Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo Samurai, eros e pallottole. I primi cento anni della Nikkatsu - Seconda Parte

Cinema Massimo - dal 17 al 24 marzo 2012

Il Museo Nazionale del Cinema celebra il primo centenario della nascita della Nikkatsu – una delle più antiche e prestigiose case di produzione cinematografica giapponesi – con un’ampia retrospettiva dal titolo Samurai, eros e pallottole. I Primi cento anni della Nikkatsu, curata da Dario Tomasi.

 

L’omaggio è un progetto di Nikkatsu realizzato dal Museo Nazionale del Cinema con il sostegno dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma e la collaborazione della Cinémathèque française.

 

Fondata nel 1912, la Nikkatsu è la casa di produzione cinematografica più antica del Giappone. La sua lunga storia è specchio delle profonde trasformazioni avvenute nel cinema e nella società nipponici. Dai film storici di Shōzō Makino e Kenji Mizouchi - spesso costruiti sulla figura del samurai - ai thriller di Imamura Shōhei - uno dei più validi esponenti della Nouvelle Vague giapponese del secondo dopoguerra - la celebre compagnia giapponese ha saputo spaziare nei generi più diversi fino ad arrivare a una svolta rivoluzionaria con la geniale invenzione del Roman Porno, indovinata soluzione alle ricorrenti crisi dell’industria cinematografica nipponica dei primi anni ‘70. Genere sontuoso ed elegante dove l’erotismo si accompagna a tocchi di surrealismo inconsueto, il Roman Porno ha visto l’affermarsi di una generazione di talentuosi cineasti, come Tatsumi Kumashiro, Chūsei Sone, Noboru Tanaka e Masaru Konuma.

Percorrere con una retrospettiva i cento anni della Nikkatsu non è solo un’irrinunciabile occasione per rivedere i classici della storia cinematografica giapponese, ma anche un felice tentativo di esaminare una strategia industriale che ha saputo rinnovarsi continuamente, adattandosi egregiamente ai cambiamenti del contesto socio-culturale di riferimento.

 

La seconda parte della rassegna sarà inaugurata sabato 17 marzo 2012, alle ore 20.15, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, con la proiezione del film Mud and Soldiers di Tasaka Tomotaka. Di grande suggestione sarà invece la serata speciale nella quale il maestro Stefano Maccagno accompagnerà dal vivo il film muto Jirokichi the Rat di Ito Daisuke. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Ito Daisuke

Jirokichi the Rat (Oatsurae Jirokichi goshi)

(Giappone 1931, 79’, b/n, did.or. sott.it.)

L’unico film muto del maestro Ito Daisuke preservato nella sua interezza. Le vicende del leggendario ladro Jirokichi, detto “il topo”, sono raccontate con uno stile originale, ricco di invenzioni cui contribuiscono anche le didascalie animate. Il film ottenne un grande successo grazie anche all’interpretazione di Okôchi Denjirô.

Sc.: Itô Daisuke, Yoshikawa Eiji, dal romanzo di Yoshikawa Eiji; Fot.: Karasawa Hiromitsu; Int.: Okôchi Denjirô, Fushimi Nobuko, Fushimi Naoe.

Copia proveniente da National Film Center - The National Museum of Modern Art

 

 

Samurai, eros e pallottole. I primi cento anni della Nikkatsu

Seconda Parte

 

 

CALENDARIO DELLE PROIEZIONI

 

SAB 17, h. 20.15, LUN 19, h. 16.00

Tasaka Tomotaka

Mud and Soldiers (Tsuchi to heitai)

(Giappone 1939, 119’, b/n, v.o. sott.it.)

Girato in Cina, il film di Tasaka Tomotaka presenta un semplice ma emozionante resoconto delle fatiche quotidiane e dello spirito di squadra dei soldati giapponesi, che antepongono il gruppo all’eroismo individuale. Un racconto lucido e schietto, tipico del regista, che include anche straordinarie scene di battaglia filmate come in un documentario, grazie alla precisa attenzione per i dettagli. Il film piacque molto agli americani che, anni dopo, lo usarono come testo di formazione per le reclute.

