Agenda degli eventi al Cinema Massimo

Cinema Massimo – dal 24 dicembre 2010 al 13 gennaio 2011

- DA VENERDI’ 7 A LUNEDI’ 31 GENNAIO

Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo American Stories. Il cinema di Martin Scorsese.

 

Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio al cinema di Martin Scorsese – regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense di origini italiane – con una vasta retrospettiva dal titolo American Stories. Il cinema di Martin Scorsese. La rassegna, al Cinema Massimo dal 7 al 31 gennaio 2011, comprende esclusivamente i film ambientati negli Stati Uniti secondo un percorso storico che racconta l’America dalla seconda metà dell’Ottocento fino ai giorni nostri.

Considerato uno dei più grandi registi della storia del cinema, oltrechè uno dei maggiori esponenti della New Hollywood, non esiste premio che Martin Scorsese non abbia vinto, a partire dalla Palma d’Oro per Taxi Driver nel ‘76, passando per l’Oscar, il David di Donatello e il Golden Globe, il Leone d’Oro alla carriera nel 1995 fino all’ultimo Golden Globe alla carriera nel gennaio del 2010. E non esiste città che non gli abbia reso omaggio. Il regista newyorkese si distinse, all’inizio della sua carriera, per l’abilità con la quale riusciva a colpire lo spettatore, attraverso una filmografia eccezionale nel senso più intrinseco del termine. Un cinema fatto di solitudini, ossessioni, lacerazioni, di tragedie e tribalità, tanto nelle figure dei suoi personaggi delinquenti e spacconi quanto nella rappresentazione della classe dirigente benpensante. Autore di numerosi capolavori, Scorsese è considerato oggi il più grande regista contemporaneo, prediletto dalla critica e dal pubblico.

La retrospettiva sarà inaugurata il 7 gennaio 2010, alle ore 20.00, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, con la proiezione del film L’età dell’innocenza, vincitore del Premio Oscar per i migliori costumi nel 1994, nella copia proveniente da Park Circus. Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.

Martin Scorsese

L’età dell’innocenza / The Age of Innocence ( Usa 1993, 139’, col., v.o. sott. it.) 

Copia proveniente da Park Circus

“Il più violento dei miei film” ha dichiarato Martin Scorsese parlando di L’età dell’innocenza,  storia crudele e fragile al tempo stesso. Newland Archer, giovane avvocato di New York, è fidanzato con la bella May Welland ma è attratto dalla cugina di lei, Ellen Olenska, sposata in Europa, separata, e tornata in patria. Avrebbero ogni ragione per amarsi, ma la buona società non accetta la condizione di donna sola di Ellen, il cerchio della convenzione si stringe, le “famiglie” riaffermano l’ordine crudele durante una grande cena del clan. I titoli di testa tra i più belli della storia del cinema firmati da Elaine e Saul Bass.

Sc.: M. Scorsese, Jay Cocks, dal romanzo di Edith Wharton; Fot.: Michael Ballhaus; Int.: Michelle Pfeiffer, Winona Ryder, Daniel Day-Lewis.

 

- LUNEDI’ 10 GENNAIO 2011 – ORE 20.30

Per IL CINEMA DEGLI ALTRI proiezione del documentario Living in Emergency. Storie di medici senza frontiere di Mark Hopkins, preceduto dall’incontro con Sergio Cecchini, direttore della comunicazione di Medici Senza Frontiere.

 

Primo appuntamento dell’anno con IL CINEMA DEGLI ALTRI, lunedì 10 gennaio 2011, alle ore 20.30, presso la sala Tre del Cinema Massimo, con la proiezione del documentario Living in Emergency. Storie di medici senza frontiere diretto da Mark Hopkins e prodotto dalla Red Floor Picture.

La proiezione sarà introdotta da Sergio Cecchini, direttore della comunicazione di Medici senza Frontiere.

Medici Senza Frontiere è oggi la più grande organizzazione umanitaria internazionale, privata e indipendente, che porta soccorso medico e assistenza sanitaria nelle zone del mondo in cui il diritto alla salute non viene garantito. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace.

