Agenda settimanale degli eventi al Cinema Massimo

Cinema Massimo – Dal 4 al 10 febbraio 2011

- VENERDI’ 4 FEBBRAIO – ORE 20.30 – SALA TRE

 

In occasione della rassegna SCANDALI BORGHESI. Omaggio ad Alberto Lattuada, Francesco Pitassio e Giulia Carluccio presenteranno al pubblico il film Il bandito.

In occasione dell’omaggio ad Alberto Lattuada, venerdì 4 febbraio 2011, alle ore 20.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, Francesco Pitassio introdurrà al pubblico il film Il bandito e insieme a Giulia Carluccio presenterà il volume, da lui curato insieme a Paolo Noto, Il cinema neorealista (Ed. Archetipolibri). Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.

 

L’omaggio a Lattuada – al Cinema Massimo fino al 15 febbraio 2011 – è un progetto del Museo Nazionale del Cinema e dell’A.I.A.C.E. Nazionale realizzato in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Fondazione Cineteca Italiana e Cineteca del Comune di Bologna. Per l’occasione l’A.I.A.C.E. Nazionale pubblica il volume Alberto Lattuada di Gianni Volpi con un’introduzione di Goffredo Fofi.

 

Alberto Lattuada

Il bandito

(Italia 1946, 78’, b/n)

Reduce dalla prigionia in Germania, Ernesto arriva a Torino, uccide lo sfruttatore della sorella, diventa capo di una banda e muore in uno scontro con la polizia. Film neorealista che si trasforma subito in una gangster story di modello americano. “Il bandito è nato per le strade di una Torino di macerie. È un grido di rivolta asociale. Il reduce, al suo ritorno, non trova che miseria nera, la sorella prostituita, una burocrazia cieca” (A. Lattuada). 

Sc.: Oreste Biancoli, Mino Caudana, Ettore Maria Margadonna, A. Lattuada, Tullio Pinelli, Piero Tellini; Fot.: Aldo Tonti; Int.: Anna Magnani, Amedeo Nazzari, Carla Del Poggio.

 

- LUNEDI’ 7 FEBBRAIO – DALLE ORE 16.00 – SALA DUE


Il Museo Nazionale del Cinema presenta per il LEGEND FILM FESTIVAL il film Gli intoccabili di Brian De Palma, in versione digitale 2K.

Il Museo Nazionale del Cinema presenta lunedì 7 febbraio 2011 a partire dalle ore 16.00 nella sala Due del Cinema Massimo la proiezione del film Gli intoccabili di Brian De Palma, in versione digitale 2K. Il film è il quarto degli appuntamenti torinesi del Legend Film Festival, progetto di Nexo Digital al quale il Museo Nazionale del Cinema aderisce. In replica alle ore 18.10/20.20/22.30. Ingresso 7,00/5,00/3,50 euro.

Ogni lunedì, fino al 13 giugno 2011, la sala Due del Cinema Massimo proporrà per l’intera giornata un grande film della storia del cinema in versione digitale 2K. I titoli proposti ripercorrono tutta la storia del cinema, e saranno accomunati dalla straordinaria qualità della proiezione. Sarà possibile scegliere tra classici assoluti come La vita è meravigliosa di Frank Capra o Psyco di Alfred Hitchcock ma anche tra cult movies più recenti come Il padrino di Francis Ford Coppola. Per questioni di diritti tutti i film vengono presentati in versione italiana.

Il Legend Film Festival è un mostra cinematografica itinerante e diffusa che toccherà diverse città d’Italia nel corso dei diversi mesi del suo svolgimento, una vera e propria manifestazione culturale che ruota intorno ai capolavori del cinema in proiezione digitale 2k e audio Dolby Digital 5.1.

 

Brian De Palma 

Gli intoccabili

The Untouchables

(Usa 1987, 116’, col.)

A Chicago nel 1930, durante il Proibizionismo, Al Capone domina ormai incontrastato il commercio clandestino degli alcolici. Eliot Ness, agente del Dipartimento del Tesoro, forma una squadra con uomini fidati e coraggiosi: i poliziotti Jimmy Malone e George Stone e il contabile Oscar Wallace, incaricato di indagare nei conti di Capone. Ispirato al romanzo di Oscar Fraley e Eliot Ness e alla serie televisiva andata in onda dal ’59 al ‘63. Oscar a Sean Connery per l’interpretazione.

Sc.: David Mamet; Fot.: Stephen H. Burum; Int.: Sean Connery, Kevin Costner, Robert De Niro.

 

- MARTEDI’ 8 FEBBRAIO – ORE 20.45 – SALA TRE

 

MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato presenta il film Il tamburo di latta presentato al pubblico dallo stesso regista Volker Schlöndorff.

