Il Museo Nazionale del Cinema presenta la rassegna “Il piombo e le rose. Omaggio a Rainer Werner Fassbinder”.

Cinema Massimo – Dal 1 al 31 marzo 2014

Il Museo Nazionale del Cinema propone, dal 1 al 31 marzo 2014 al Cinema Massimo, un’ampia retrospettiva dal titolo Il piombo e le rose. Omaggio a Rainer Werner Fassbinder.

 

L’omaggio al grande regista, attore, sceneggiatore e drammaturgo tedesco, esponente di spicco del Nuovo cinema tedesco degli anni ’70-‘80, è un progetto del Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Ripley’s Film, organizzata nell’ambito del percorso multidisciplinare IL PIOMBO E LE ROSE all’interno del più ampio Progetto Internazionale Teatro d’ogni passione della Fondazione TST - Teatro Stabile di Torino – in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino/D.A.M.S., il Goethe-Institut di Torino, il Circolo dei lettori e l’Aiace.

 

“Vorrei costruire una casa con i miei film. Alcuni di essi sono le cantine, altri i muri, altri ancora le finestre. Spero che alla fine tutto questo diventi una casa”. Un desiderio che può dirsi realizzato quello di Rainer Werner Fassbinder, che ha fatto del cinema la sua stessa vita. Tra il ‘69 e l’82 ha diretto più di quaranta film, tutti, o quasi, scritti, adattati e montati da lui stesso (con lo pseudonimo di Franz Walsh), delineando un ritratto personalissimo e dolente della Germania post-bellica, vista attraverso l’esistenza di uomini e donne emarginati e fragili.

 

La retrospettiva sarà inaugurata sabato 1 marzo alle ore 16.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo con la proiezione del film L'amore è più freddo della morte.

Mercoledì 5 marzo, alle ore 20.30, sempre nella sala Tre del Cinema Massimo, la proiezione del film Le lacrime amare di Petra von Kant sarà introdotto al pubblico da Davide Oberto. Ingresso 6,00/4,00/3,00 euro.

 

 

Il piombo e le rose.

Omaggio a Rainer Werner Fassbinder

 

CALENDARIO DELLE PROIEZIONI

 

 

 

Sab 1, h. 16.30/Lun 3, h. 20.30

L'amore è più freddo della morte (Liebe ist kälter als der Tod)

(Germania 1969, 88’, b/n, Hd, v.o, sott.it.)

Franz (Fassbinder) che convive con Johanna (Schygulla) e la sfrutta, è attratto fisicamente da Bruno che lo spia per conto del racket. Lei informa la polizia di un loro piano per una rapina in banca e quando Bruno viene a saperlo dà ordine di ucciderla. Contaminazione di atmosfere da film nero hollywoodiano e sperimentazioni tra Godard e Straub. Il primo film di Fassbinder è ispirato a Chabrol e Rohmer.

 

Sab 1, h. 18.15/Lun 3, h. 22.15

Il fabbricante di gattini (Katzelmacher)

(Germania 1969, 88’, b/n, Hd, v.o. sott. it.)

Jorgos, un greco, si inserisce in uno squallido gruppo di giovani e tutte le tensioni represse tra i membri della compagnia si proiettano su di lui. L'unico motivo che lo induce a rimanere è la presenza di Marie, che lo ama, suscitando la rabbia degli altri. ‘Katzelmacher’ è il dispregiativo usato in Germania per gli stranieri immigrati.

 

Sab 1, h. 20.30/Dom 2, h. 20.30/Lun 3, h. 16.30

Attenzione alla puttana santa (Warnung von einer heilingen Nutte)

(Germania 1971, 103’, 35mm, col., v.o. sott. it.)

La vicenda si svolge in Italia, d'estate, sulla penisola sorrentina. Jeff, un giovane e tormentato regista, sta cercando di girare un film. La situazione non è delle migliori, claustrofobia e nevrosi serpeggiano e si diffondono. Il film ebbe una travagliata storia produttiva. Eddie Constantine, Hannah Schygulla, Lou Castel.

 

Sab 1, h. 22.30/Lun 3, h. 18.30

Dei della peste (Götter der Pest)

(Germania 1970, 91’, b/n, Hd, v.o. sott. it.)

