Agenda settimanale degli eventi al Cinema Massimo

Cinema Massimo – dal 29 giugno al 5 luglio 2012

Mentre il Museo Nazionale del Cinema sta lavorando alle molte proposte per il prossimo autunno, e prima di concedersi la consueta pausa estiva (dal 23 luglio al 23 agosto), il Cinema Massimo fa un bilancio della stagione che si sta per concludere e ripropone molti film che hanno incontrato il favore del pubblico e che possono ancora trovare spettatori entusiasti.

 


- LUNEDI’ 2 LUGLIO, ORE 16.00 – SALA TRE


Per MAGNIFICHE VISIONI, il Museo Nazionale del Cinema presenta Frank Costello, faccia d’angelo di Jean-Pierre Melville.

 

Il Museo Nazionale del Cinema presenta lunedì 2 luglio 2012, alle ore 16.00, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film Frank Costello, faccia d’angelo di Jean-Pierre Melville, nel restauro digitale HD realizzato da Pathé. In replica venerdì 6 luglio, alle ore 22.30 e domenica 8 luglio, alle ore 18.15.

Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Realizzato nel 1967, Frank Costello, faccia d’angelo segna l'inizio della lunga collaborazione tra Jean-Pierre Melville e Alain Delon che continuerà – nel 1970 con I senza nome e nel 1972 con Notte sulla città – fino alla morte del regista. Ispirato a un testo antico di Yamamoto Tsunetomo noto come Hagakure - il codice segreto dei samurai che ne spiega il titolo originale (Le Samouraï), Frank Costello, faccia d’angelo è uno dei punti più elevati del “polar” (connubio, alla francese, dei generi poliziesco e noir). Sullo sfondo di una Parigi struggente nella fotografia di Henri Decae, Alain Delon si cala nei panni di un assassino preciso, freddo, poco propenso alla parola. Frank Costello, l'uomo vestito con l'impermeabile che una notte entra in un night club per uccidere il proprietario, è talmente algido e razionale da non riuscire a calcolare i rischi del suo operato, e ciò che lo separa dal mondo esterno è la profonda solitudine della sua esistenza. Ancora una volta Melville non rinuncia alla sua peculiare cifra stilistica nel presentare una descrizione di ambienti e personaggi basata sul tratteggio e sulla stilizzazione.

 

Il film fa parte degli appuntamenti della stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato che ha proposto, anche per quest’anno, a seguito del grande successo di pubblico e di critica delle scorse edizioni, diversi appuntamenti mensili con i capolavori del cinema, dall'età d'oro del cinema classico, spaziando dal muto fino alle nouvelles vagues degli anni '60 e oltre, in copie restaurate provenienti dalle più importanti cineteche del mondo. I film saranno presentati in versione originale con i sottotitoli in italiano.

 

Jean-Pierre Melville

Frank Costello, faccia d’angelo (Le Samouraï)

(Francia/Italia 1967, 105’, v.o. sott.it.)

Frank Costello (Jef nella versione originale) è un killer solitario che uccide, su commissione, il padrone di un night. Si trova così a essere braccato da ogni parte. La polizia non crede al suo alibi meticolosamente preparato e cerca in ogni modo di intrappolarlo, mentre i mandanti dell'omicidio, temendo che le indagini possano arrivare sino a loro, lo vogliono eliminare. Sarà lui l'arbitro del proprio destino. Primo film di Melville interpretato da Alain Delon, che è tornato a lavorare con il regista francese in I senza nome (1970) e Notte sulla città (1972). Molti i riferimenti alla cultura e alla ritualità gestuale giapponese, a spiegarne il titolo originale.

Restauro digitale HD realizzato da Pathé.

Sc.: J-P. Melville; Fot.: Henri Decaë; Int.: Alain Delon, François Périer, Nathalie Delon.

 

 

- LUNEDI’ 2 LUGLIO, ORE 18.00 – SALA TRE


Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo la proiezione del film Donne sull’orlo di una crisi di nervi di Pedro Almodovar.