Il Museo Nazionale del Cinema presenta martedì 8 febbraio 2011 alle ore 20.45 nella sala 3 del Cinema Massimo il restauro del film Il tamburo di latta presentato dallo stesso regista Volker Schlöndorff, nella copia restaurata digitalmente da Kinowelt a partire dal Director’s cut definitivo voluto dal regista. Proiezione in digitale 2K. Con il sostegno del Goethe-Institut di Torino e in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna.

Tratto dal’omonimo romanzo (1959) di Günter Grass, Nobel per la letteratura nel 1999, Il tamburo di latta è stato nel 1979 Palma d'oro a Cannes (ex aequo con Apocalypse Now) e nel 1980 ha vinto l’ Oscar come il miglior film straniero. Il film racconta la storia di Oskar che si rifiuta di crescere a partire dal giorno del suo terzo compleanno, quando riceve in regalo un tamburo di latta, per protesta contro il mondo degli adulti. Dotato di un'intelligenza superiore e cinica, Oskar racconta in prima persona la sua storia personale e familiare, che inesorabilmente si intreccia con quella della Germania negli anni a cavallo tra le due guerre. “Schlondorff ha realizzato l’opera che finalmente lo ha reso celebre al grosso pubblico. La sua narrazione, pur metaforica, è ancora attenta alla rappresentazione dei dettagli del reale e alla descrizione dell’oppresso universo psicologico dei personaggi” (G. Sadoul).

Il film è il quinto appuntamento della nuova e ricca stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato. Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.

MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato propone per quest’anno, a seguito del grande successo di pubblico e di critica, quattro appuntamenti mensili con i capolavori del cinema, dall'età d'oro del cinema classico, spaziando dal muto fino alle nouvelles vagues degli anni '60 e oltre, in copie restaurate provenienti dalle più importanti cineteche del mondo. I film saranno presentati in versione originale con i sottotitoli in italiano, e ogni proiezione sarà introdotta – quando se ne presenterà l’occasione – da cineasti, critici o personalità del mondo della cultura e del cinema.

 

Volker Schlöndorff

Il tamburo di latta / Die Blechtrommel

(Germania 1979, 162’, col., v.o. sott.it.)

Agli occhi del piccolo Oskar il mondo degli adulti appare dominato da mostri, e per questo decide di non crescere. Sullo sfondo di Danzica, città di commercianti piccolo borghesi, che cerca la sua identità dopo l’annessione alla Germania, della guerra, della caduta del nazismo, il protagonista armato del suo simbolico tamburo di latta, dichiara guerra alla societa.

Sc.: V. Schlöndorff, Jean-Claude Carrière, Franz Seitz, dal romanzo di Günter Grass; Fot.: Igor Luther; Int.: David Bennet, Angela Winkler, Mario Adorf.

 

- MERCOLEDI’ 9 FEBBRAIO – ORE 20.45 – SALA TRE

 

Per CROSSROADS proiezione del documentario di Bruce Weber Let’s Get Lost sulla vita del trombettista jazz Chet Baker.

Il Museo Nazionale del Cinema dedica questo mese il consueto appuntamento CROSSROADS al film documentario Let’s Get Lost del regista Bruce Weber. Il film sarà proiettato al Cinema Massimo, sala Tre, mercoledì 9 febbraio 2011 alle 20.45. Ingresso euro 3.

Uscito nel 1989, il film ebbe la nomination agli Oscar tra i documentari, girò per i festival internazionali e, tra i molti riconoscimenti, ottenne il premio della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. Il suo successo di pubblico e di critica fu totalmente inaspettato da parte del regista Bruce Weber, che lo aveva diretto autofinanziandosi.

Assecondando l’incostante vita del trombettista jazz Chet Baker, Weber e il suo direttore della fotografia Jeff Preiss seguirono i viaggi del musicista attraverso gli Stati Uniti e l’Europa, di fatto immortalando i momenti più significativi di quello che fu il suo ultimo anno di vita.

 

Bruce Weber

Let's Get Lost

(Usa 1989, 119’, b/n, v.o. sott.it.)

Secondo film di Bruce Weber, famoso fotografo di moda, ripercorre la storia di Chet Baker, trombettista jazz bianco, che si sposò tre volte, ebbe quattro figli e un numero incalcolabile di donne, amici e ammiratori. Sleale, infedele, mentitore, affascinante, ebbe rapporto costante solo con la sua musica e con l'eroina. “Avevo sentito parlare di Chat Baker da quando avevo quattordici anni quando ho comprato l’album “Let’s Get Lost & Other Songs”. La foto di copertina era di William Claxton. Avevo quindi molta familiarità con lui e con la sua musica prima di incontrarlo, così, il mio approccio con la storia di Chet fu molto simile alla canzone “Love and Fascination” (B. Weber).