Agenda settimanale degli eventi al Cinema Massimo

- DOMENICA 15 LUGLIO, ORE 20.15 – SALA TRE


 

 Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo la proiezione del film Colazione da Tiffany di Blake Edwards.

 

Per il mese di luglio il Museo Nazionale del Cinema propone IL MEGLIO DI…, una selezione dei film più apprezzati delle grandi retrospettive della stagione, quelli che maggiormente hanno incontrato il favore del pubblico ma che possono ancora trovare spettatori entusiasti. L’appuntamento di domenica 15 luglio, alle ore 20.15, nella Sala Tre del Cinema Massimo, è con il film Colazione da Tiffany di Blake Edwards. In replica venerdì 20 luglio, alle ore 16.00. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro. 

 

Un grande autore di commedie, un vero e proprio “scienziato dell'allegria”: così lo ha definito Roberto Benigni, l'ultimo degli importanti attori che hanno lavorato con il regista statunitense. Nato nel 1922, Blake Edwards - pseudonimo di William Blake McEdwards - è considerato uno dei grandi maestri della commedia, nonostante si sia cimentato con i generi più disparati, dal dramma al musical, dal poliziesco al western. La sua prima regia - Quando la ragazza è bella del 1955 - segna già il suo destino di esperto del genere, confermato in seguito dal kolossal comico Operazione sottoveste del 1959. Ma è nel 1961, quando adatta per il grande schermo il romanzo di Truman Capote, Colazione da Tiffany, che entra definitivamente nell'Olimpo hollywoodiano, anche grazie all'interpretazione indimenticabile di Audrey Hepburn. Commedia divertente e sofisticata, Colazione da Tiffany ha segnato la storia del cinema e del costume, aggiudicandosi due Oscar grazie alla straordinaria colonna sonora di Henri Mancini e al successo della celebre Moon River.

 

Blake Edwards

Colazione da Tiffany (Breakfast at Tiffany)

(Usa 1961, 115’, col., v.o. sott.it.)

Holly vive a New York e frequenta artisti, ricchi e malviventi. Paul è un giovane scrittore protetto da un'amante più anziana di lui. Vivono nello stesso palazzo e diventano amici. La ragazza, che mira a sposare un miliardario, passa da una festa all'altra e, al mattino, quando torna a casa, fa colazione davanti alle vetrine di Tiffany. Un classico intramontabile della storia del cinema che compie cinquant’anni restando uno dei film più amati di tutti i tempi.

Sc.: George Axelrod; Fot.: Franz F. Planner; Int.: Audrey Hepburn, George Peppard, Patricia Neal.

Proiezione digitale HD



- LUNEDI’ 16 LUGLIO, ORE 20.30 – SALA TRE 

 

Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo la proiezione del film Apocalypse Now Redux di Francis Ford Coppola.

 

Per il nuovo appuntamento con IL MEGLIO DI… il Museo Nazionale del Cinema presenta, lunedì 16 luglio, alle ore 20.30, nella Sala Tre del Cinema Massimo, la proiezione di Apocalypse Now Redux di Francis Ford Coppola, versione restaurata e allungata del film del 1979 liberamente ispirato a Cuore di tenebra di Conrad. In replica sabato 21 luglio, alle ore 16.00. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Autore di alcuni dei film più importanti della cinematografia mondiale, Francis Ford Coppola (USA, 1939) è il regista più anziano della cosiddetta generazione dei “movie brats” (i discoli del cinema) che hanno rivitalizzato il cinema hollywoodiano degli anni ’70. Con la leggendaria saga de Il Padrino (1972-90), il regista italoamericano ha riesumato i fasti dell’epoca degli Studios, ottenendo un successo critico e commerciale senza precedenti; ha esplorato l’anima dell’America durante la guerra in Vietnam con Apocalypse Now (1979), pellicola tratta dal romanzo Heart of Darkness di Joseph Conrad che gli valse due Oscar e la Palma d'oro al Festival di Cannes; nel 1969 ha fondato a San Francisco – insieme a George Lucas e con il contributo della Warner Bros. - la “American Zoetrope”, casa di produzione che ha lo scopo di valorizzare i giovani talenti; ha diretto alcuni tra gli attori più celebri di Hollywood, da Marlon Brando ad Al Pacino a Robert De Niro. Artigiano dal guizzo estremamente creativo, sa coniugare narrazione e impatto visuale, essenzialità filmica e nuove tecnologie barocche. Arte e stile, Francis Ford Coppola racconta guerre e incubi vampireschi con tecnologie all'avanguardia in maniera iperrealistica, eccessiva, ma allo stesso tempo fortemente rigorosa, anche quando ci presenta stravaganti pellicole minori.