 

Per il mese di luglio il Museo Nazionale del Cinema propone IL MEGLIO DI…, una selezione dei film più apprezzati delle grandi retrospettive della stagione, quelli che maggiormente hanno incontrato il favore del pubblico ma che possono ancora trovare spettatori entusiasti. Primo dei film in programma, lunedì 2 luglio, alle ore 18.00, nella Sala Tre del Cinema Massimo, è Donne sull’orlo di una crisi di nervi di Pedro Almodovar. In replica sabato 7 luglio, alle ore 22.00 e domenica 8 luglio, alle ore 16.30. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

 

A partire dagli anni ‘80, Pedro Almodóvar è considerato il regista più popolare del cinema spagnolo, rinomato e apprezzato a livello internazionale. Nato a Calzada de Calatrava nel 1949, inizia a girare cortometraggi tra il 1972 ed il 1978, diventando rapidamente famoso negli ambienti underground e nel movimento culturale pop “La Movida”. Nel 1980 dirige il suo primo film Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio ma è a partire dal 1985 che ottiene riconoscimenti internazionali, in concomitanza con la nascita, in società con il fratello Agustín, della casa di produzione El Deseo. Temi tipici del regista sono i rapporti fra donne, l'ambiguità sessuale, l'amore e la passione omosessuale e la critica alla religione. Nel 1989 riceve il Nastro d'Argento ed il David di Donatello come miglior regista, ai quali fanno seguito il premio per la migliore regia al Festival di Cannes nel 1999 e due Oscar, alla migliore pellicola straniera per Tutto su mia madre e alla migliore sceneggiatura originale per Parla con lei, rispettivamente nel 2000 e nel 2003. Tra gli attori ispanici che più frequentemente hanno lavorato con lui, sono da ricordare star del calibro di Penélope Cruz e Antonio Banderas.

 

Pedro Almodovar

Donne sull’orlo di una crisi di nervi (Mujeres al borde de un ataque de nervios)

(Spagna 1988, 90’, v.o. sott.it.)

Pepa, una doppiatrice cinematografica, viene abbandonata da Ivan, suo collega e amante e, non sopportando l'idea di rimanere sola nell'appartamento pieno di ricordi, chiede a un'agenzia di affittarlo. Nel frattempo sopraggiungono Candela, ricercata dalla polizia, la moglie di Ivan intenzionata a uccidere il marito, due poliziotti e l'operaio dei telefoni. Almodóvar ha definito questo film “una commedia sofisticata molto sentimentale”.

Proiezione digitale HD.

Sc.: P. Almodóvar; Fot.: Ángel Luis Fernández; Int.: Carmen Maura, A. Banderas, Rossy De Palma.

 

 

- LUNEDI’ 2 LUGLIO, ORE 20.20 – SALA TRE


Per CROSSROADS proiezione del film Gainsbourg di Joann Sfar.

 

Il Museo Nazionale del Cinema presenta lunedì 2 luglio 2012, alle ore 20.20, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film Gainsbourg di Joann Sfar. In replica sabato 14 luglio, alle ore 18.15. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Quando si parla di Serge Gainsbourg il pensiero va subito alla famosissima canzone Je t'aime... moi non plus, che il cantautore francese interpretò con la moglie Jane Birkin suscitando l’intervento della censura francese. Ma attorno a Gainsbourg ci sono storie, canzoni ed eventi che vanno ben oltre, perché appartengono a un personaggio eccentrico e irriverente, provocatore e dissacrante, artista sempre controcorrente e allergico alle convenzioni e ai formalismi di ogni genere. A lui è dedicato il film Gainsbourg (Vie héroïque), uscito recentemente in Francia e diretto da Joann Sfar, regista esordiente, ma già affermato fumettista che ha tratto il film proprio da una sua opera a fumetti.

 

Joann Sfar

Gainsbourg (Vie héroïque)

(Francia 2010, 130’, col., v.o. sott.it.)

