MOVING TFF: Shadows di John Cassavetes
Nuovo appuntamento di MOVING TFF con la proiezione, lunedì 19 novembre, alle ore 15.30, nella sala eventi della Bibliomediateca, del film Shadows di John Cassavetes. Introduce: Emanuela Martini.
MOVING TFF è un'iniziativa di UCCA (Unione Circoli Cinematografici ARCI) e Arci Torino realizzata in occasione della trentesima edizione del Torino Film Festival, con il patrocinio delle circoscrizioni 1,3 e 7 e in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival che insieme ne hanno curato l’ideazione e l’organizzazione. All'interno della manifestazione, la Bibliomediateca "Mario Gromo" - in collaborazione con il collettivo di studenti "Sperduti nel buio" che si è occupato di redigere le schede dei film in programma - organizza una rassegna volta a rendere omaggio al trentennale del Torino Film Festival, che si dividerà tra le più interessanti scoperte del festival nei suoi trent'anni e alcune perle proiettate dalle grandi retrospettive organizzate in questi anni.
Scritto e diretto da John Cassavetes nel 1959, Ombre (Shadows) - girato con uno stile jazzistico e con dialoghi e scene improvvisate (il film si chiude con la scritta: “The film you have just seen was an improvisation”) - tratta il tema delle relazioni interrazziali negli anni della Beat Generation a New York. Nel film prevale l’intenzione di raccontare attraverso la realtà, di creare la finzione basandosi sulla quotidianità e l’interessante volontà di cercare l’aspetto narrativo in un cinema diretto. “Shadows è una visione di verità quasi insostenibile”: con queste parole si è espresso Martin Scorsese a proposito della prima prova registica di John Cassavetes. Non c’è analisi psicologica finalizzata allo sviluppo di un plot, tanto è vero che non c’è proprio un plot. Non serve una trama, né una sceneggiatura quando le improvvisazioni, la casualità e la frammentarietà con cui vengono raccontati gli incidenti che irrompono nella vita di Ben, Hugh e Leila, bastano già a rendere il film così spontaneo, così vero. Considerato fra i più importanti esempi della cinematografia indipendente americana, è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti nel 1993.
John Cassavetes
Shadows
(USA 1959, 87’, b/n.)
Due fratelli neri e la loro sorella che, come uno dei due, potrebbe essere scambiata per una bianca alla ricerca della loro identità nella Manhattan degli anni '50. Girato dapprima in 16 mm con una troupe di 4 persone come saggio collettivo di recitazione improvvisata e poi in 35 mm (così fu presentato alla Mostra di Venezia del 1960), è una sorta di manifesto del New American Cinema in cui la finzione è impiegata come catalizzatore della realtà. Una delle tante applicazioni del cinema diretto e delle sue tecniche.
Interpreti: B. Carruthers, L. Goldoni, H. Hurd, A. Ray.