Franz esce dal carcere e lascia la sua compagna Joanna per Margarethe, meno possessiva nei suoi confronti. Stringe amicizia con Günther detto "Gorilla" nonostante quasi gli abbia ucciso il fratello colpevole di una spiata. I due contattano Jo e progettano una rapina al supermercato. Invano Margarethe informa la polizia per salvare Franz. Quasi un sequel di L’amore è più freddo della morte.

 

Dom 2, h. 16.30/Mar 4, h. 16.30

La paura mangia l’anima (Angst essen Seele auf)

(Germania 1974, 93’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Emmi, una sessantenne vedova e con figli sposati, incontra una sera in un bar Alì, un marocchino immigrato per lavoro in Germania. L'uomo, dopo un po' di chiacchiere, l'accompagna a casa, dove la donna vive sola: essa apprende che egli abita lontano con altri cinque compatrioti in una sola stanza e gli offre un letto per la notte. Nasce così un bizzarro "ménage"inviso a figli, nuore, fornitori, condomini e compagne di lavoro.

 

Dom 2, h. 18.15/Mar 4, h. 18.15

Rio Das Mortes

(Germania 1971, 84’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Gunther e Michael rincorrono con ostinazione l'utopia di partire per il Perù a rintracciare un tesoro nella zona del mitico Rio Das Mortes. Si preparano per il viaggio, ostacolati però dalla fidanzata di Michael, Hanna che, invece, vuole sposarsi e metter su famiglia. Un melodramma interrotto talvolta con i toni della commedia. Omaggio a Erich von Stroheim.

 

Mer 5, h. 20.30/Sab 8, h. 16.15/Dom 9, h. 18.45

Le lacrime amare di Petra von Kant (Die Bitteren Tränen der Petra von Kant)

(Germania 1972, 124’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Separata dal marito, madre di una figlia adolescente, Petra - disegnatrice di moda affascinante e intelligente - vive con Marlene, factotum onnipresente e asservita. Quando incontra Karin, di estrazione proletaria, se ne innamora follemente ma sei mesi dopo viene abbandonata. Dodicesimo  film di Fassbinder, che inaugura la stagione dei grandi melodrammi “sirkiani”.

La proiezione di mercoledì 5 è introdotta da Davide Oberto

Ven 7, h. 16.15/Dom 9, h. 21.00

Il soldato americano (Der amerikanische Soldat)

(Germania 1970, 80’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)

Tre poliziotti assoldano un reduce dal Vietnam, il tedesco-americano Ricky, per eliminare individui socialmente scomodi o emarginati. Ricky esegue i suoi omicidi con molta freddezza ma un giorno, diventato troppo pericoloso, decidono di farlo fuori. Lo uccidono con il suo amico Franz. Uno dei sette film diretti da Fassbinder nel 1970 e l'ultimo di una trilogia "nera".

 

Ven 7, h. 17.45/Dom 9, h. 16.15

Effi Briest

(Germania 1974, 140’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)

La diciassettenne Effi Briest viene data in sposa al Barone Von Innstetten, di vent'anni più vecchio e in passato pretendente alla mano di sua madre. La coppia si trasferisce a Kessin sul Baltico, dove il Barone, occupato nel fare carriera politica, non si accorge dello spazio che il Maggiore Crampas conquista nel cuore e nei sensi di Effi. Reduce dall'esperienza televisiva di Martha, Fassbinder filma il romanzo di Theodor Fontane con una straordinaria Hanna Schygulla.

 

Ven 7, h. 20.15/Lun 10, h. 16.30/Mar 11, h. 18.15

Martha

(Germania 1974, 116, video, col., v.o. sott. it.)

Bibliotecaria trentenne, con madre alcolista e soggiogata dal padre, Martha sposa Helmut Salomon che si rivela un secondo padre-padrone, ma più sadico. Un incidente stradale la lascia su una sedia a rotelle, completamente in sua balia. Liberamente tratto dal racconto For the Rest of Her Life di Cornell Woolrich. Michael Ballhaus direttore della fotografia.