La vita di Serge Gainsbourg da quando, bambino, esplorava una Parigi occupata dai nazisti (era figlio di ebrei russi), fino ad arrivare all’artista iconoclasta e dissoluto, acclamato ed eccessivo, dedito all’alcol, alle donne e alle Gitanes. Nel mezzo sono narrati i tempi in cui nutriva velleità d’artista e dipingeva per le strade, o quando suonava il pianoforte nei night club. Il tutto organizzato procedendo per piccoli tasselli, seguendo i fili di un mirabolante racconto onirico.

 

 

- LUNEDI’ 2 LUGLIO, ORE 22.30 – SALA TRE


Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo la proiezione del film Ho affittato un killer di Aki Kaurismaki.

 

Per IL MEGLIO DI… il Museo Nazionale del Cinema presenta, lunedì 2 luglio, alle ore 22.30, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film Ho affittato un killer di Aki Kaurismaki. Per il mese di luglio il Museo propone una selezione dei film più apprezzati delle grandi retrospettive della stagione, quelli che maggiormente hanno incontrato il favore del pubblico ma che possono ancora trovare spettatori entusiasti.  In replica mercoledì 11 luglio, alle ore 18.45. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Ospite dell’ultima edizione del Torino Film Festival, che lo ha omaggiato del Gran Premio Torino alla carriera, Aki Kaurismaki è tra i registi più originali del cinema contemporaneo. Ironico e irriverente, ha creato - grazie a uno straordinario talento visivo - un universo immediatamente riconoscibile dai tratti retrò, popolato da emarginati, perdenti e bizzarri rocker finlandesi, che il regista ha raccontato in modo straniato e poetico, venando ogni sua storia di umorismo surreale e disperato, senza patetismi e con un estremo pudore dei sentimenti.

 

Aki Kaurismaki

Ho affittato un killer (I Hired a Contract Killer) 

(Finlandia/Svezia 1990, 80’, col.)

Henri, licenziato dopo quindici anni di servizio, ha scelto di farsi uccidere da un killer, ma la scoperta dell’amore lo indurrà a tornare sulla sua decisione... “Cinema-cinema che recupera l’incanto e l’impatto dell’immagine. Una visione alla quale partecipiamo in un crescendo emotivo intenso, senza rallentamenti né diversivi, e a tratti aperto su interrogativi supremi” (L. Bini).

Sc.: A. Kaurismäki, da un’idea di Peter von Bagh; Fot.: Timo Salminen; Int.: Jean-Pierre Lèaud, Margi Clarke, Kenneth Colley.

 

 

- MERCOLEDI’ 4  LUGLIO, ORE 16.00 – SALA TRE


Per MAGNIFICHE VISIONI, il Museo Nazionale del Cinema presenta film Un amore splendido di Leo McCarey.

 

Il Museo Nazionale del Cinema presenta mercoledì 4 luglio 2012, alle ore 16.00, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film Un amore splendido di Leo McCarey, nella copia restaurata da Hollywood Classics. In replica sabato 7 luglio, alle ore 18.15. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Rifacimento di Un grande amore del 1939 dello stesso McCarey, Un amore splendido è un film del 1957 (un altro remake dello stesso film è Love affair – Un grande amore, diretto nel 1994 da Glenn Gordon Caron). Il film – che ha come protagonisti Cary Grant e Deborah Kerr nei ruoli che furono di Charles Boyer e Irene Dunne – unisce sapientemente i toni della commedia sofisticata, presenti nella prima parte, con quelli del melodramma sentimentale che ci fa sospirare fino all’immancabile lieto fine. Considerato il film sentimentale più citato della storia del cinema, fu tagliato - senza ragione - nella versione italiana con il conseguente impoverimento di dialoghi e intreccio. Elegan e e raffinato, ebbe lusinghieri riscontri di critica e pubblico, ottenendo quattro nomination “tecniche” al Premio Oscar nel 1958 senza però aggiudicarsi neanche una statuetta.