Sc.: Kasahara Ryôzô; Fot.: Isayama Saburo, Yokota Tatsuyuki; Int.: Kosugi Isamu.

 

SAB 17, h. 22.30, LUN 19, h. 18.15

Uchida Tomu

Earth (Tsuchi)

(Giappone 1939, 117’, b/n, v.o. sott.it.)

La vita di una famiglia contadina giapponese attraverso il passare delle stagioni. Nonostante tutti gli sforzi per mantenere la moglie e i figli, Kanji si ritrova schiacciato dai debiti. Realizzato nel paesaggio desolato del nord del Giappone, il film risente della lezione del contemporaneo cinema sovietico. Si dice che sia stato realizzato in segreto dopo l’iniziale opposizione al progetto da parte della Nikkatsu.

Copia proveniente da National Film Center - The National Museum of Modern Art

Sc.: Kitamura Tsutomu, Yagi Yasutaru, dal romanzo di Nagatsuka Takashi; Fot.: Midorikawa Michio; Int.: Bando Mieshi, Fujimura Masako, Kazami Akiko.

 

DOM 18, h. 16.30, LUN 19, h. 20.30

Nakahira Ko

La stagioni del sole (Kurutta kajitsu)

(Giappone 1956, 86’, b/n, v.o. sott.it.)

I fratelli Natsuhisa e Haruji trascorrono indolenti il loro tempo tra la spiaggia e i bar notturni nel contesto del boom economico del Giappone post-bellico. La tensione tra i due rovina tutto quando Natsuhisa diventa ossessivo a causa della giovane fidanzata del fratello. Un ritratto impressionista e al tempo stesso allusivo delle trasgressioni giovanili nella società giapponese. Di grande impatto la colonna sonora jazz che contamina il film di venature mélo.

Sc.: Ishihara Shintarô; Fot.: Mine Shigeyoshi; Int.: Tsugawa Masahiko, Ishihara Yûjirô, Kitahara Mie.

 

DOM 18, 18.15, LUN 19, h. 22.15

Nishikawa Katsumi

Dancer in Izu (Izu no odoriko)

(Giappone 1963, 87’, b/n, v.o. sott.it.)

Tratto dal racconto del Premio Nobel Kawabata Yasunari, è uno dei più bei film sul mondo giovanile di Nisikawa. Storia d’amore tra il giovane studente Kawasaki e una ballerina, i due si incontrano sulla penisola di Izu dove lei è impegnata con la sua compagnia di danza. Questo amore cambierà profondamente il giovane che, da introverso, imparerà a relazionarsi meglio con gli altri. Splendida e suggestiva la fotografia di Hagiwara Kenji.

Copia proveniente da National Film Center - The National Museum of Modern Art

Sc.: Kawabata Yasunari; Fot.: Hagiwara Kenji; Int.: Miura Tomokazu, Yamaguchi Momoe.


DOM 18, h. 20.00, MAR 20. h. 16.15

Imamura Shohei

Intentions of Murder (Akai satsui)

(Giappone 1964, 150’, b/n, v.o. sott.it

Sadako è una giovane donna trascurata dal convivente. Un giorno, rimasta sola, viene aggredita e violentata da un ladro che si introduce in casa sua. La donna, però, piuttosto che diventare una vittima, si inventa uno stratagemma per la sua personale sopravvivenza. Inquietante racconto in cui compaiono molti temi cari a Imamura, affrontati con la sua abituale acuta ironia.

Sc.: Hasebe Keiji, Imamura Shôhei, Fot.: Himeda Shinsaku; Int.: Harukawa Masumi, Kô Nishimura, Tsuyuguchi Shigeru.

