Il Collettivo Sikozel a Torino presenta "Se torno", il film documentario realizzato in occasione del 40° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini.

Cinema Massimo – 11 febbraio 2017, ore 18.00 – Sala Tre

Il Collettivo Sikozel approda finalmente a Torino con il film documentario Se torno, realizzato in occasione del 40° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini.

 

Costituito da due film-maker, tre storici dell’arte e un antropologo, il Collettivo Sikozel nasce nel 2013 con lo scopo di produrre un documentario sul ricordo dell’opera effimera realizzata da Ernest Pignon-Ernest a Napoli tra il 1988 e il 1995. Dopo la realizzazione del film La pasqua secondo Ernest-Pignon-Ernest, il collettivo organizza in collaborazione con l’Istituto Francese e l’Accademia di Belle Arti di Napoli una settimana di eventi («La memoria dei vicoli») per festeggiare con l’artista e la cittadinanza partenopea il 25° anniversario dei suoi interventi urbani con proiezioni, incontri, un concerto e una mostra fotografica.

 

Nel 2015 Sikozel intraprende un secondo lavoro documentario in occasione del 40° anniversario dell’omicidio di Pasolini. Di nuovo sulle tracce di Ernest Pignon-Ernest, il collettivo segue l’artista francese durante gli incollaggi di una pietà pasoliniana sui muri delle città di Roma, Matera e Napoli, raccogliendo le atmosfere e le reazioni che l’immagine suscita negli abitanti delle tre città.

 

Autoprodotto dal collettivo, il film è stato presentato in diversi festival internazionali. La proiezione è introdotta da alcuni rappresentanti del Collettivo Sikozel. Ingresso libero.

 

Collettivo Sikozel

Se torno

(Italia/Francia 2016, 60’, DCP, col.)

Cosa ne abbiamo fatto della sua morte? 40 anni dopo l’assassinio di Pier Paolo Pasolini, l’artista Ernest Pignon-Ernest intraprende un viaggio in Italia per porre questa domanda sui luoghi della vita, dell’opera e della morte del poeta. A Roma, a Matera e a Napoli, l’artista interpella abitanti e passanti incollando sui muri un’immagine disegnata a pietra nera, una pietà laica in cui Pasolini porta fra le sue braccia il proprio corpo esanime. Se torno segue il percorso esistenziale di questa immagine, dalla sua genesi al suo inserimento nella realtà quotidiana delle città italiane. Così facendo il film interroga la permanenza nell’immaginario collettivo del pensiero di Pasolini e testimonia le lacerazioni che la sua figura suscita ancora oggi. Tra fascino e rifiuto, l’immagine di Pasolini risuona attraverso le persone incontrate come una sentinella, un appello alla lucidità e all’impegno nelle nostre società.