IL COLORE DELLE STAGIONI. I FILM DI NURI BILGE CEYLAN

Dal 3 al 14 ottobre 2014, Cinema Massimo - via Verdi 18, Torino

Il Museo Nazionale del Cinema dedica la retrospettiva Il colore delle stagioni al cinema di Nuri Bilge Ceylan, regista, scrittore e attore turco di fama mondiale, vincitore di numerosi premi cinematografici negli ultimi anni, compresa la Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes con Il sonno d’inverno (Winter Sleep) – in sala dal 9 ottobre.

Saranno proiettate al Cinema Massimo le pellicole che ripercorrono la sua carriera cinematografica. La rassegna parte venerdì 3 ottobre alle ore 16.00 con la proiezione di Nuvole di maggio, che sarà replicato domenica 5 e martedì 7 ottobre. Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Regista, attore e fotografo, Nuri Bilge Ceylan è nato a Istanbul il 26 gennaio del 1959. Appassionato di fotografia fin dall’età di quindici anni, dopo la laurea in ingegneria studia per due anni alla scuola di cinema dell’università Mimar Sinan della capitale turca. Nel 1995 realizza il cortometraggio “Koza”, selezionato al festival di Cannes, dove diventerà in seguito un habitué. E’ del 1997 il primo lungometraggio Kasaba che presenterà alla Berlinale dove si aggiudica il premio Caligari nel 1998. Il film Uzak di cui è regista, sceneggiatore e direttore della fotografia vince a Cannes il Gran Prix nonché la Palma per la migliore interpretazione ai due protagonisti maschili. Seguirà il film Il piacere e l'amore di minor impatto ma anch’esso da segnalare per la splendida fotografia e almeno due scene memorabili (una di stupro). Nel 2008 Ceylan torna sulla Croisette con Le tre scimmie, film vincitore sempre a Cannes del premio alla regia. Nel 2009 il regista turco torna ancora in Costa Azzurra, questa volta seduto in giuria. E’ del 2011 il film C'era una volta in Anatolia, al quale segue nel 2014 Winter Sleep, vincitore della Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes.

 

Calendario delle proiezioni

 

Ven 3, h. 16.00/Dom 5, h. 16.00/Mar 7, h. 18.00

 

Nuvole di maggio (Mayis Sikintisi)

(Tuchia 1999, 131’, 35mm, col., v.o. sott. it.)

Maggio si presenta più cupo e caldo degli anni precedenti. Tuttavia sembrano tutti felici, nonostante le piccole preoccupazioni di ognuno e la vita aperta alle sorprese. La felicità è, però, disturbata dall’arrivo di Muzaffer, deciso a girare un film nella città che è stata teatro della sua infanzia.

 

Ven 3, h. 18.30/Dom 5, h. 18.30/Ven 10, h. 16.30

 

Uzak

(Turchia 2002, 110’, video, col., v.o. sott. it.)

Il fotografo Mahumt entra in crisi quando la moglie lo lascia. Suo cugino Yusuf arriva dalla campagna, disoccupato, e chiede ospitalità. In una nevosa Istanbul, entrambi cercano la salvezza ma le loro esistenze cozzeranno mettendo alla luce apatie, paure, confusioni di due personalità dissimili che soffrono per lo stesso male.

 

Ven 3, h. 20.30/Sab 4, h. 16.30/Ven 10, h. 18.30

 

Kasaba

(Turchia 1997, 82’, 35mm, col., v.o. sott. it.)

Una famiglia turca in una piccola città. La prima parte della storia è ambientata in una scuola elementare, frequentata dalla figlia di 11 anni. La seconda parte si svolge, invece, in primavera. La ragazza e suo fratello sono in viaggio verso il campo di grano dove la famiglia li attende. Nella terza parte i due ragazzi comprendono la complessità e la cupezza del mondo degli adulti.  Gran Premio della Giuria a Cannes.

Al film è abbinato il cortometraggio Koza (Turchia 1995, 20’, col., v.o. sott.it.)

 

Ven 3, h. 22.30/Sab 4, h. 18.30/Mar 14, h. 16.15

 

Il piacere e l’amore (Iklimler)

(Turchia 2006, 101’, 35mm, col., v.o. sott. it.)

Isa, professore universitario, e Bahar, produttrice televisiva, si sono amati profondamente ma dopo il matrimonio le cose sono cambiate. Entrambi reagiscono alla crisi in maniera infantile e prevedibile. Lui trova consolazione fra le braccia di una ex amante, lei si rinchiude in uno stato d'animo prossimo alla depressione. Riflessione drammatica e pessimista sull’amore.

 

Sab 4, h. 20.30/Lun 6, h. 16.30/Dom 12, h. 20.00

 

C’era una volta in Anatolia (Bir zamanlar Anadolu'da)

(Turchia 2011, 157’, Hd, col., v.o. sott. it.)

In un interminabile viaggio notturno in auto, un commissario di polizia, un procuratore, un medico legale, alcuni poliziotti e un sospetto arrestato per omicidio sono alla ricerca dell’uomo ucciso da quest’ultimo, e sepolto da qualche parte nelle steppe anatoliche. Al presunto assassino si chiede di trovare il luogo della sepoltura, ma ogni indicazione si rivela fallace. Metafora della moderna Turchia divisa tra modernità e tradizione.

 

Dom 5, h. 20.30/Mar 7, h. 16.00/Mar 14, h. 18.15

 

Le tre scimmie (Üç Maymun)

(Turchia/Francia/Italia 2008, 109’, 35mm, col., v.o. sott. it.)

In una strada di notte un uomo viene investito da un'auto e abbandonato. Qualcuno però ha visto la targa dell'auto, di proprietà di un politico. Questi, per evitare lo scandalo, chiede all’autista di autoaccusarsi dell'incidente. Resterà in carcere per poco tempo, sua moglie continuerà a ricevere lo stipendio oltre ad un’ingente ricompensa. Ma la tragedia incombe a travolgere tutti.