Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo la rassegna L’EQUILIBRISTA. Omaggio a Jacques Tati

Cinema Massimo - Da domenica 15 a mercoledì 18 dicembre 2013

A ideale completamento dell’omaggio a Sylvain Chomet organizzato da Sottodiciotto Filmfestival, il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio al grande mimo Jacques Tati, con una retrospettiva dal titolo L’EQUILIBRISTA. Omaggio a Jacques Tati, in programmazione da domenica 15 a mercoledì 18 dicembre 2013.

 

La rassegna sarà inaugurata domenica 15 dicembre alle ore 16.30 nella Sala Tre del Cinema Massimo con la proiezione del film Giorno di festa. Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Il grande mimo Tati, osservatore attento e instancabile che tanto influenzò il regista di Appuntamento a Belleville nel suo modo di trasfigurare la realtà e reinventare i personaggi, disse di sé: “Prima di girare film ero un mimo: dovevo riprodurre per la gioia degli spettatori quello che osservavo nella vita. Nel cinema ho portato la stessa tecnica di osservazione del prossimo, copiando la vita, mostrando le piccole assurdità e i tratti tipici dei singoli individui”.

 

Jacques Tati (Le Pecq, 1907 – Parigi, 1982) si è affermato in vita come attore, sceneggiatore e regista per il cinema, in particolare grazie ai suoi primi tre lungometraggi: Giorno di festa (1949), Le vacanze di Monsieur Hulot (1953) e Mon oncle (1958). Creatore e interprete del lunare personaggio di Monsieur Hulot, Tati realizza nel 1967 il suo progetto più ambizioso, Playtime. Ma, invece del successo, con questo film arriva un clamoroso fallimento commerciale, destinato ad influenzare negativamente il resto della sua carriera. Gli ultimi due tasselli di una breve filmografia sono sbrigativamente liquidati da pubblico e critica come "minori": Monsieur Hulot nel caos del traffico (1971) e Il circo di Tati (1973). Tati paga infine il declino di popolarità trascorrendo gli ultimi anni della sua vita lontano dai set cinematografici. Solo a distanza di alcuni anni dalla sua scomparsa, l'eredità artistica di Tati, grazie all'impegno della figlia Sophie e di alcuni cineasti e studiosi francesi, è stata difesa avviando un percorso di valorizzazione che restituisce al cineasta la sua meritata statura di grande comico moderno. [Da Jacques Tati. Il suono delle immagini di Marco Muscolino]

 

 

Giorno di festa (Jour de fête)

(Francia 1949, 75’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Il tranquillo villaggio di Saint Sévère è travolto dall’organizzazione della giornata di festa. Vengono montate giostre e tiro a segno e un tendone per proiettare un film. Tutti gli abitanti preparano gli abiti "buoni" e il postino François si lancia con la sua bicicletta in inseguimenti spericolati. Il film fu girato con due macchine da presa, una per il bianco e nero e una per il colore. Fu diffusa solo la prima versione ma, nel ‘94, grazie al restauro, il pubblico ebbe la possibilità di vedere il film nell’edizione a colori tanto desiderata da Tati.

 

 

L’EQUILIBRISTA. Omaggio a Jacques Tati

 

CALENDARIO DELLE PROIEZIONI

 

 

 

Dom 15, h. 16.30/Mar 17, h. 20.30/Mer 18, h. 18.15

Giorno di festa (Jour de fête)

(Francia 1949, 75’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Il tranquillo villaggio di Saint Sévère è travolto dall’organizzazione della giornata di festa. Vengono montate giostre e tiro a segno e un tendone per proiettare un film. Tutti gli abitanti preparano gli abiti "buoni" e il postino François si lancia con la sua bicicletta in inseguimenti spericolati. Il film fu girato con due macchine da presa, una per il bianco e nero e una per il colore. Fu diffusa solo la prima versione ma, nel ‘94, grazie al restauro, il pubblico ebbe la possibilità di vedere il film nell’edizione a colori tanto desiderata da Tati.

 

Dom 15, h. 18.00/Mer 18, h. 16.30

Le vacanze di Monsieur Hulot (Les vacances de M. Hulot)

 (Francia 1953, 96’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)

Disdegnando la folla che si pigia nei treni, il sig. Hulot parte per le vacanze a bordo della sua vecchia auto scoppiettante. Insensibile ai commenti ironici che provoca il suo passaggio, egli giunge così al modesto alberghetto sul mare, meta del suo viaggio. Si tratta della classica pensione familiare, i cui clienti s'incontrano ogni giorno alle stesse ore. Un susseguirsi di scene buffe, in cui agiscono personaggi disegnati con garbata malizia sui quali svetta Hulot, interpretato dallo stesso Tati.

 

Dom 15, h. 20.30/Mar 17, h. 16.30

Mio zio (Mon oncle)

(Francia 1958, 110’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Al centro di un quartiere moderno sorge la villa imponente dei signori Arpel. Il loro figlio Gèrard, però, soffre la disattenzione dei genitori e si lega allo zio Hulot, anticonformista e bizzarro, capace davvero di far divertire il bambino. Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes e Oscar come miglior film straniero.

 

Dom 15, h. 22.30/Mar 17, h. 18.30

Monsieur Hulot nel caos del traffico (Trafic)

(Francia 1971, 96’, video, col., v.o. sott. it.)

Monsieur Hulot ha disegnato per la casa automobilistica francese "Altra" una vettura dotata di ogni comfort, il cui prototipo sta per essere esposto al salone dell'auto di Amsterdam. Partono, così, alla volta dell'Olanda tre automezzi: un camion adibito al trasporto dell’auto, una berlina con a bordo i dirigenti della casa costruttrice e una spider guidata da una giovane donna addetta alle pubbliche relazioni. Sarà un viaggio avventuroso.

 

Lun 16, h. 16.15/Mar 17, h. 22.00/Mer 18, h. 20.15

Play Time

(Francia 1967, 125’, Hd, col., v.o. sott. it.)

Monsieur Hulot, ad una piccola mostra campionaria, incontra un ex-commilitone, che lo conduce in un night appena inaugurato, dove è arrivata una comitiva di turiste americane. Il film più ambizioso di Tati, quello in cui spinge alle estreme conseguenze la sua comicità di osservazione e la capacità di chiudere in una sola inquadratura una grande molteplicità di informazioni. Fu girato in 70mm.

 

Lun 16, h. 18.30/Mer 18, h. 22.30

Il circo di Tati (Parade)

(Francia 1974, 84’, video, col., v.o. sott. it.)

Il vecchio comico e mimo ripreso in diretta nel circo dove anche il pubblico diventa attore. Il film, prodotto per la TV svedese, è un programma girato in video e poi riversato su pellicola che, nonostante tutto, conquista con la gaiezza, la tenerezza, la giovinezza di un uomo di spettacolo che sa guardare i bambini con l'occhio di un poeta. Fu purtroppo il suo ultimo film.