dittatura. Liliana Cavani ha voluto non tanto attualizzare un mito, quanto coinvolgere lo spettatore, a livello emotivo e razionale, in fatti e situazioni che non possono non riguardarlo, dato che il fascismo è alle porte. La forza di certe immagini è tale da imporre un'attenzione assoluta che consente di cogliere quel messaggio di autentica libertà che era nelle intenzioni degli autori”. (Gianni Rondolino)
Copia restaurata digitalmente da Minerva Raro Video.
Sc.: L. Cavani, Italo Moscati, Fabrizio Onofri, dall’Antigone di Sofocle; Fot.: Giulio Albonico; Int.: Britt Ekland, Pierre Clémenti, Tomas Milian.