Il Museo Nazionale del Cinema presenta UN MUSEO PER L’AFRICA. Proiezioni e incontri dedicati all’Africa

Bibliomediateca Mario Gromo - 21 novembre 2011, ore 20.30; 5 dicembre 2011, 17.30

Il Museo Nazionale del Cinema presenta, nella Sala Incontri della Bibliomediateca “Mario Gromo”, i primi due appuntamenti di UN MUSEO PER L’AFRICA, ciclo di eventi, incontri e proiezioni dedicati al continente africano. Il ciclo di appuntamenti, a cadenza mensile, coinvolgerà non solo la Bibliomediateca ma anche il Cinema Massimo, e proseguirà sino a maggio 2012 (mese in cui si celebra la giornata internazionale dell’Africa). Questa rete di iniziative vuole stimolare la sensibilità e l’interesse del pubblico sui temi drammaticamente attuali della questione africana.

La storia del continente africano è profondamente legata a quella del nostro paese, meta negli ultimi trent’anni di cicliche ondate migratorie. Migranti per ragioni economiche e rifugiati politici continuano a raggiungere l’Italia nella speranza di migliorare le proprie condizioni di vita. Le rivoluzioni arabe della scorsa primavera attualizzano il dibattito sui flussi migratori da una parte e, dall’altra, sull’attività dei medici nei paesi duramente colpiti dalla guerra. Attraverso lo sguardo di registi e scrittori e attraverso le testimonianze di dottori e volontari impegnati sul campo, il progetto UN MUSEO PER L’AFRICA vuole riflettere, sia da un punto di vista socio-politico che sanitario, su questi temi per creare uno spazio dove agevolare l’incontro la le due culture, salvaguardandone le rispettive identità.

UN MUSEO PER L’AFRICA è un progetto del Museo Nazionale del Cinema. Continuazione ideale della rassegna SCHERMI AFRICANI, presentata a maggio dello scorso anno, il progetto si realizzerà in collaborazione con diversi enti e associazioni che operano nel settore della cooperazione internazionale, sono previsti incontri con registi, proiezioni e presentazioni di libri che si terranno con cadenza mensile fino a maggio 2012 e che saranno puntualmente comunicati. Il programma comprende inoltre tre proiezioni al mattino per gli studenti delle scuole superiori torinesi di alcuni dei film in programma.

Anche per questi nuovi appuntamenti è prevista la collaborazione con il Consorzio ONG Piemonte.

L’appuntamento inaugurale del 21 novembre 2011, alle ore 20.30, è curato dal critico e studioso di cinema africano Giuseppe Gariazzo che introdurrà, insieme all’autrice Annamaria Gallone, la proiezione del suo documentario Mariscica fu la prima, lavoro particolarmente delicato e sensibile sulla migrazione delle donne capoverdiane.

Il secondo degli eventi in programma, realizzato in collaborazione con “Medici con l’Africa” del CUAMM (Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari), si terrà lunedì 5 dicembre 2011, alle ore 17.30 presso Bibliomediateca. Paolo Rumiz presenterà il suo libro Il bene ostinato che racconta il lavoro silenzioso dei volontari di Medici con l’Africa  del CUAMM per l’assistenza sanitaria in Africa. Con lui, il dott. Luigi Conforti, medico volontario del CUAMM, porta la sua diretta testimonianza di lavoro sul campo. Modera il dibattito il direttore del quotidiano LA STAMPA Mario Calabresi.

A seguire verrà proiettato il documentario Parole che fanno bene, realizzato con la partecipazione di Niccolò Fabi.

 

Annamaria Gallone

Mariscica fu la prima

(Italia-CapoVerde 2010, 90’, col.)

Sono tutte donne e tutte hanno una storia da raccontare: sono le protagoniste di un fenomeno abbastanza particolare, una migrazione tutta al femminile verso un’Italia che allora, agli inizi degli anni ‘60, conosceva solo l’emigrazione. Erano ragazze quando sono partite da un paese a sua volta giovane (l’indipendenza è del ’75) distribuito su dieci isole, le Isole di Capo Verde. Sono donne che hanno lavorato duro, che hanno cambiato il proprio destino e che ora, tornate nelle isole d'origine, ci raccontano la storia della loro vita profondamente umana.

 

Paolo Rumiz

Il bene ostinato

(I Narratori - Giangiacomo Feltrinelli editore, 2011)

I "Medici con l'Africa" del Cuamm (Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari) si spendono dal 1950 per il diritto fondamentale alla salute e l'accesso ai servizi sanitari. Il Cuamm oggi è presente in sette paesi: Angola, Etiopia, Kenya, Mozambico, Sudan, Tanzania e Uganda. L'incontro tra il Cuamm e Paolo Rumiz è la scintilla da cui nasce questo libro. C'è uno scrittore-viaggiatore che si innamora del progetto, parte per l'Africa e osserva un'altra Italia in azione. Si sofferma sulle donne e sugli uomini – non solo medici – che con le famiglie decidono di vivere e lavorare nei villaggi e nelle città dove opera il Cuamm. Quali sono le loro storie? Come è cambiata la loro vita? Qual è la radice del loro impegno? È l'occasione per indagare e raccontare un mondo poco conosciuto, composto da singolari emigranti, professionisti che si sradicano dall'Italia con le proprie famiglie per trapiantarsi in contesti disagiati, spesso pericolosi, sempre impegnativi.

Sono storie particolari, a volte uniche, che connettono il Nord e il Sud del mondo. E forse aprono una strada al futuro.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.