“Una rappresentazione reale e cruda dei dilemmi affrontati dagli operatori di MSF sul campo”, dichiara Kostas Moschochoritis, direttore generale di Medici Senza Frontiere Italia. “Non è un film carino su dei medici eroi. È un film sulla realtà dell’azione umanitaria, e uno spiraglio sugli aspetti più duri e nascosti del lavoro umanitario, sul sangue e sul sudore, sulle lacrime ma anche sulle risa, che descrive un mondo complesso e costellato di dilemmi, decisioni difficili e conseguenze drammatiche, esplorando le difficoltà, anche interiori, che gli operatori umanitari si trovano ad affrontare durante il loro lavoro in paesi afflitti da guerre, epidemie e carestie”.

 

Living in Emergency. Storie di medici senza frontiere.

Il documentario, ambientato tra la Repubblica Democratica del Congo e la Liberia, racconta le storie di quattro operatori umanitari di MSF impegnati a salvare vite umane nei paesi scossi dalla guerra. Con diversi livelli di esperienza, ciascuno di loro cerca il modo di superare le difficoltà, compiendo scelte spesso dolorose e misurando la realtà con i principi ideali che li hanno spinti a mettere a disposizione dei più deboli la propria professionalità.

La troupe diretta da Mark Hopkins ha girato l’Africa tra luglio e settembre del 2005 per filmare l’attività di MSF. A ottobre del 2005 si è recata nel Kashmir, in Pakistan, per filmare l’intervento di emergenza di MSF in seguito al terremoto che aveva colpito la regione. Nel 2006 è poi tornata in Africa, prima in Liberia, dove ha visitato nuovamente l’ospedale Mamba Point, poi in Malawi per documentare il lavoro dei medici che assistono le persone colpite dall’HIV/AIDS.

 

- MARTEDI’ 11 GENNAIO – ORE 20.45

Ritorna MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato, e inaugura la nuova stagione con il restauro di Roma di Federico Fellini

 

Il Museo Nazionale del Cinema presenta martedì 11 gennaio 2011 alle ore 20.45 e mercoledì 12 gennaio 2011 alle ore 16,00 nella sala 3 del Cinema Massimo il film Roma di Federico Fellini nella copia restaurata da Cineteca del Comune di Bologna, Museo Nazionale del Cinema e CSC – Cineteca Nazionale presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.

Omaggio del grande regista all’adorata Roma, scenario insostituibile dei suoi film più famosi, la pellicola è in parte autobiografica, in parte documentaria, immancabilmente visionaria ed onirica. Roma ci accompagna in un suggestivo viaggio nel quale sogno e realtà, finzione e verità si confondono, con quell’inafferrabile vivacità di cui Fellini è maestro indiscusso. Affresco di una Roma passionale, rumorosa, ingannevole, feroce, cinica e barocca, ma pur sempre misteriosa e indecifrabile, il film è tutto questo e molto di più.

Il film è il primo appuntamento della nuova e ricca stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato. Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.

 

MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato propone per quest’anno, a seguito del grande successo di pubblico e di critica, quattro appuntamenti mensili con i capolavori del cinema, dall'età d'oro del cinema classico, spaziando dal muto fino alle nouvelles vagues degli anni '60 e oltre, in copie restaurate provenienti dalle più importanti cineteche del mondo. I film saranno presentati in versione originale con i sottotitoli in italiano, e ogni proiezione sarà introdotta – quando se ne presenterà l’occasione – da cineasti, critici o personalità del mondo della cultura e del cinema.

 

Federico Fellini

Roma

(Italia 1972, 120’ + 17’ sequenze tagliate, col.)