 

Il film fa parte degli appuntamenti della stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato che ha proposto, anche per quest’anno, a seguito del grande successo di pubblico e di critica delle scorse edizioni, diversi appuntamenti mensili con i capolavori del cinema, dall'età d'oro del cinema classico, spaziando dal muto fino alle nouvelles vagues degli anni '60 e oltre, in copie restaurate provenienti dalle più importanti cineteche del mondo. I film saranno presentati in versione originale con i sottotitoli in italiano.

 

Leo McCarey

Un amore splendido (An Affair to Remember)

(Usa 1957, 119’, col., v.o. sott. it.)

Durante una crociera il giovane playboy Nickie Ferrante incontra Terry McKay, cantante che si esibisce nei night club. Tra i due nasce l’amore, ma essendo entrambi già impegnati, decidono di separarsi e di rivedersi dopo qualche mese per constatare se il sentimento è così forte da sopravvivere alla lontananza. L’appuntamento è per la notte di Natale sulla cima dell'Empire State Building. La sera dell'appuntamento, mentre Nickie aspetta trepidante sul grattacielo, Terry è vittima di un incidente; lungo la strada viene investita da un'auto e rimane paralizzata alle gambe. Deluso dal mancato incontro, Nickie se ne va. Dopo molto tempo rivede Terrya un concerto e decide di andare a trovarla. Scoprirà così la verità. Remake di Un grande amore diretto nel ‘39 dello stesso regista. Sarà rifatto anche da Glenn Gordon Caron nel ‘94 con il titolo Insonnia d’amore.

Copia restaurata da Hollywood Classics

Sc.: Delmer Daves, Leo McCarey, Donald Ogden Stewart; Fot.: Milton Krasner; Int.: Cary Grant, Deborah Kerr, Richard Denning.

 

 

- MERCOLEDI’ 4  LUGLIO, ORE 18.15 – SALA TRE


Per MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato, il Museo Nazionale del Cinema presenta Despair di Rainer Werner Fassbinder.

 

Il Museo Nazionale del Cinema presenta mercoledì 4 luglio 2012, alle ore 18.15, nella Sala Tre del Cinema Massimo il film Despair di Rainer Werner Fassbinder, nella copia restaurata da Bavaria Film. In replica giovedì 5 luglio, alle ore 22.15 e sabato 14 luglio, alle ore 16.00. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Tratto dall’omonimo romanzo di Vladimir Nabokov e sceneggiato da Tom Stoppard, Despair è un film ricco di significati sul tema del doppio. Girato in inglese ma ambientato nella Germania del 1930 - dominata dal nazionalsocialismo e colpita dalla crisi economica - il film racconta la crisi d’identità e lo sdoppiamento del protagonista Hermann Hermann, oppresso da un senso angoscioso di inutilità assoluta a causa di un lavoro poco gratificante. Presentata in concorso a Cannes nel 1978, Despair è la pellicola che consacra Rainer Werner Fassbinder, il più celebre esponente del Nuovo Cinema Tedesco, sulla scena dell’art-film internazionale. Barocco nella messa in scena piena di specchi che moltiplicano le immagini, il film ha nella splendida recitazione di Dirk Bogarde - Hermann Hermann nel film - il suo vero punto di forza.

 

“(…) Fassbinder aveva indubbiamente stile e Bogarde (poco prima di scomparire dagli schermi per oltre un decennio) sa rendere coinvolgente un personaggio un po’ letterario”. (Mereghetti)

 

Il film fa parte degli appuntamenti della stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato che ha proposto, anche per quest’anno, a seguito del grande successo di pubblico e di critica delle scorse edizioni, diversi appuntamenti mensili con i capolavori del cinema, dall'età d'oro del cinema classico, spaziando dal muto fino alle nouvelles vagues degli anni '60 e oltre, in copie restaurate provenienti dalle più importanti cineteche del mondo. I film saranno presentati in versione originale con i sottotitoli in italiano.

 

Rainer Werner Fassbinder

Despair (Despair - Eine Reise in Licht)

(Germania/Francia 1978, 119’, col., v.o. sott.it.)

