ARRIVEDERCI RASCEL. TUTTO RENATO IN 4 FILM Due giorni di proiezioni in occasione del centenario della nascita

Cinema Massimo – from 30 to 1 July 2012

In occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Renato Rascel, il Museo Nazionale del Cinema organizza, nelle giornate di sabato 30 giugno e domenica 1 luglio 2012, due giorni di proiezioni al Cinema Massimo (sala 3) dedicate all’artista torinese. Tra i film in rassegna, anche l’unica pellicola diretta da Rascel, La passeggiata del 1954.

Ingresso: intero euro 6.00 - Ridotto: 4.00/3.00

 

Dopo una precoce e fortunata esperienza teatrale, che lo ha visto debuttare giovanissimo nell’avanspettacolo, Renato Rascel si rivolge al cinema, mettendo la sua poliedricità di attore, ballerino, cantante e musicista a disposizione del grande schermo. Il debutto avviene nel 1942, con il film Pazzo d'amore, di Giacomo Gentiluomo, per proseguire negli anni Cinquanta con una serie di film in cui il comico romano sperimenta gli sketch pensati per il teatro, ma rielaborati per assecondare i tempi e i modi del grande schermo. Il successo non tarda ad arrivare. Nell’immediato dopoguerra, infatti, Rascel è il comico forse più anticonformista della settima arte, grazie ad una vena comica assurda che gioca a prendersi in giro mettendo in rilievo i paradossi della vita quotidiana. Negli anni Cinquanta contribuisce al superamento del neorealismo aggiungendo un tocco surreale in film in cui oscilla magistralmente fra la cifra realistica di alcune situazioni e l'aspetto allucinato di altre. Si pensi a L’eroe sono io di Carlo Ludovico Bragaglia (1951), dove interpreta il ruolo della comparsa di fotoromanzi, ed è capace di trasformare la sua bassa statura in virtù comica, o a Questi fantasmi (1954) diretto da Eduardo De Filippo che traspone per il grande schermo la sua commedia più famosa. Un discorso a parte, invece, merita Il cappotto di Alberto Lattuada (1952), tratto da Gogol' ma rielaborato in chiave ironica e satirica per cui George Sadoul parlò di “neorealismo fantastico”. Primo vero ruolo drammatico per Rascel nei panni di un burocrate meschino, pavido, incapace di vivere e di agire, che alla fine, paradossalmente, trova la forza di reagire solo dopo morto.

In questi stessi, fortunati anni, Rascel dirige il suo unico film, La passeggiata (1954), ancora una volta tratto da Gogol’ (in particolare dal racconto La prospettiva Nevskij), dove realtà e sogno si sovrappongono fino a produrre una comicità stralunata e spiazzante. In questo film, oltre che sceneggiatore e interprete, Rascel è anche autore delle musiche, insieme a Giovanni Militello.

Il suo grande talento musicale verrà esaltato dalle molte commedie musicali prodotte soprattutto negli anni Cinquanta. Arrivederci Roma (1958) ne è l’esempio di maggior successo, in cui Rascel canta l’omonima canzone (scritta con Garinei e Giovannini), rubando la scena al tenore Mario Lanza.

Gli anni Sessanta e Settanta saranno, invece, dedicati alla televisione, sia come conduttore di programma, sia come attore. Indimenticabile lo sceneggiato diretto da Vittorio Cottafavi I racconti di Padre Brown (1970), con Arnoldo Foà e Paolo Bonacelli.

 

Sabato 30 giugno

h. 16.30 L’eroe sono io di Carlo Ludovico Bragaglia (Italia 1951, 85’, b/n)

h. 18.15 Questi fantasmi di Eduardo De Filippo (Italia 1954, 94’, b/n)

h. 20.30 Il cappotto di Alberto Lattuada (Italia 1952, 95’, b/n)

h. 22.15 La passeggiata di Renato Rascel (Italia 1954, 70’, col.)

Domenica 1 luglio

h. 16.30 Il cappotto di Alberto Lattuada (Italia 1952, 95’, b/n)

h. 18.15 La passeggiata di Renato Rascel (Italia 1954, 70’, col.)

h. 20.30 L’eroe sono io di Carlo Ludovico Bragaglia (Italia 1951, 85’, b/n)

h. 22.15 Questi fantasmi di Eduardo De Filippo (Italia 1954, 94’, b/n)

Cinema Massimo - via Verdi 18, 10124 Torino. INFO 011 8138574 - programmazione@muse