 

Lun 10, h. 18.45/Mar 11, h. 16.30

Il mercante delle quattro stagioni (Händler der vier Jahreszeiten)

(Germania 1971, 89’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Considerato un buono a nulla, vessato dalla madre e dalla moglie che lo tradisce, un fruttivendolo ambulante si dà all'alcol, va alla ricerca della ragazza amata in gioventù e si suicida bevendo. Ritratto di un patetico perdente ossessionato dal senso di colpa. Un melodramma doloroso, percorso da continui flashback,

 

Lun 10, h. 20.30/Ven 14, h. 16.30

Il mondo sul filo (Welt am Draht)

(Germania 1973, 205’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Un istituto di ricerca compie degli studi su una realtà simulata grazie alla quale i comuni concetti di spazio e tempo verrebbero stravolti. Misteriosamente però i responsabili del progetto scompaiono. Tocca a Fred Stiller prendere la direzione, ma le cose hanno già da tempo sorpassato i confini della teoria e quella in corso è la vera riproduzione di una realtà virtuale: un gioco nel quale lui stesso è coinvolto. 

 

Ven 14, h. 20.15/Sab 15, h. 16.15

Il diritto del più forte (Faustrecht der Freiheit)

(Germania 1975, 123’,Hd, col., v.o. sott. it.)

Storia d'amore e di sfruttamento tra giovane sottoproletario omosessuale che ha vinto mezzo milione di marchi al lotto e il figlio di un piccolo industriale grafico sull'orlo del fallimento. Il secondo sfrutta il primo, finché il rapporto fra i due arriva fatalmente al punto di rottura con risvolti economici pesanti per Fox, umiliato e disperato.

 

Ven 14, h. 22.30/Sab 15, h. 18.30

Paura della paura (Angst vor der Angst)

(Germania 1975, 88’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Uno squarcio di vita piccolo borghese in cui Margot Staudte, casalinga, moglie e madre, è preda di angosce e paure incomprensibili. Non vi è una storia che possa giustificare le intenzioni registiche o una trama che faccia da linea guida al corpus filmico; ciò che si denota è lo sguardo della macchina da presa che indugia sulla figura femminile di Margot, aspettando che qualcosa succeda nella sua vita.

 

Sab 15, h. 20.15/Lun 17, h. 16.15

Il viaggio in cielo di Mamma Kusters (Mutter Küsters Fahrt zum Himmel)

(Germania 1975, 120’, Hd, col., v.o. sott.it.)

Il pacifico operaio di Francoforte Hermann Kuster, ossessionato dall'idea di un possibile licenziamento, prima uccide il figlio del padrone della fabbrica in cui lavora, poi si suicida. La moglie Emma lo descrive come un padre esemplare in un'intervista che viene poi strumentalizzata da un giornalista fazioso come, del resto, la coppia di coniugi comunisti che la usano per fare propaganda. 

Sab 15, h. 22.30/Dom 16, h. 20.30/Lun 17, h. 18.30

Voglio solo che mi amiate (Ich will doch nur, dass ihr mich liebt)

(Germania 1976, 105’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Peter è stato condannato a dieci anni per omicidio. Un giornalista scopre che ha avuto problemi fin dall'infanzia. Con la madre aveva un rapporto edipico mai risolto, mentre il padre lo disprezzava e lo teneva legato a sé tramite i soldi. Ma l’aggressività in lui si manifesta in modi tragici. Dramma realistico, ispirato a un fatto realmente avvenuto, con il ritmo di un noir. 

 

Dom 16, h. 16.30/Lun 17, h. 22.15

Nessuna festa per la morte del cane di Satana (Satans Braten)

(Germania 1976, 112’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Walter Kranz (Raab), poeta ex rivoluzionario a corto di ispirazione, prima si dà all'omicidio, poi si circonda di omosessuali coi soldi di un'ammiratrice (Carstensen): ma suo fratello ritardato (Spengler) rischia di far finire tutto in tragedia. Dopo il raffinato Effi Briest, Fassbinder cambia completamente rotta e realizza un film volutamente urlato e buffonesco, per prendere di mira l’intellettualismo decadente.

 

Dom 16, h. 18.30/Lun 17, h. 20.30

Roulette cinese (Chinesisches Roulette)

(Germania 1976, 86’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Marito e moglie, l'uno all'insaputa dell'altra, si ritrovano nella casa di campagna con i rispettivi amanti. Tutti restano insieme ma col tempo le tensioni crescono, complice la figlia storpia che vuole vendicarsi del loro disprezzo e della loro indifferenza. Secco e teatrale teorema antiborghese, disperato e con una regia lucida e impietosa. 

 

Mar 18, h. 16.00/Dom 23, h. 20.30/Lun 24, h. 18.15

Despair (Despair - Eine Reise in Licht)

(Germania/Francia 1978, 119’, Hd, col., v.o. sott.it.)

