Agenda settimanale degli eventi al Cinema Massimo

Cinema Massimo – Dal 19 al 25 novembre 2010

- DA VENERDI 19 A MERCOLEDI’ 24 NOVEMBRE 2010

- Prosegue al Cinema Massimo la Rassegna Diversamente vivi. Zombi, vampiri, mummie, fantasmi con la sezione di film di culto dedicati ai vampiri

Prosegue nel mese di novembre la rassegna Diversamente vivi. Zombi, vampiri, mummie, fantasmi organizzata dal Museo Nazionale del Cinema in occasione della grande mostra ideata e curata da Peppino Ortoleva alla Mole Antonelliana fino al 9 gennaio 2011.

Dal 19 al 24 novembre 2010 al Cinema Massimo in Sala Tre la quarta ed ultima parte della rassegna con in programma film rari e di culto dedicati ai vampiri.

 

- LUNEDI’ 22 E MARTEDI’ 23 NOVEMBRE 2010 – ORE 16,00 E ORE  20.30 SALA DUE

- Al Museo Nazionale del Cinema la copia restaurata de La Dolce Vita di Federico Fellini

Dopo la proiezione al Festival Internazionale del Film di Roma, il restauro del film La Dolce Vita - realizzato in occasione del cinquantesimo anniversario del capolavoro di Fellini grazie alla Film Foundation presieduta da Martin Scorsese – viene ora presentato in diverse città italiane su iniziativa della società di distribuzione Medusa Film.

A Torino, sarà possibile vederlo al Cinema Massimo, Sala due, la multisala del Museo Nazionale del Cinema, nei giorni 22 e 23 novembre 2010. Due gli spettacoli previsti ogni giorno, alle ore 16.00 e alle ore 20.30. L’ingresso è libero.

Il restauro è stato effettuato dalla Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata, in associazione con The Film Foundation, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Pathé, Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, Mediaset e Medusa Film, Paramount Pictures e Cinecittà Luce.

Dopo la scansione in 4K e il successivo restauro digitale, si è provveduto alla stampa di nuove copie in 35mm per la conservazione e la proiezione nelle sale cinematografiche. L’operazione è stato resa possibile grazie al sostegno di Gucci e di The Film Foundation.

 

- MERCOLEDI’ 24 NOVEBRE 2010 – ORE 20.45

- Il Museo Nazionale acquisisce l’Archivio della rivista Filmcritica. Per l’occasione il suo direttore Edoardo Bruno presenta il volume Senso come rischio. 60 anni di Filmcritica

Il Museo Nazionale del Cinema acquisisce l’archivio di Filmcritica, una delle riviste più longeve del panorama italiano, fondata nel 1950 dall’attuale direttore Edoardo Bruno con Umberto Barbaro, Galvano Della Volpe e Roberto Rossellini. 60 anni di vita e oltre 600 numeri per una pubblicazione che ha rappresentato un punto di riferimento importante per i cinefili che hanno trovato, e continuano a trovare nelle sue pagine, una lettura trasversale e diversa del cinema.

L’acquisizione dell’archivio viene ufficializzata con una serata al Cinema Massimo: mercoledì 24 novembre 2010 alle ore 20.30 presso la Sala 3 Edoardo Bruno presenta il volume Senso come rischio. 60 anni di Filmcritica, a cura di Alessandro Cappabianca, Lorenzo Esposito, Bruno Roberti e Daniela Turco, prefazione di Edoardo Bruno, Editore Le Mani, Genova.

Il volume potrà essere acquistato all’ingresso del cinema al costo di euro 18,00.

Al termine della presentazione, il Direttore di Filmcritica introdurrà al pubblico la il film Vampyr di Carl Th. Dreyer. Ingresso euro 5,50/4,00/3,00.

L’appuntamento conclude la quarta e ultima sezione, questa volta dedicata ai vampiri, della rassegna Diversamente vivi. Zombi, vampiri, mummie, fantasmi organizzata dal Museo Nazionale del Cinema in occasione della grande mostra ideata e curata da Peppino Ortoleva alla Mole Antonelliana fino al 9 gennaio 2011.

 

Carl Th. Dreyer

Vampyr

Francia/Germania 1931, 83’, b/n, v.o. sott. it.

Copia restaurata da Cineteca del Comune di Bologna e Deutsche Kinemathek

Aiutato da un medico e da due servi, una vampiro succhia il sangue alle due giovani figlie di un castellano. Una delle due è liberata dall'incubo per opera di David Gray, giovane viaggiatore di passaggio. Horror onirico di grande fascino e di grande suggestione. Dreyer girò il film in Francia e lo montò, poi lo portò a Berlino per la post-sincronizzazione in inglese, francese e tedesco. Dopo la prima proiezione al pubblico, il regista fu costretto dalla censura ad eliminare alcune scene ritenute troppo cruente per l'epoca, come l'agonia del dottore nel mulino e la morte del vampiro, che vennero notevolmente accorciate.

Sc.: C. Th. Dreyer, Christen Jul, dal romanzo di Sheridan Le Fanu; Fot.: Rudolph Maté; Int.: N. Babanini, Albert Bras, Henriette Gerard.