Agenda settimanale degli eventi al Cinema Massimo

Cinema Massimo – Dal 21 al 27 gennaio 2011

- LUNEDI’ 24 GENNAIO – ORE 16.00 – SALA DUE

 

Il Museo Nazionale del Cinema presenta per il LEGEND FILM FESTIVAL il film La febbre del sabato sera di John Badham in versione digitale 2K.

 

Il Museo Nazionale del Cinema presenta lunedì 24 gennaio 2011 a partire dalle ore 16.00 nella sala Due del Cinema Massimo la proiezione del film La febbre del sabato sera di John Badham, in versione digitale 2K. Il film è il secondo degli appuntamenti torinesi del Legend Film Festival, progetto di Nexo Digital al quale il Museo Nazionale del Cinema aderisce. In replica alle ore 18.10/20.20/22.30. Ingresso 7,00/5,00/3,50 euro.

 

Ogni lunedì, fino al 13 giugno 2011, la sala Due del Cinema Massimo proporrà per l’intera giornata un grande film della storia del cinema in versione digitale 2K. I film sono in versione italiana salvo dove diversamente indicato.

Il Legend Film Festival è un mostra cinematografica itinerante e diffusa che toccherà diverse città d’Italia nel corso dei diversi mesi del suo svolgimento, una vera e propria manifestazione culturale che ruota intorno ai capolavori del cinema in proiezione digitale 2k e audio Dolby Digital 5.1.

John Badham

 

La febbre del sabato sera / Saturday Night Fever (Usa 1977, 118’, col.)

Tony Manero, commesso nel negozio di vernici del signor Fusco, il sabato sera si trasforma e diventa il ragazzo più ammirato della discoteca 2001 Odyssey, nel cuore di Brooklyn.

Uno dei massimi successi di pubblico degli anni Settanta, La febbre del sabato sera ha lanciato John Travolta – allora 23enne – come divo di prima grandezza e ha contribuito alla diffusione della disco music. La colonna sonora, in larga parte composta da pezzi dei Bee Gees (ma ci sono anche KC And The Sunshine Band e Kool & The Gang), vendette milioni di copie in tutto il mondo. Nel 1983 Sylvester Stallone diresse il sequel Staying Alive.

Sc.: Norman Wexler; Fot.: Ralf D. Bode; Int.: John Travolta, Karen Lynn Gorney, Barry Miller.

 

- MARTEDI’ 25 GENNAIO – ORE 20.45 – SALA TRE

 

MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato presenta il restauro del film Settimo cielo di Frank Borzage.

 

Il Museo Nazionale del Cinema presenta martedì 25 gennaio 2011 alle ore 20.45 nella sala 3 del Cinema Massimo il restauro del bellissimo film muto Settimo cielo di Frank Borzage, nella copia restaurata digitalmente da Carlotta Film. Proiezione in HD.

In questo magnifico melodramma popolare – grande successo dell’epoca confermato dalla vincita di tre premi Oscar – Frank Borzage affronta con raffinata poesia i temi forti dell’amore, della religione e della guerra. Tutto è già detto all’inizio del film: “Per coloro che desiderano risalire la scala sociale, esiste una scala che porta dai bassifondi al cielo, dalle fogne alle stelle... La scala del coraggio”.

Il film è il terzo appuntamento della nuova e ricca stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato. Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.

 

Frank Borzage

Settimo cielo (Seventh Heaven)

Usa 1927, 110’, b/n, v.o. did. it.

Le sorelle Vulmir vivono a Montmartre in condizioni di estrema povertà. Un giorno la più grande e alcolizzata Nana insegue la sorella Diane per strada cercando di strangolarla. Il giovane Chico, però, che lavora nelle fogne della città, interviene e salva la giovane mettendo in fuga Nana. Quando Diane tenta di suicidarsi, Chico, che ormai veglia su di lei, la salva di nuovo e la invita sui tetti di Parigi.

Sc.: Benjamin Glazer, dalla piéce di Austin Strong; Fot.: Ernest Palmer, Joseph A. Valentine; Int.: Janet Gaynor, Charles Farrell, Ben Bard.

 

- MERCOLEDI’ 26 GENNAIO 2011 – ORE 20.45 – SALA TRE

 

Per CROSSROADS proiezione del documentario di Brendan Toller I Need That Record! La morte (o la possibile sopravvivenza) dei negozi indipendenti di dischi. Al termine discussione con Maurizio Blatto e Luca Castelli.

 

Il Museo Nazionale del Cinema dedica questo mese il consueto appuntamento CROSSROADS al documentario I Need That Record! The Death (or Possible Survival) of the Independent Record Store di Brendan Toller. Il film sarà proiettato al Cinema Massimo, sala Tre, mercoledì 26 gennaio 2011 alle 20.45. Al termine della proiezione l’argomento sarà oggetto di discusione tra il pubblico e gli ospiti Maurizio Blatto (critico musicale, negoziante di dischi e autore del recentissimo L’ultimo disco dei Mohicani, edito da Castelvecchi) e Luca Castelli (giornalista e studioso, che ha pubblicato l’anno scorso per Arcana il saggio La musica liberata). Ingresso euro 4.

Perché il Virgin Megastore di Times Square ha chiuso i battenti e invece i torinesi Backdoor e Les Yper Sound, con i loro espositori colmi di vinili, continuano ad avere una clientela fedele e curiosa? Certamente gli appassionati di musica indipendente, che preferiscono ancora il supporto fisico all’impersonale download di file mp3, pensano di avere la risposta pronta ma poi, se si fa un giro al Greenwich Village di New York, ci si rende conto che anche molti piccoli negozi di dischi sono scomparsi. Un tempo, poi, il ruolo delle radio era fondamentale. Oggi è ancora così? A queste e ad altre domande, risponde l’interessante I Need That Record!, programmato da moltissimi festival internazionali negli ultimi due anni e passato in streaming gratuito per una settimana sul portale Pitchfork, in occasione dell’ultimo Record Store Day.

 

Brendan Toller

I Need That Record!

The Death (or Possible Survival) of the Independent Record Store

Usa 2008, 77’, col., v.o. sott.it.

Negli ultimi anni in America oltre 3.000 negozi di dischi sono stati costretti a chiudere. Brendan Toller, appassionato di musica, ha deciso di scoprire come mai, realizzando questo documentario come tesi di laurea al Hampshire College. Attraverso interviste con negozianti in difficoltà, musicisti di primo piano (Thurston Moore dei Sonic Youth, Ian MacKaye dei Fugazi, Chris Frantz dei Talking Heads, Pat Carney dei Black Keys, Glenn Branca e Lenny Kaye tra gli altri) e con uno straordinario Noam Chomsky, Toller affronta molte questioni e, in meno di un’ora e venti, riesce a consegnarci un quadro ampio e complesso di un mondo che cambia sempre più velocemente.