Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo, per il LEGEND FILM FESTIVAL, Il padrino di Francis Ford Coppola

Cinema Massimo – 30 maggio 2011, ore 16,00 / 20.30

Il Museo Nazionale del Cinema presenta lunedì 30 maggio 2011 a partire dalle ore 16.00 nella sala Due del Cinema Massimo la proiezione del film Il padrino di Francis Ford Coppola, in versione digitale 2K. Il film fa parte degli appuntamenti torinesi del Legend Film Festival, progetto di Nexo Digital al quale il Museo Nazionale del Cinema aderisce. In replica alle ore 20.30. Ingresso 7,00/5,00/3,50 euro.

Si rinnovano nella Sala Due del Cinema Massimo le proposte del Legend Film Festival, promosso da Nexo Digital, con i grandi film della storia del cinema proposti, ogni lunedì fino al 13 giugno, in versione digitale 2K. Il programma di maggio, questa volta, mescola due campioni di incasso degli anni Novanta con due film che conquistarono il pubblico degli anni Settanta. Per questioni di diritti, tutti i film vengono presentati in versione italiana.

Il Legend Film Festival è una mostra cinematografica itinerante e diffusa che tocca diverse città d’Italia nel corso dei diversi mesi del suo svolgimento, una vera e propria manifestazione culturale che ruota intorno ai capolavori del cinema in proiezione digitale 2k e audio Dolby Digital 5.1.

 

Francis Ford Coppola

Il Padrino (The Godfather)

(Usa 1972, 175’, col.)

Quando nel 1945, dopo aver dominato per due generazioni il suo clan di mafia italoamericana, Don Vito Corleone muore, suo figlio Michael accetta con riluttanza di occuparsi degli affari di famiglia. Storia di un sistema familiare e di clan con sottofondo nostalgico per la forza di quei legami che nell'America di oggi sembrano svalutati. C'è il parallelismo mafia-politica che diventa equivalenza nel Padrino parte II e c'è la magistrale ricostruzione di un'epoca e di una morale del crimine, di una struttura patriarcale più italiana che americana.

Sc.: F. Ford Coppola, Mario Puzo; Fot.: Gordon Willis; Int.: Marlon Brando, Al Pacino, Robert Duvall.