Agenda settimanale degli eventi al Cinema Massimo

Cinema Massimo - dal 7 al 13 ottobre 2011

- LUNEDI’ 10 OTTOBRE, ORE 20.15 e ORE 22.30 – SALA TRE

Per FARE GLI ITALIANI. La storia d’Italia nel cinema, il Museo Nazionale del Cinema presenta C’eravamo tanto amati di Ettore Scola e La Cina è vicina di Marco Bellocchio.

 

Per la rassegna FARE GLI ITALIANI. La storia d’Italia nel cinema, il Museo Nazionale del Cinema presenta, lunedì 10 ottobre 2011, nella sala Tre del Cinema Massimo, alle ore 20.15, il film C’eravamo tanto amati di Ettore Scola e alle ore 22.30, La Cina è vicina di Marco Bellocchio. Ingresso euro

5.50/4.00/3.00.

FARE GLI ITALIANI. La storia d’Italia nel cinema, retrospettiva organizzata in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, propone, fino a novembre, una serie di appuntamenti quindicinali che ripercorrono la storia del nostro Paese, dal Risorgimento ai giorni nostri, attraverso ventisei “classici” del nostro cinema.

La rassegna è un progetto del Museo Nazionale del Cinema, realizzato con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale e si affianca idealmente alla grande mostra Fare gli italiani, ospitata negli spazi delle OGR.

 

Ettore Scola

C'eravamo tanto amati

(Italia 1974, 125’, col.)

Trent'anni di vita italiana, dal 1945 al 1974, attraverso le vicende di tre amici ex partigiani: un portantino comunista, un intellettuale cinefilo di provincia e un borghese arricchito. S'incontrano a varie riprese, rievocando speranze deluse, ideali traditi, rivoluzioni mancate. Scritto da Scola con Age & Scarpelli, dedicato a Vittorio De Sica, che morì durante la lavorazione e non fece in tempo a vederlo. Il titolo è il verso iniziale della celebre canzone Come pioveva del 1920.

Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale.

Sc.: Age & Scarpelli, E. Scola; Fot.: Claudio Cirillo; Int.: Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli, Nino Manfredi.

 

Marco Bellocchio

La Cina è vicina

(Italia 1967, 93’, b/n)

La ricca e nobile famiglia Gordini Malvezzi è composta da Vittorio, dall’arcigna sorella Elena e dal fratello Camillo, studente in un collegio di preti. Con la promessa di essere nominato assessore, Vittorio accetta di presentarsi candidato nelle liste socialiste e assume Carlo come suo assistente. Una trama intricata di imbrogli che si scioglie solo dopo un doppio matrimonio, mentre Camillo sguinzaglia una muta di gatti e di cani durante un comizio di Vittorio.

Sc.: M. Bellocchio, Elda Tattoli; Fot.: Tonino Delli Colli; Int.: Glauco Mauri, E. Tattoli, Alessandro Haber.

 

 

- MARTEDI’ 11 OTTOBRE, ORE 20.45 – MERCOLEDI’ 12 OTTOBRE 16.00 SALA TRE

Il Museo Nazionale del Cinema presenta per MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato, Tardo autunno di Yasujiro Ozu.

 

Il Museo Nazionale del Cinema presenta martedì 11 ottobre 2011 alle ore 20.45 nella sala Tre del Cinema Massimo il film Tardo autunno di Yasujiro Ozu, nella copia restaurata da British Film Institute. Proiezione digitale HD. In replica mercoledì 12 ottobre alle ore 16.00. Ingresso 5.50/4.00/3.00 euro.

In Tardo autunno, suo terzultimo film, Yasujiro Ozu riprende il soggetto di Tarda primavera creando un film a metà tra il dramma e la commedia. Il tema dell'allontanamento dei genitori dai figli e - più in generale – il delicato rapporto tra giovani e anziani, è dominante nella seconda parte della filmografia del regista. Se però in Tarda primavera viene illustrato un rapporto padre/figlia, in Tardo autunno assistiamo ad una vicenda tutta al femminile, dove gli uomini rivestono il ruolo di consiglieri e le donne sono le vere protagoniste dell'azione. In questo modo Ozu coglie l'occasione per mostrare in maniera evidente i due diversi gradi di maturità delle due protagoniste, la madre, che agisce in maniera pacata e composta di fronte agli eventi, e la figlia che, nel suo rigore, mostra dei brevi momenti di infantilità che la rendono inferiore e ancora immatura rispetto alla figura materna. Sempre grazie alla presenza dei due personaggi femminili, il regista riesce a sottolineare maggiormente il legame tra le due e il desiderio della figlia di non abbandonare la madre. Dominato da una regia classica e da un linguaggio semplice, tipici elementi che contraddistinguono la poetica del regista di Tokyo, in Tardo autunno spicca la sottile vena umoristica di alcuni personaggi, ovvero il gruppo di amici che aiutano madre e figlia a trovare rispettivamente un consorte. Un tratto che serve di certo ad alleggerire un po' l'andamento della storia - insolito per Ozu che spesso predilige le tinte drammatiche su quelle umoristiche.

Il film fa parte degli appuntamenti della nuova e ricca stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato.

 

Yasujiro Ozu

Tardo autunno (Akibiyori)

(Giappone 1960, 128’, col., v.o. sott.it.)