Berlino 1929: un fabbricante di cioccolata, emigrato dalla Russia a dodici anni, entra in crisi d'identità e di sdoppiamento. Incontrato un uomo nel quale crede di vedere il proprio sosia, lo uccide, gli prende abiti e documenti e si rifugia in Svizzera. L'inganno dura poco. Dal romanzo di Vladimir Nabokov, sceneggiato da Tom Stoppard e girato in inglese.

 

Mar 18, h. 18.15/Sab 22, h. 16.15/Lun 24, h. 16.00

Un anno con 13 lune (In einem Jahr mit 13 Monden)

(Germania 1978, 124’, video, col., v.o. sott. it.)

La storia del transessuale Erwin negli ultimi cinque giorni prima di suicidarsi, nell’estate del '78, Fassbinder, infatti, colpito dal suicidio dell'amico/amante Armin Meier, girò questo film in 25 giorni, curandone anche la fotografia. Il film è una meditazione sulla liceità del suicidio, uno dei film più sconsolati, personali e aspri contro la società.

 

Mer 19, h. 22.30/Sab 22, h. 18.30/Mar 25, h. 16.15

La terza generazione (Die Dritte Generation)

(Germania 1979, 105’, 35mm, col., v.o. sott. it.)

Siamo nella Germania Federale alla fine del 1978. Un industriale che si occupa di congegni elettronici è in combutta con un autorevole esponente della polizia: il duplice scopo è di incrementare la vendita dei computer, sempre più specializzandosi nella individuazione e persecuzione dei giovani che fanno parte di cellule eversive.

 

Mer 19, h. 20.15/Mar 25, h. 18.15

Il matrimonio di Maria Braun (Die Ehe der Maria Braun)

(Germania 1979, 120’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Una giovane attraente tedesca, sposa di guerra, riesce a diventare, attraverso il mercato nero e la prostituzione, una brillante donna d'affari, rimanendo sempre leale al marito prima prigioniero, poi detenuto. Hanna Schygulla memorabile. È uno dei quattro personaggi femminili attraverso i quali Fassbinder compone una tetralogia sulla Germania nazista e post-nazista.

 

Ven 28, h. 16.00/Sab 29, h. 22.30/Dom 30, h. 20.30

Lili Marleen

(Germania 1981, 120’, 35mm, col., v.o. sott. it.)

Nel 1938 a Zurigo una giovane cantante tedesca ama un musicista ebreo. La guerra li separa. La cantante, tornata in Germania, diventa famosa grazie alla canzone "Lili Marleen". A guerra finita si reca a Zurigo dove trova l'amato Robert sposato e riparte. Ispirato al romanzo autobiografico della cantante Lale Anderson Il cielo ha molti colori,

 

Ven 28, h. 18.15/Sab 29, h. 20.30/Lun 31, h. 18.15

Lola

(Germania 1981, 113’, 35mm, col., v.o. sott. it.)

Lola è l'attrazione di un bordello di provincia il cui padrone è il ricco costruttore Schuckert. Seduce un incorruttibile funzionario, lo sposa e rileva il bordello. Scritto dagli stessi sceneggiatori di Il matrimonio di Maria Braun.

 

Sab 29, h. 16.30/Dom 30, h. 18.30

Veronika Voss (Die Sehnsucht der Veronika Voss)

(Germania 1982, 104’,35mm, col., v.o. sott.it.)

Una giornalista incontra una donna impaurita e scopre che si tratta di una famosa attrice dell'UFA ormai dimenticata, drogata e prigioniera di una donna senza scrupoli. Ispirato ai casi dell'attrice Sybille Schmitz, suicida nel 1955, è il penultimo film di Fassbinder, Orso d'oro a Berlino 1982. Chiude la tetralogia sulla Germania postbellica attraverso quattro destini di donne (Maria Braun, Lili Marleen, Lola).

 

Sab 29, h. 18.30/Dom 30, h. 16.30/LUN 31, h. 16.15

Querelle de Brest

(Germania/Francia 1982, 108’,HD, col., v.o. sott.it.)

Le peripezie del marinaio Querelle che sbarca a Brest e va incontro al suo destino di contrabbandiere d'oppio, sodomita, assassino. Ultimo film di Fassbinder, tratto dal romanzo di Jean Genet. A livello figurativo il fascino del film è innegabile per la glaciale sapienza luministica e la stilizzazione teatrale della scenografia.