 

DOM 18, h. 22.30, MAR 20, h. 19.00

Suzuki Seijun

Tokyo Drifter (Tokyo nagaremono) 

(Giappone 1966, 83’, b/n, v.o. sott.it.)

Tetsu e il suo boss Kurata vogliono lasciare il mondo del crimine e cambiare radicalmente strada. Il loro passato di sangue, però, continuerà a chiedere loro il conto. Alla fine Tetsu si darà al vagabondaggio. Grande noir diretto da uno dei più celebrati registi giapponesi, forse quello che più ha legato la sua fama e il suo nome alla casa di produzione Nikkatsu.

Sc.: Yasunori Kawauchi; Fot.: Mine Shigeyoshi; Int.: Tetsuya Watari, Chieko Matsubara, Hideaki Nitani.


MER 21, h. 20.30

Ito Daisuke

Jirokichi the Rat (Oatsurae Jirokichi goshi)

(Giappone 1931, 79’, b/n, did.or. sott.it.)

L’unico film muto del maestro Ito Daisuke preservato nella sua interezza. Le vicende del leggendario ladro Jirokichi, detto “il topo”, sono raccontate con uno stile originale, ricco di invenzioni cui contribuiscono anche le didascalie animate. Il film ottenne un grande successo grazie anche all’interpretazione di Okôchi Denjirô.

Copia proveniente da National Film Center - The National Museum of Modern Art

Sc.: Itô Daisuke, Yoshikawa Eiji, dal romanzo di Yoshikawa Eiji; Fot.: Karasawa Hiromitsu; Int.: Okôchi Denjirô, Fushimi Nobuko, Fushimi Naoe.

Accompagnamento dal vivo al pianoforte del M° Stefano Maccagno 

 

MER 21, h. 22.15, SAB 24, h. 18.30

Hasebe Yasuharu

Stray Cat Rock: Sex Hunter (Nora-neko Rokku: Sekkusu Hanta) 

(Giappone 1970, 86’, b/n, v.o. sott.it.)

Mako è la leader delle Alleycats, gang tutta al femminile che si batte contro la gang maschile razzista guidata da Baron. Un film di sexploitation che  combina violenza, cultura pop e gusto surreale in un cocktail che segna la trasformazione la trasformazione stilistica della Nikkatsu nel passaggio dagli anni Sessanta agli anni Settanta.

Sc.: Ishii Takashi, Yamatoya Atsushi; Fot.: Ueda Muneo; Int.: Fuji Tatsuya, Kaji Meiko, Yasuoka Rikiya.

 

VEN 23, h. 16.30, SAB 24, h. 20.30

Tanaka Noboru

Rape and Death of a Housewife (Hitozuma shudan boko chishi jiken)

(Giappone 1978, 96’, col., v.o. sott.it.)

Tre giovani, completamente storditi dall’alcool, violentano Emiko, la moglie di un uomo con cui, via via, per una serie di casualità, fanno amicizia. La donna, però, non sopravvive allo choc della violenza né l’uomo sarà in grado di sopportare la sua morte.

Sc.: Saji Susumu, dal romanzo di Osabe Hideo; Fot.: Mori Masaru; Int.: Murota Hideo, Kurosawa Noriko, Sakai Akira.

 

VEN 23, h. 18.30, SAB 24, h. 22.30 

Suzuki Norifumi

Star of David: Beautiful Girl Hunter (Dabide no hoshi: Bishôjo-gari)

(Giappone 1979, 100’, col., v.o. sott.it.)

Genpei Hirukawa è uno stupratore, evaso di prigione, che rapisce un uomo e una donna. Lega l’uomo e lo costringe a guardare mentre sua moglie viene violentata.  Qualche tempo dopo rivela al marito che la moglie è incinta proprio del suo violentatore. Tratto da un manga di Soto Masaaki.

Sc.: Yamatoya Jiku, dal manga di Sato Masaaki; Int.: Asagiri Yuka, Asuka Yûko, Domon Shun.