“Che cos'è Roma? A che penso quando sento la parola Roma? Me lo sono spesso domandato. E più o meno lo so. Penso a un faccione rossastro che assomiglia a Sordi, Fabrizi, la Magnani. Un'espressione resa pesante e pensierosa da esigenze gastro-sessuali. Penso a un terreno bruno, melmoso; a un cielo ampio, fasciato, da fondale dell'opera, con colori viola, neri, argento; colori funerei. Ma tutto sommato è un volto confortante. Confortante perché Roma ti permette ogni tipo di speculazione in senso verticale. Roma è una città orizzontale, di acqua e di terra, sdraiata, ed è quindi la piattaforma ideale per dei voli fantastici. Roma è una madre, ed è la madre ideale, perché indifferente” (F. Fellini).

Il restauro digitale di Roma è stato realizzato a partire dai negativi originali appartenenti alla Titanus e conservati presso la Cineteca del Comune di Bologna. Al termine della proiezione verranno mostrati 17 minuti di sequenze tagliate in fase di montaggio.

Sc.: F. Fellini, Bernardino Zapponi; Fot.: Giuseppe Rotunno; Int.: F. Fellini, Anna Magnani, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi.

 

- MERCOLEDI’ 12 GENNAIO – ORE 21.00

E’ dedicato a Olivier Assayas, il primo appuntamento CULT! dell’anno con la proiezione di Carlos – Il film e la serie.

 

Il Museo Nazionale del Cinema dedica il primo appuntamento CULT! dell’anno al regista francese Olivier Assayas con la proiezione di Carlos – Il film, in programma mercoledì 12 gennaio 2011, alle ore 21.00, nella Sala Tre del Cinema Massimo.

Presentata in anteprima al Festival di Cannes, la mini-serie televisiva Carlos che Olivier Assayas ha realizzato per Canal+, ha il grande merito di averci mostrato una volta di più come possa farsi effimero talvolta il confine tra una certa televisione e il cinema. La serie, in cinque ore e mezza di narrazione serrata, oltre a ricostruire un’ampia e fiammeggiante pagina di storia contemporanea, mette a nudo le contraddizioni di un personaggio ancora misterioso e a tratti inspiegabile, il rivoluzionario venezuelano Ilich Ramirez Sanchez.

“Carlos è stato concepito come una rock star – dice Assayas - mi interessava mostrare la maschera che sta dietro all’uomo. Una figura altamente mediatica. Tutte le informazioni su di lui sono ovviamente contraddittorie”. Dal suo canto Sanchez, detto Carlos, manipolatore e manipolato, trasportato dal flusso della storia della sua epoca e dai suoi eccessi, dal carcere parigino dove sta scontando l’ergastolo ha già condannato il regista per aver “falsificato” la realtà. Oltre all’edizione ‘ridotta’ Carlos – Il film che lo stesso Assayas ha accorciato per il grande schermo, sabato 29 gennaio 2011 alle ore 15.30 verrà presentata anche la versione completa della mini-serie. Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro

 

Carlos – Il film (Francia 2010, 165’, col., v.o. sott. it )

Il leggendario Carlos, venezuelano rivoluzionario di professione, è al centro della storia del terrorismo internazionale negli anni Settanta e Ottanta. Allo stesso tempo estremista di sinistra e mercenario al soldo dei servizi segreti del Medio Oriente, ha fondato un’organizzazione, oltre la cortina di ferro. Assayas ne segue la parabola fino alla fine, quando il governo islamico del Sudan decide, dopo averlo protetto, di consegnarlo ai francesi. Carattere contraddittorio, violento come l'epoca che ha incarnato, Carlos detto lo Sciacallo, oggi detenuto con il suo vero nome Ilich Ramirez Sanchez, è stato una pop star del terrorismo, bruciato dal desiderio di soldi e di fama mediatica. Il film, mirabilmente sospeso tra documentario e film in costume, ci restituisce il colore, il gusto, la sensibilità eccitata di quegli anni, con il plusvalore del corpo protervo e camaleontico di Edgar Ramirez, magnifico protagonista.

Regia: O.Assayas Sc.: O.Assayas, Dan Franck; Fot.: Denis Lenoir; Int.: Edgar Ramirez, Alexander Scheer, Nora Von Waldstatten.