 

“Quando giri un film è molto importante provare a capire qual è il tema del film in una o due parole. Ogni volta che ho girato un film, sapevo quale fosse il tema in una sola parola. Nel Padrino, la parola era “successione”. Ne La Conversazione, la parola era “privacy”. In Apocalypse Now, la parola era “moralità”.

 

Francis Ford Coppola

Apocalypse Now Redux

(Usa 1979-2001, 195’, col., v.o. sott.it.)

A Saigon il capitano Willard dei servizi speciali riceve l'ordine di risalire un fiume della Cambogia, raggiungere il colonnello Kurtz ed eliminarlo. Una riflessione amara e disperata sull'imperialismo statunitense e sulla follia omicida della civiltà occidentale. Palma d'oro a Cannes e due Oscar per fotografia e suono. Nel 2001 Coppola ha rimontato il film aggiungendo circa quaranta minuti di scene tagliate vent’anni prima. “Non è solo il fatto di aver recuperato delle immagini e dei dialoghi importanti. È l'intero film che cambia, diventa meno di azione e di guerra e più filosofico sul significato umano di quell'avventura” (F.F. Coppola).

Proiezione digitale HD

Sc.: F.F. Coppola, John Milius; Fot.: Vittorio Storaro; Int.: Martin Sheen, Marlon Brando, Robert Duvall.

 

 - MARTEDI’ 17 LUGLIO, ORE 20.00 – SALA TRE

 

Per l’appuntamento con CULT! proiezione del film Norwegian Wood di Tran Anh Hung. 

 

Per l’appuntamento con CULT!, il Museo Nazionale del Cinema presenta, martedì 17 luglio 2012, alle ore 22.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, la proiezione del film Norwegian Wood di Tran Anh Hung. In replica mercoledì 18 luglio, alle ore 16.00 e venerdì 20 luglio, alle ore 20.45. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2010 e mai distribuito nel nostro Paese, Norwegian Wood è il quinto lungometraggio del regista franco-vietnamita Tran Anh Hung che si è imposto all’attenzione del pubblico italiano con la sua opera prima Il profumo della papaya verde del 1993 e con il successivo Cyclo del 1995. Una storia che indaga, con stile ed eleganza, il male di vivere che accompagna l’essere umano lungo tutta la sua esistenza. Essenziale il lavoro svolto dal regista nell’uso della colonna sonora affidata a Johnny Greenwood, membro dei Radiohead e già autore delle musiche di Il petroliere di Paul Thomas Anderson e del recente We Need to Talk About Kevin di Lynne Ramsay. Norwegian Wood può inoltre vantare nel cast protagonisti di grande talento, come l'emergente Ken’ichi Matsuyama, la candidata all'Oscar per Babel Rinko Kikuchi e l'esordiente Kiko Mizuhara.

 

Tran Anh Hung

Norwegian Wood

(Giappone 2010, 133’, col., v.o. sott.it.)

Tokyo, 1969. Watanabe, un tranquillo e serio studente universitario, incerto su come gestire i rapporti con le persone accanto a sé, prova una profonda devozione nei confronti di Naoko, una bella e introversa giovane donna che conosce dai tempi del liceo. Ma la loro passione reciproca è segnata dalla tragica morte del loro migliore amico Kizuki, avvenuta anni prima. Watanabe percepisce un senso di morte ovunque si trovi, mentre Naoko sente che una parte essenziale di sé è andata perduta per sempre. La sera del ventesimo compleanno di Naoko, i due giovani fanno finalmente l'amore. Tuttavia, poco dopo, Naoko decide di lasciare l'università e Watanabe non ha più modo di vederla. È in quel momento che Midori, una ragazza che è l'esatto opposto di Naoko – estroversa, vivace, sicura di sé – irrompe nella vita di Watanabe...

Proiezione digitale HD.

Sc.: Tran Anh Hung, dal romanzo di Murakami Haruki; Fot.: Pin Bing Lee; Int.: Rinko Kikuchi, Ken’ichi Matsuyama, Kiko Mizuhara.


 

- MARTEDI’ 17 LUGLIO, ORE 22.30 – SALA TRE

 

Per MAGNIFICHE VISIONI, il Museo Nazionale del Cinema presenta L’assassino di Elio Petri.

 

Per MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato, il Museo Nazionale del Cinema presenta, martedì 17 luglio 2012, alle ore 22.30, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film L’assassino di Elio Petri nella copia restaurata da Museo Nazionale del Cinema e Cineteca del Comune di Bologna. In replica giovedì 19 luglio, alle ore 20.30 e domenica 22 luglio, alle ore 18.30. Ingresso:6.00/4.00/3.00 euro.

