The Master. Omaggio a Orson Welles.

Cinema Massimo, Torino - Da lunedì 19 ottobre a domenica 1 novembre 2015

In occasione del centenario della nascita e del trentennale della morte, il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo The Master. Omaggio a Orson Welles, un ampio tributo a uno dei grandi maestri della storia del cinema organizzato in collaborazione con l’Università di Torino.

 

L’omaggio verrà inaugurato lunedì 19 ottobre alle ore 20.30 del cortometraggio Il mercante di Venezia, presentato in anteprima mondiale all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Considerato perduto, il film è stato ricostruito grazie ai nuovi materiali ritrovati da Cinemazero di Pordenone e restaurato con il supporto del FilmMuseum di Monaco di Baviera. Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Cineasta geniale e sperimentatore, artista moderno, irriverente, beffardo, celebrato, amato, osteggiato dallo studio system che lo esiliò, nonostante il successo. “Hollywood è un quartiere dorato adatto ai giocatori di golf, ai giardinieri, a vari tipi di uomini mediocri e ai cineasti soddisfatti. Io non sono nulla di tutto ciò”, disse con amara ironia.

 

L’omaggio a Welles verrà completato dai film Quarto potere, L’infernale Quinlan  e Rapporto confidenziale che saranno proiettati in versione restaurata al 33° Torino Film Festival (20-28 novembre 2015) nella sezione “Festa Mobile”.

 

Programma delle proiezioni

 

Lun 19, h. 20.30

Il mercante di Venezia

(Usa 1969, 30’, DCP, col., v.o. sott. it.)

Ultimo film shakespeariano di Orson Welles, che il regista tentò di terminare con le sue risorse, dopo che la CBS smise di finanziarlo. Considerato perduto, è stato ora ricostruito grazie ai nuovi materiali ritrovati da Cinemazero di Pordenone e restaurato con il supporto del FilmMuseum di Monaco di Baviera.

 

Lun 19, h. 21.00/Ven 23, h. 16.30

Falstaff / Campanadas a medianoche

(Francia/Spagna/Svizzera 1965, 116’, Hd, b/n, v.o. sott.it.)

La storia dell'amicizia di Falstaff col principe Hal, diventato re dopo la morte di Enrico IV, adattata da varie commedie e tragedie di Shakespeare. In questo "lamento sull'allegra Inghilterra" ma anche "storia cupa di un'amicizia", come scrisse Welles, il regista ha sposato il personaggio, facendone il rappresentante d'un ideale carnale e terrestre della vita.

 

Mar 20, h. 16.30/Sab 24, h. 20.30

L‘orgoglio degli Amberson / The Magnificent Ambersons

(Usa 1942, 88’, 35mm, b/n, v.o. sott. it.)

Nei vent’anni a cavallo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, la nascente industrializzazione stravolse abitudini consolidate. Gli Amberson, ricca famiglia del sud degli Stati Uniti, assistono al loro stesso declino per l'incapacità di accettare il cambiamento. Basato sul romanzo di Booth Tarkington, vincitore del Premio Pulitzer nel 1918.

Mar 20, h. 18.15/Sab 24, h. 22.15

Lo straniero/The Stranger

(Usa 1946, 95’, Hd, b/n, v.o., sott. it.)

Un criminale nazista rifugiato negli Stati Uniti, vive sotto mentite spoglie e insegna in una scuola locale. Sposa la figlia di un magistrato, ma i problemi iniziano quando sulle sue tracce arriva un detective del servizio speciale alleato. Orson Welles e John Huston collaborarono alla sceneggiatura ma non vennero accreditati.

 

Ven 23, h. 18.45/Mar 27, h. 16.30

Too Much Johnson

(Usa 1938, 67’, Hd, b/n)

Concepito per accompagnare la messinscena dell'omonima pièce al Mercury Theatre di New York, il film era ritenuto perduto dopo l'incendio della casa di Madrid di Welles nel 1971. È stato ritrovato proprio a Pordenone, dove era rimasto per anni dimenticato in un magazzino di una ditta di trasporti.

 

Dom 25, h. 18.30/Ven 30, h. 20.30

La signora di Shanghai / The Lady from Shanghai
(Usa 1947, 87’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)

Michael O'Hara è un marinaio disoccupato che una sera salva da un'aggressione la misteriosa e affascinante Elsa Bannister. Per ricompensa, il marito di lei, Arthur, potente avvocato, lo assume sul suo yacht, ma il marinaio si fa coinvolgere dalla sensualità della donna e accetta di collaborare col marito in un finto suicidio.

 

Dom 25, h. 20.30/Ven 30, h. 22.15

Macbeth

(Usa 1948, 119’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)

Il nobiluomo scozzese Macbeth viene convinto da sua moglie a trucidare il re di Scozia per prenderne il posto. Ma, nella sua fame insaziabile di potere e sangue, comincia a vedere intorno a sé congiure e nemici nascosti. Fu girato in tre settimane, dopo quattro mesi di prove, utilizzando scenografie di cartone per minimizzare i costi di produzione.

 

Lun 26, h. 16.30/Sab 31, h. 18.30

Otello

(Usa/Italia 1952, 93’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)

Il capitano moro Otello, al soldo di Venezia, sposa Desdemona, ma l'invidioso Jago convince a poco a poco l'onesto soldato di essere tradito e lo spinge ad uccidere la moglie. Palma d’oro a Cannes nel 1952, il film fu iniziato nel 1949 e terminato solo tre anni dopo. Primo lungometraggio di Welles girato fuori dagli Stati Uniti.

 

Lun 26, h. 18.15/Sab 31, h. 16.15

Il processo

(Francia/Germania/Italia 1962, 119’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)

Joseph è un impiegato di banca dalle abitudini meticolose. Un giorno due strani individui si presentano alla sua porta per informarlo che si sta preparando un processo contro di lui. Tratto dal romanzo di Kafka e realizzato con un budget ridotto, il film si segnala per la straordinaria sequenza di apertura creata da Alexander Alexeieff usando il suo celebre schermo di spilli.

 

Ven 30, h.16.30 /Dom 1 novembre, h. 18.00

F for Fake

(Francia/Germania 1973, 89’, 35mm, col., v.o. sott. it.)

L'idea di partenza è quella di costruire un documento sul falso dal punto di vista della verità artistica, a partire dal documentario di Reichenbach sul famoso falsario Elmyr de Hoor. Girato tra il 1972 e il 1973, il film rimase incompiuto e venne ricostruito da Oja Kodar – ultima compagna del regista – dopo la morte di Welles.

 

Ven 30, h. 18.15/Dom 1 novembre, h. 16.30

Storia immortale

(Francia 1968, 58’, 16mm, col., v.o. sott. it.)

Nel XIX secolo, Mr. Clay, un ricco mercante che ha trascorso molti anni in Cina, è tornato nella sua patria, la colonia portoghese di Macao. Qui, essendo già anziano e senza figli, è oggetto delle chiacchiere della gente. Tratto dal racconto di Karen Blixen, il film è stato girato in Spagna nel 1966 ed è il primo lavoro a colori di Welles.