Il Museo Nazionale del Cinema e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino presentano HISTOIRE(S) DU CINÉMA. I classici della storia del cinema

Cinema Massimo - 3,10,17,24,31 ottobre 2012, ore 18,15

Nei mesi di ottobre e novembre, il Museo Nazionale del Cinema e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino presentano al Cinema Massimo la rassegna HISTOIRE(S) DU CINÉMA, un programma di classici della storia del cinema, dagli anni Trenta agli anni Settanta. Le proiezioni - previste ogni mercoledì alle ore 18.15 - saranno introdotte da un docente dell’Università di Torino.

Ingresso: 4 euro (3 euro per studenti universitari e over 60)

Il ciclo si inaugura mercoledì 3 ottobre alle ore 18.15, nella Sala Tre del Cinema Massimo, con la proiezione del film L’Atalante di Jean Vigo, introdotto al pubblico da Giaime Alonge.

                                                           

Jean Vigo

L’Atalante

Francia 1934, 89’, b/n, v.o. sott.it.

Due giovani sposi, Juliette e Jean, vivono su una chiatta in navigazione sulla Senna. Lentamente il loro rapporto entra in crisi e Juliette sbarca perdendosi per le strade di Parigi. Secondo e ultimo lungometraggio di Vigo, che muore poco dopo l’uscita del film, L’Atalante è uno dei grandi capolavori della storia del cinema, noto al pubblico italiano anche per la sequenza utilizzata come sigla di Fuori Orario.

Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale

Sc.: J. Vigo, Albert Riera; Fot.: Boris Kaufman; Int.: Michel Simon, Dita Parlo, Jean Dasté.

 

 

PROGRAMMA DELLE PROIEZIONI DI OTTOBRE

 

MER 3, h. 18.15

Jean Vigo

L’atalante

(Francia 1934, 89’, b/n, v.o. sott.it.)

Due giovani sposi, Juliette e Jean, vivono su una chiatta in navigazione sulla Senna. Lentamente il loro rapporto entra in crisi e Juliette sbarca perdendosi per le strade di Parigi. Secondo e ultimo lungometraggio di Vigo, che muore poco dopo l’uscita del film, L’Atalante è uno dei grandi capolavori della storia del cinema, noto al pubblico italiano anche per la sequenza utilizzata come sigla di Fuori Orario.

Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale

Sc.: J. Vigo, Albert Riera; Fot.: Boris Kaufman; Int.: Michel Simon, Dita Parlo, Jean Dasté.

Il film sarà introdotto da Giaime Alonge

 

MER 10, h. 18.15

Jean Renoir

La regola del gioco (La règle du jeu)

(Francia 1939, 110’, b/n, v.o. sott.it.)

Un gruppo di aristocratici e ricchi borghesi si ritrova nel castello del marchese La Chesnaye per trascorrere il fine settimana. Un omicidio, però, manda all’aria tutti i piani. “La regola del gioco è il credo dei cinefili, il film dei film, il più odiato alla sua uscita, il più apprezzato in seguito fino a diventare un vero successo commerciale dopo la sua terza ripresa in circuito normale e in versione integrale” (François Truffaut).

Proiezione digitale HD

Sc.: J. Renoir, Carl Koch; Fot.: Jean Bachelet; Int.: Nora Grégor, Paulette Dubost, Mila Parély.

Il film sarà introdotto da Giaime Alonge

 

MER 17, h. 18.15

Roberto Rossellini

Roma città aperta

(Italia 1945, 100’, b/n)

“Un prete e un comunista lottano per la stessa causa. Dietro di loro si muove un quartiere popolare di Roma, coi suoi casoni squallidi, i cortili in cui la storia di ognuno è la storia di tutti e dove la sofferenza e le speranze sono comuni. La forza di Roma città aperta è in questa molteplicità di elementi umani coagulati da un'unità superiore” (Carlo Lizzani)

Proiezione digitale HD

Sc.: Sergio Amidei, Federico Fellini, R. Rossellini, Celeste Negarville; Fot.: Ubaldo Arata; Int.: Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Marcello Pagliero.

Il film sarà introdotto da Silvio Alovisio

 

MER 24, h. 18.15

Akira Kurosawa

Rashomon

(Giappone 1950, 88’, b/n)

In una giornata di pioggia incessante, un boscaiolo, un monaco e un servo si fermano a parlare dell’omicidio di un samurai compiuto da un brigante. “Mi piacciono le immagini in silenzio e ho sempre cercato di ricreare una parte di questa bellezza. Ci riflettei su e arrivai a questa conclusione: una delle tecniche utilizzate dall'arte moderna è la semplificazione, quindi pensai di semplificare questo film il più possibile” (A. Kurosawa).

Sc.: Shinobu Hashimoto, A. Kurosawa; Fot.: Kazuo Miyagawa; Int.: Toshiro Mifune, Machiko Kyo, Masayuki Mori.

Il film sarà introdotto da Dario Tomasi

 


MER 31, h. 18.15

Robert Bresson

Un condannato a morte è fuggito (Un condamné à mort s’est échappé)

(Francia 1956, 101’, b/n, v.o. sott.it.)

Dopo l'interrogatorio della Gestapo, un prigioniero politico tenta la fuga ma viene riacciuffato. Da quel momento si dedica con meticolosità a ideare un piano di fuga. “La Resistenza non è il soggetto del film. Il soggetto è esattamente la preparazione di un'evasione e la sua attuazione. Il film finisce quando l'eroe salta in strada. In qualche modo è un film d'avventura senza avventure” (R. Bresson).

Proiezione digitale HD

Sc.: R. Bresson, dal racconto di André Devigny; Fot.: Leonce-Henri Burel; Int.: François Leterrier, Charles Le Clainche, Maurice Beerblock.

Il film sarà introdotto da Giaime Alonge