Ad Aprile FACE ON presenta Guilty of Romance di Sion Sono e Zelig di Woody Allen.

Cinema Massimo – 11-18 aprile 2016, ore 21.00 – Sala Tre

Nuovi appuntamento ad aprile per la rassegna FACE ON con Guilty of Romance di Sion Sono e Zelig di Woody Allen. La rassegna  è il risultato di un progetto ibrido, svolto in collaborazione dal Museo del Cinema e dall’Università di Torino, che vede coinvolti studenti e studiosi con l’obiettivo di creare una rassegna destinata specificamente al pubblico giovanile. L’intero processo di costruzione della rassegna è stato gestito studenti di discipline diverse, a costituire il gruppo di lavoro denominato Mylfestival (acronimo di Movies You'll Like Festival) che propone un ciclo di film sul tema della maschera. Ad ogni film è abbinato un cortometraggio scelto dal pubblico in sala. Ingresso 3.00 euro.

 

 

Lun 11, h. 21.00 - Presentazione a cura di Ilaria Magariello e Roberto Origliasso

 

Sono Sion

Guilty of Romance / Koi no tsumi

(Giappone 2011, 143’, HD, col., v.o. sott.it.)

Guilty of Romance è il turpe sogno erotico dell'autore di culto Sono Sion. L'omicidio di una ragazza nel quartiere della prostituzione Maruyama-Sho, distretto di Chibuya, apre il film. Le indagini ci trascinano in un mondo di violenza e corpi, in particolare quelli delle due protagoniste Izumi e Mitsuko, legate entrambe dal condurre una doppia vita notturna fatta di prostituzione e pornografia. Le numerose scene di sesso sono prive di erotismo e sensualità, più simili a degli omicidi che a degli atti d'amore. Ispirato da un fatto di cronaca realmente accaduto nel ‘97 a Tokyo e influenzato dalla passione per Kafka, Guilty of Romance è una violenta e cruda riflessione sulla trasgressione come alternativa al nichilismo dell'era dei consumi.

 

 

Lun 18, h. 21.00 - Presentazione a cura di Elisa Gasti, Marco Gritti e Veronica Sgobio

 

Woody Allen

Zelig

(Usa 1983, 84’, 16mm, b/n, v.o. sott.it.)

Zelig è lo pseudo-documentario, parodia idiosincratica di quelli anni ‘20 e ‘30 del Novecento, scritto e diretto da Woody Allen, il quale veste la parte del protagonista della storia. È il 1928 e Leonard Zelig è il camaleontico interprete di più vite nell'arco di una sola, risultando essere l'uomo del momento. In un'esistenza a cavallo tra mitomania e trasformismo, il film di Allen racconta e mostra le diverse sfaccettature della misteriosa e ignota malattia di cui è affetto Leonard "The Lizard" Zelig, da quelle negative a quelle sorprendentemente positive. Il tutto mentre c'è chi vota la sua intera esistenza a trovare una cura efficace e definitiva per questa patologia, e c'è chi ne fa una moda.