Nel 1930, alle soglie dell'affermazione del nazismo, Hermann Hermann emigrato russo che gestisce in Germania una fabbrica di cioccolata, vive un periodo di profonda crisi esistenziale, dalla quale cerca di uscire attraverso un processo di "sdoppiamento" che lo porta ad assumere un'altra identità. Incontrato un uomo nel quale crede di vedere una possibile "controfigura", lo uccide, gli prende abiti e documenti e si rifugia in Svizzera. Ma le sue facoltà mentali sono ormai annebbiate e la persona che lui crede un sosia perfetto gli somiglia solo molto vagamente. Il primo film di Fassbinder girato completamente in inglese, fu presentato al festival di Cannes suscitando reazioni contrastate nell’ambito della critica.

Copia restaurata da Bavaria Film.

Sc.: Tom Stoppard, dal romanzo di Tom Stoppard; Fot.: Michael Ballhaus; Int.: Dirk Bogarde, Andréa Ferréol, Klaus Lowitsch.



- MERCOLEDI’ 4  LUGLIO, ORE 20.30 – SALA TRE


Per CROSSROADS proiezione del film More di Barbet Schroeder. 


Il Museo Nazionale del Cinema presenta mercoledì 4 luglio 2012, alle ore 20.30, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film More di Barbet Schroeder. In replica lunedì 9 luglio, alle ore 16.00. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Debutto alla regia dell’iraniano Barbet Schroeder, More è la storia semplice e lineare della progressiva dissoluzione di Stefan, della sua discesa nella dipendenza dalle droghe e della conseguente escalation nella perdita di freni inibitori. Presentato al Festival di Cannes del 1969, è una piccola epopea della decadenza giovanile, che si snoda fra Parigi e Ibiza, procedendo per stadi e sostanze successive, e impregnandosi sensibilmente della cultura hippy dell’epoca: costumi libertini, sessualità libera, estasi dei sensi e poetica della dissoluzione. Realizzato nel 1969, il film è divenuto ben presto un cult movie per due ragioni principali: la soundtrack composta dai Pink Floyd e il percorso accidentato nelle sale. Pur essendo in lingua inglese, fu poco visto in Inghilterra e negli Stati Uniti, ottenendo molto più credito nel resto dell’Europa, soprattutto in Francia.

 

Barbet Schroeder

More

(Francia 1969, 116’, col., v.o. sott. it.)

Intensa e tormentata storia d'amore tra il tedesco Stefan e l’americana Estelle nell'Ibiza di fine anni Sessanta, meta abituale di chi cercava vacanze a scopo psichedelico. Lei introduce lui agli eccessi del piacere e alle droghe, ma il risultato è tragico. Affresco onirico e drammatico di un viaggio senza regole nel mondo della droga, con inevitabile epilogo tragico. Il film è interamente accompagnato dalla colonna sonora dei Pink Floyd, commissionata dallo stesso regista e pubblicata nell'album omonimo, presente nella discografia ufficiale della band. Schroeder ha modellato la storia sul mito di Icaro dove Estelle rappresenta il sole. Il film, presentato al Festival di Cannes, divenne subito un film culto grazie anche alla colonna sonora, scritta ed eseguita dai Pink Floyd, direttamente coinvolti nel progetto dallo stesso regista.

Proiezione digitale HD

Sc.: Barbet Schroeder, Paul Gegauff; Fot.: Nestor Almendros, Fran Lewis; Int.: Klaus Grunberg, Mimsy Farmer, Heinz Engelmann.

 

 

- MERCOLEDI’ 4  LUGLIO, ORE 22.30 – SALA TRE


Per CROSSROADS proiezione del film Pink Floyd - Live at Pompeii di Adrian Maben.


Il Museo Nazionale del Cinema presenta mercoledì 4 luglio 2012, alle ore 22.30, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film Pink Floyd - Live at Pompeii di Adrian Maben. In replica lunedì 9 luglio, alle ore 18.00. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro. 