In occasione del settimo anniversario della morte di Miwa, tre suoi amici di mezza età, Mamiya, Taguchi e Hirayama, ricordano alcuni momenti della loro gioventù, in particolare quando erano tutti e tre invaghiti della bellissima Akiko, che poi ha sposato Miwa. Lei e sua figlia Ayako da ormai sette anni vivono da sole, traendo sostegno l'una dall'altra, ma è opinione di molti che per la ventiquattrenne Ayako sia giunta l'ora di sposarsi. È una variazione sui temi di Tarda primavera con una componente umoristica in più. Terz’ultimo film di Ozu, sempre coerente con se stesso nella magistrale semplicità del suo linguaggio.

Copia restaurata da British Film Institute. Proiezione digitale HD.

Sc.: Y Ozu, Kōgo Noda; Fot.: Yūharu Atsuta; Int.: Setsuko Hara, Yoko Tsukasa, Mariko Okada.

 

 

- MERCOLEDI’ 12 OTTOBRE, ORE 18.15 – SALA TRE

Il Museo Nazionale del Cinema e il Dams presentano, per la rassegna HISTOIRE(S) DU CINÉMA, il film Il grande dittatore di Charles S. Chaplin presentato da Giaime Alonge.

 

Prosegue la rassegna HISTOIRE(S) DU CINÉMA. I classici della storia del cinema, un programma di classici, dagli anni Trenta ai Settanta che ci accompagnerà nei mesi di ottobre e novembre, che il Museo Nazionale del Cinema e il Dams - Università degli Studi di Torino presentano al Cinema Massimo.

Prossimo appuntamento mercoledì 12 ottobre 2011, alle ore 18.15, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, con la proiezione del film Il grande dittatore di Charles S. Chaplin, introdotto al pubblico da Giaime Alonge. Ingresso euro 4 (euro 3 per studenti universitari e over 60).

 

Charles S. Chaplin

Il grande dittatore (The Great Dictator)

(Usa 1940, 128’, b/n, v.o. sott.it.)

Un barbiere ebreo viene scambiato per Adenoid Hynkel, dittatore di Tomania, e finisce per pronunciare un

grande discorso. Feroce satira del nazismo, il film fu vietato in gran parte dell’Europa fino alla fine della guerra e uscì solo successivamente, in versione mutilata. Il capolavoro di Chaplin è stato restaurato nel 2002 dalla Cineteca del Comune di Bologna.

Sc.: C.S. Chaplin; Fot.: Karl Struss, Roland Totheroh; Int.: C.S. Chaplin, Paulette Goddard, Jack Oakie.

 

 

- MERCOLEDI’ 12 OTTOBRE, ORE 20.45/22.30 – SALA TRE

Per l’appuntamento CULT! di ottobre, il Museo Nazionale del Cinema propone al Cinema Massimo Essential Killing, ultimo film di Jerzy Skolimowski.

 

Il Museo Nazionale del Cinema dedica l’appuntamento CULT! di ottobre all’ultimo film di Jerzy Skolimowski, Essential Killing, in cui il regista polacco porta avanti il suo discorso di cinema estremo, esplorando i limiti fisici e psicologici della resistenza umana. La proiezione è prevista per mercoledì 12ottobre 2011 alle ore 20.45, presso la Sala Tre del Cinema Massimo. Ingresso euro 5.50/4.00/3.00. Inreplica alle 22.30.

Dopo un lungo silenzio, intervallato dall’uscita di Four Nights with Anna, un film girato in Polonia nel 2008, il regista polacco Jerzy Skolimowski torna dietro la macchina da presa con il suo ultimo lavoro, EssentialKilling. Il film mostra sia gli elementi primitivi dell'istintualità criminale, attraverso personaggi chiusi e isolati dal mondo, sia la natura dell'uomo, trasformando un artista radicale come Vincent Gallo in un talebano muto che, braccato come un animale, regredisce fino a uno stato brado e primitivo. “È una lotta di uno contro tutti”, spiega il regista, che afferma di essersi appassionato all’idea di immaginarsi per un attimo nei panni dell’alieno, il nemico collettivo e l’ultima vittima delle circostanze.

Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2010, questo thriller mozzafiato si è guadagnato il Gran Premio della giuria, capitanata da Quentin Tarantino, e la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile a Vincent Gallo. Le riprese sono state effettuate in Polonia, Norvegia, Israele, e negli studi TVP di Varsavia.

 

Essential Killing

(Polonia/Norvegia/Ungheria 2010, 83’, col., v.o. sott.it.)

Dal deserto ai boschi innevati, dal Medio Oriente della guerra fin dentro il cuore ghiacciato dell’Europa. Jerzy Skolimowski dirige Vincent Gallo (straordinario e irriconoscibile) in un film che inizia come un film di guerra e si conclude nel silenzio di un pianeta inospitale e alieno. Mohammed è un terrorista islamico che combatte contro i militari e gli interessi americani nel suo paese. Catturato, viene trasferito in un centro di detenzione segreto ma riesce a fuggire, catapultato però in un luogo sconosciuto dal quale è impossibile uscire. Proiezione digitale HD

Sc.: J. Skolimowski, Ewa Piaskowska; Fot.: Adam Sikora; Int.: Vincent Gallo, Emmanuelle Seigner, Stig Frode Henriksen.