In occasione della Giornata mondiale dell’Africa, il Museo Nazionale del Cinema presenta SCHERMI AFRICANI.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Africa del 25 maggio, il Museo Nazionale del Cinema organizza, dal 25 al 27 maggio, una serie di proiezioni e incontri dedicati al pubblico e alle scuole secondarie di II grado, al Cinema Massimo (Via Verdi 18,Torino) e alla Bibliomediateca “Mario Gromo” (Via Matilde Serao 8/A, Torino).
PROGRAMMA
BAKROMAN di Gianluca e Massimiliano De Serio (Italia 2010, 75’, v.o. sott. it)
Cinema Massimo
25 maggio, ore 18.30 e 26 maggio, ore 9.30
Vincitore della sezione Italiana Doc al 28esimo Torino Film Festival, il film di Gianluca e Massimiliano De Serio (prodotto e distribuito da La Sarraz) è un viaggio tra le strade del Burkina Faso e i ragazzi di strada che popolano la città di Ouagadougou. Bakroman, infatti, in lingua moré vuol dire “ragazzi di strada” che, pur senza mezzi, si sono uniti in una sorta di sindacato che sembra rendere più concreta la possibilità, un giorno, di affrancarsi da quella condizione.
“Il film vuole essere un viaggio nelle parole che nutrono la vita di questi ragazzi, sorprendente strumento per la loro sopravvivenza. Grazie alla parola i bakroman lottano, parlano, discutono, crescono, vivono. Abbiamo cercato di testimoniare il loro sforzo e la loro lotta fatta di riunioni, incontri, dialoghi in cui discutono e cercano di risolvere i problemi di ogni giorno. I ragazzi e le ragazze iniziano un percorso lento e difficile di uscita dalla strada: una battaglia fatta di chilometri a piedi, di polvere, di corpi violati” (Gianlunca e Massimiliano De Serio)
Proiezione per il pubblico - 25 maggio, ore 18.30
Il film sarà introdotto dai registi Gianluca e Massimiliano De Serio.
Costi Sala 3: Intero € 5,50; Ridotto € 4,00 Aiace, militari, under18 e studenti universitari (proiezione serale); Ridotto € 3,00 Over 60 e studenti universitari (spett. pomeridiani).
Proiezione per le scuole - 26 maggio, ore 9.30
La proiezione è gratuita ed è riservata agli studenti della scuola secondaria di II grado.
I registi Gianluca e Massimiliano De Serio incontreranno gli studenti al termine della proiezione.
Prenotazione obbligatoria: inviare la scheda di adesione (in allegato) entro il 16 maggio p.v. al numero di fax 011 8138.530.
Il numero di posti è limitato, la priorità sarà stabilita in base all’ordine di prenotazione. Il servizio sarà attivato a partire da un numero minimo di 2 classi.
UN HOMME QUI CRIE di Mahamat-Saleh Haroun (Francia/Belgio/Ciad 2010, 92’, v.o. sott.it.)
Cinema Massimo
25 maggio, ore 20.30
Un homme qui crie è una favola sulla guerra civile in linea con Daratt, il precedente lungometraggio di Mahamat-Saleh Haroun. Bisogna dire, ed è un fatto disperante, che il cineasta del Ciad non ha molti motivi di cambiare soggetto, se desidera continuare a portare la fragile voce del suo paese sulla scena internazionale (il film ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 2010): dopo l’attacco ribelle di N’Djamena, che non è riuscito a fermare la realizzazione di Daratt nel 2006, nulla è cambiato. Haroun si è ritrovato sotto il fragore delle granate sul punto di girare il mediometraggio Expectations nel 2008. Da qui, probabilmente, nasce lo strano effetto di immobilità e di ripetizione che si impadronisce dei primi piani di quest’ultimo film in cui ritroviamo lo stile teso del regista, i suoi lunghi movimenti di macchina, il suo gusto per una costruzione lancinante e senza parole che Youssouf Djaoro, il suo attore feticcio, porta in tutta la sua granitica austerità.