Realizzato per la televisione francese e belga, Pink Floyd - Live at Pompeii, è il concerto eseguito all’inizio di ottobre del 1971 nell'anfiteatro di Pompei in assenza del pubblico, con la sola presenza dello staff tecnico. Il film concerto - realizzato dal regista Adrian Maben - resta tuttora un passaggio memorabile della storia del rock, sia per l'esecuzione in uno spazio vuoto, sia per gli effetti audio-visivi utilizzati. L'accurata ricerca stilistica delle immagini, unita alla naturale bellezza del sito scelto e alle magiche melodie dei Pink Floyd trasporta in un viaggio lungo ottantacinque minuti, dagli echi della distruzione vesuviana ai sussurri dei più lontani orizzonti cosmici.

Adrian Maben

Pink Floyd - Live at Pompeii

Belgio/Germania/Francia 92’, col., v.o. sott.it.

All'apice della notorietà, mentre a Parigi stava nascendo The Dark Side of the Moon, i Pink Floyd ricevettero l'offerta di fare un film-concerto; il regista Adrian Maben ebbe l'idea di girarlo in uno scenario assolutamente anticonvenzionale come l'anfiteatro di Pompei. Il live è stato girato nell'era dei concerti megalitici con migliaia di spettatori, ma al contrario di questi, al live dei Pink Floyd il pubblico venne lasciato fuori dell'arena per avere la massima purezza di suono.

 


- GIOVEDI’ 5 LUGLIO, ORE 20.30 – SALA TRE


Per l’appuntamento con CULT!, il Museo Nazionale del Cinema propone al Cinema Massimo Essential Killing di Jerzy Skolimowski.

 

Il Museo Nazionale del Cinema presenta il film di Jerzy Skolimowski, Essential Killing, in cui il regista polacco porta avanti il suo discorso di cinema estremo, esplorando i limiti fisici e psicologici della resistenza umana. La proiezione è prevista per giovedì 5 luglio 2012 alle ore 20.20.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro. In replica venerdì 6 luglio, alle ore 16.30.

 

Dopo un lungo silenzio - intervallato dall’uscita di Four Nights with Anna, un film girato in Polonia nel 2008 - il regista polacco Jerzy Skolimowski torna dietro la macchina da presa con il suo ultimo lavoro, Essential Killing. Il film mostra sia gli elementi primitivi dell'istintualità criminale, attraverso personaggi chiusi e isolati dal mondo, sia la natura dell'uomo, trasformando un artista radicale come Vincent Gallo in un talebano muto che, braccato come un animale, regredisce fino a uno stato brado e primitivo. “È una lotta di uno contro tutti” - spiega il regista, che afferma di essersi appassionato all’idea di immaginarsi per un attimo nei panni dell’alieno, il nemico collettivo e l’ultima vittima delle circostanze. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2010, questo thriller mozzafiato si è guadagnato il Gran Premio della giuria, capitanata da Quentin Tarantino, e la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile a Vincent Gallo. Le riprese sono state effettuate in Polonia, Norvegia, Israele, e negli studi TVP di Varsavia.

 

Jerzy Skolimowski

Essential Killing

(Polonia/Norvegia/Ungheria 2010, 83’, col., v.o. sott.it.)

Dal deserto ai boschi innevati, dal Medio Oriente della guerra fin dentro il cuore ghiacciato dell’Europa. Jerzy Skolimowski dirige Vincent Gallo (straordinario e irriconoscibile) in un film che inizia come un film di guerra e si conclude nel silenzio di un pianeta inospitale e alieno. Mohammed è un terrorista islamico che combatte contro i militari e gli interessi americani nel suo paese. Catturato, viene trasferito in un centro di detenzione segreto ma riesce a fuggire, catapultato però in un luogo sconosciuto dal quale è impossibile uscire.

Proiezione digitale HD

Sc.: J. Skolimowski, Ewa Piaskowska; Fot.: Adam Sikora; Int.: Vincent Gallo, Emmanuelle Seigner, Stig Frode Henriksen.