Il regista Silvio Soldini presenta Il comandante e la cicogna. Evento a ingresso libero.

Cinema Massimo - Lunedì - 1 luglio 2013, ore 20.30

Silvio Soldini sarà ospite, lunedì 1° luglio, alle ore 20.30, al Cinema Massimo Tre, di una serata speciale, organizzata da Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Aiace Torino, in cui il regista incontrerà il pubblico prima della proiezione del suo ultimo film, Il comandante e la cicogna.

 

Titolo di spicco per originalità, freschezza e invenzione tra le numerose pellicole italiane uscite nella stagione, Il comandante e la cicogna, girato sotto la Mole, oltre che in Valle d’Aosta, con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte, è stato scritto da Soldini insieme con gli sceneggiatori Doriana Leondeff e Marco Pettenello, ed è interpretato da un cast importante in cui i protagonisti Alba Rohrwacher e Valerio Mastandrea sono affiancati, tra gli altri, da Giuseppe Battiston, Claudia Gerini e Luca Zingaretti. Immersa in una dimensione straniante e trasformata dal regista in una metropoli-simbolo, Torino fa da sfondo a un film corale, in cui, in un carosello di variopinti personaggi, si incontrano e si scontrano le vite di Leo, idraulico vedovo alle prese con due figli adolescenti da crescere e le apparizioni notturne della moglie defunta, e Diana, artista di talento, ma squattrinata e ancora in attesa della sua grande occasione.

 

Terza commedia firmata da Soldini, all’interno di una filmografia d’autore prevalentemente drammatica, Il comandante e la cicogna è una favola poetica in cui i toni lievi e romantici si mescolano a uno sguardo disincantato sull’Italia di oggi, sui malvezzi e sul malcostume di un Paese in crisi, osservato con gli occhi delle statue dei grandi del passato che, in mezzo a piazze e giardini pubblici, guardano dall’alto come siamo diventati. «Per un po’ – ha spiegato il regista – ho accarezzato l’idea di fare del mio nono film addirittura una specie di musical… ma poi ha prevalso un’altra esigenza: parlare di questo paese sempre più “melmoso” e corrotto, dov’è sempre più dura abitare e vivere a causa della volgarità imperante, del cattivo gusto, della furbizia, della politica e delle notizie che ogni giorno ci tocca leggere sui giornali. In un certo senso credo che Il comandante e la cicogna sia nato proprio da una necessità di ribellione, mia e dei miei due sceneggiatori, al senso di impotenza che in tanti sentiamo fin troppo spesso, da una volontà di volare sopra a tutta questa melma per riuscire ancora a sperare in un futuro diverso. Infatti, al contrario delle altre mie due commedie – Pane e tulipani e Agata e la tempesta  – questo è un film che sento molto legato al momento storico che stiamo vivendo, alla realtà. Ma al tempo stesso è ancora più surreale, magico, più aereo…».

 

Ingresso libero

 

Info: AIACE Torino, Galleria Subalpina 30, Torino; tel. 011 538962, aiacetorino@aiacetorino.it, www.aiacetorino.it; Cinema Massimo, Via Verdi 18, Torino, tel. +39 011 8138574, programmazione@museocinema.it, www.museocinema.it

 


Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini con Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Luca Zingaretti, Claudia Gerini, Maria Paiato, Luca Dirodi e Serena Pinto (Italia/Svizzera 2012, 108’)

Leo è un idraulico che ogni giorno affronta l’impresa di crescere due figli adolescenti, Elia e Maddalena, dividendosi tra il lavoro con l’aiutante cinese Fiorenzo e le incombenze di casa – dove la moglie Teresa, stravagante e affettuosa, compare e scompare. Diana è un’artista sognatrice e squattrinata che fatica a pagare l’affitto. Suo proprietario di casa è Amanzio, originale moralizzatore urbano che ha lasciato il lavoro per un nuovo stile di vita e che in una delle sue crociate conosce Elia, con il quale stringe una stramba amicizia. Leo e Diana s’incontrano da Malaffano, un avvocato strafottente e truffaldino. Leo capita nel suo studio quando scopre che la figlia è protagonista suo malgrado di un video erotico su internet, Diana è già da un po’ che passa lì le sue giornate, costretta per necessità economiche ad affrescare una parete, assecondando le ridicole manie di grandezza dell’avvocato. Le loro storie s’intrecciano in una città emblema del nostro tempo, sotto lo sguardo severo e ironico delle statue di Garibaldi, Verdi, Leopardi, che dai loro piedistalli – da dove ne hanno viste tante – commentano le sorti di un’Italia alla deriva. E tuttavia qualcuno continua a sognare e a sperare: come Elia, che insegue il volo di una cicogna, simbolo di rinascita e occasione di un nuovo inizio anche per Leo e Diana.


 

Museo Nazionale del Cinema

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