Doppio appuntamento per DIVENIRE CORPI di marzo: "Lunacy" di Jan Švankmajer e "The Neon Demon" di Nicolas Winding Refn.

Cinema Massimo – 7 e 21 marzo 2017, ore 17.00 – Sala Tre

Doppio appuntamento a marzo per la rassegna DIVENIRE CORPI organizzata dal gruppo universitario CinePhilo, della facoltà di filosofia dell’Università degli studi di Torino: martedì 7 marzo, ore 17.00 sarà proiettato Lunacy di Jan Švankmajer, seguito da un incontro su Corpo e follia i professori Marco Serravalle (storico delle religioni) e Silvio Alovisio (storico del cinema). Moderatore: Alessandro Calefati.

Martedì 21 marzo, sempre alle ore 17.00 sarà la volta di The Neon Demon di Nicolas Winding Refn seguito da un incontro su Corpo ed estetica la professoressa Chiara Simonigh (studiosa di cinema, fotografia e televisione). Moderatore: Simone Ferrari.

 

Quest’anno la rassegna, che si svolgerà da gennaio a giugno, cercherà di rispondere alle domande "Che cos’è il corpo? E come si dà?”; I corpi sono oggetti sia biologici sia socialmente costruiti e la messa in scena filmica può aiutare a trattare un dato così ambiguo stimolando l’immaginazione dello spettatore: rimettere in questione "il corpo" al singolare per provare a pensare le differenze dei “corpi”. Ingresso euro 4 (euro 3 studenti universitari).

 

Jan Švankmajer

Lunacy (Šílení)

(Rep. ceca/Slovacchia 2005, 118', HD, col., v.o. sott.it.)

Tormentato dalle allucinazioni dopo la morte di sua madre, internata in un istituto mentale, Jean Berlot si appresta a organizzarne il funerale. Incontrerà però un uomo che finge di vivere nel XVIII secolo e che dice di essere il Marchese de Sade. Berlot diventerà involontariamente complice della scostumatezza del Marchese, finendo per approdare ben presto in un sanatorio dove gli propongono una terapia preventiva per la follia. Švankmajer s'ispira al lavoro di Edgar Allan Poe e porta sullo schermo un film visionario e dai toni surrealisti.

 

Nicolas Winding Refn

The Neon Demon

(Danimarca/Francia/Usa 2016, 110', HD, col., v.o. sott.it.)

Una giovanissima aspirante modella (Elle Fanning) si trasferisce a Los Angeles per inseguire i suoi sogni. Ben presto si farà spazio tra le migliori agenzie di moda e fotografia, scontrandosi con l'invidia e la mancanza di scrupoli di ragazze ossessionate dalla bellezza, pronte a tutto per raggiungere il successo. Film dai toni macabri, che esplora l'altra faccia di un mondo solo in apparenza apollineo e non esita a mostrare le brutture di corpi tutt'altro che disincarnati. Dopo Drive (2011) e Solo Dio perdona (2013), Refn torna con un altro film controverso e spietato.