“A N’Djaména il sentimento della guerra è onnipresente: quando si arriva in città ci si imbatte subito nelle caserme, ci sono i soldati e le armi, durante il lavoro sul set c’erano i militari a creare tensione. Io volevo proprio fare un film che fosse inscritto nel presente, “qui e ora”: questa è la situazione dei civili in Ciad in generale e in particolare dopo gli eventi tragici del 2006 e del 2008. In ogni momento ci si può ritrovare presi in ostaggio dalla situazione, senza sapere cosa fare né a chi chiedere aiuto. Ho voluto mettere in scena quegli istanti in cui non si ha più il controllo su nulla. Si esce dal romanzesco e dalla finzione: nella creazione di una storia ci si muove per modificare il corso di certe storie, mentre in questo caso non c’è altro che inerzia e assoluta confusione. La guerra civile ha creato questo sentimento di paralisi: vi piomba addosso e vi tiene incatenati. Voglio rendere conto di questa particolare percezione del tempo sobbarcandomi questa realtà cruda senza che questa interferisca con l’aspetto inventato di una storia”
(Cfr. Le jour de l’ogre di Vincent Malausa, in «Cahier du Cinéma» ottobre 2010, per gentile concessione).
Il film sarà introdotto dal regista Mahamat-Saleh Haroun
Costi Sala 3: Intero € 5,50; Ridotto € 4,00 Aiace, militari, under18 e studenti universitari (proiezione serale); Ridotto € 3,00 Over 60 e studenti universitari (spett. pomeridiani).
EYES WIDE OPEN di Elisa Mereghetti (Italia 2004, 54')
Bibliomediateca “Mario Gromo”
Giovedì 26 maggio, ore 20.30
Catherine Phiri era un’infermiera malawiana di 40 anni, madre di due figli, che scoprì di essere sieropositiva a seguito della morte del marito per AIDS. Rischiando l’emarginazione e persino la violenza in una società conservatrice qual è quella del suo paese, Catherine decise di uscire allo scoperto, di dichiarare pubblicamente la sua condizione, e di usare la sua esperienza personale per rompere il silenzio che circonda l’AIDS. Divenne così una leader rispettata, una figura carismatica, una fonte di ispirazione per migliaia di persone.
In collaborazione con il Consorzio delle Ong Piemontesi nell'ambito dell'iniziativa “Piemonte chiama Mondo - Un intero mese dedicato alla cooperazione internazionale e all'educazione per una cittadinanza mondiale” la Bibliomediateca “Mario Gromo” organizza un dibattito sul tema “Cooperare in ambito sanitario”. Interviene la regista Elisa Mereghetti.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.
COME UN UOMO SULLA TERRA di Andrea Segre, Dagmawi Yimer e Riccardo Biadene (Italia 2008, 60’).
Bibliomediateca “Mario Gromo”
Venerdì 27 maggio, ore 20.30
La voce diretta dei migranti etiopi sulle brutali modalità con cui la Libia sta operando, per conto e grazie ai finanziamenti di Italia ed Europa, il controllo dei flussi migratori dall’Africa. Dag studiava Giurisprudenza ad Addis Abeba, in Etiopia. A causa della forte repressione politica nel suo paese ha deciso di emigrare. Nell’inverno 2005 ha attraversato via terra il deserto tra Sudan e Libia. In Libia, però, si è imbattuto in una serie di disavventure legate non solo alle violenze dei contrabbandieri che gestiscono il viaggio verso il Mediterraneo, ma anche e soprattutto alle sopraffazioni e alle violenze subite dalla polizia libica, responsabile di indiscriminati arresti e disumane deportazioni.
Interviene il regista Andrea Segre. Conduce l'incontro Giuseppe Gariazzo, critico cinematografico.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.