 

Maturo esordio alla regia di Elio Petri, L’assassino affronta con stile inconfondibile le tematiche che sarebbero poi divenute centrali nel cinema del regista, quel rapporto suddito-autorità giunto alla massima espressione nel capolavoro Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Particolare attenzione è riservata anche all’esibizione, attraverso il suo protagonista, di una classe borghese immorale, mossa solo dal denaro e dal sesso. Lo sviluppo della vicenda procede in modo intelligente e mai banale. L’eccellente coppia di attori Mastroianni-Randone (Nastro d’argento nel 1962 come miglior attore non protagonista) domina una trama ben costruita. Non manca una certa ironia nel proporre questa storia, amara e spiacevole, che ha il pregio di essere terribilmente attuale. Senza tempo.

 

Il film fa parte degli appuntamenti della stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato che ha proposto, anche per quest’anno, a seguito del grande successo di pubblico e di critica delle scorse edizioni, diversi appuntamenti mensili con i capolavori del cinema, dall'età d'oro del cinema classico, spaziando dal muto fino alle nouvelles vagues degli anni '60 e oltre, in copie restaurate provenienti dalle più importanti cineteche del mondo. I film saranno presentati in versione originale con i sottotitoli in italiano.

 

Elio Petri

L’assassino

(Italia/Francia 1961, 105’, b/n.)

Il giovane antiquario Alfredo Martelli è fermato dalla polizia e accompagnato in questura senza alcuna spiegazione. L'uomo si chiede quale colpa abbia commesso, prima di essere avvisato di un'accusa di omicidio. È stata infatti assassinata la sua ex amante, una donna che Martelli ha incontrato la sera prima per chiederle la dilazione di un pagamento. Dopo lunghe ore di angoscia, l'interrogatorio di alcuni testimoni scagiona l'antiquario che può così fare ritorno a casa. Turbato dall'avvenimento, Martelli può ora ricominciare la sua vita di sempre. Al centro dell’attenzione del film lo squallido quadro di un uomo e dell’ambiente in cui vive. Esordio nella regia di Petri, che dovette adattarsi ai tagli imposti per la sua rappresentazione critica dei metodi della polizia italiana.

Copia restaurata da Museo Nazionale del Cinema e Cineteca del Comune di Bologna.

Sc.: Massimo Franciosa; Fot.: Carlo Di Palma; Int.: Micheline Presle, Marcello Mastroianni, Cristina Gaioni.

 


- MERCOLEDI’ 18 LUGLIO, ORE 18.30 – SALA TRE


Per MAGNIFICHE VISIONI, il Museo Nazionale del Cinema presenta I giorni contati di Elio Petri.

 

Per MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato, il Museo Nazionale del Cinema presenta, mercoledì 18 luglio 2012, alle ore 18.30, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film I giorni contati di Elio Petri, nel restauro realizzato dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna presso il Laboratorio L’Immagine Ritrovata. In replica giovedì 19 luglio, alle ore 22.30 e domenica 22 luglio, alle ore 16.30. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

                    

Riuscitissimo connubio di neorealismo ed esistenzialismo, che ricorda lo stile di Rossellini, Antonioni e del primo Godard, I giorni contati è sicuramente uno dei migliori film diretti da Elio Petri. Nastro d’argento nel 1963 per il miglior soggetto originale, la pellicola riflette sulla futilità della vita in vista dell'improvvisa incombenza della morte. In una Roma descritta attraverso l’ ttica deformante del protagonista, si snoda la storia semplice di Cesare “lo stagnaro” che diviene pretesto per meditare sulla condizione sociale dell’essere umano, costretto a trascorrere una vita frenetica e lontana dagli affetti, per poi improvvisamente vedersela sfuggire senza aver avuto il tempo di viverla realmente. Spicca nel film la magistrale interpretazione di Salvo Randone, che domina la scena in un monologo quasi costante.

 

Il film fa parte degli appuntamenti della stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato che ha proposto, anche per quest’anno, a seguito del grande successo di pubblico e di critica delle scorse edizioni, diversi appuntamenti mensili con i capolavori del cinema, dall'età d'oro del cinema classico, spaziando dal muto fino alle nouvelles vagues degli anni '60 e oltre, in copie restaurate provenienti dalle più importanti cineteche del mondo. I film saranno presentati in versione originale con i sottotitoli in italiano.

 

Elio Petri

I giorni contati

(Italia/Francia 1962, 98’, b/n.)

Cesare, idraulico romano, dopo la morte della moglie si trova a provare la vera solitudine. Quando assiste per caso alla morte per infarto di un uomo, decide di lasciare la sua occupazione e riprendersi in mano l'esistenza. Comincia così un cammino in luoghi mai frequentati come mostre d'arte, aeroporti, stabilimenti balneari, o alla ricerca degli affetti e dei luoghi perduti. Secondo film di Elio Petri, Nastro d’argento nel 1963 per il miglior soggetto originale.

Restauro realizzato dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna presso il Laboratorio L’Immagine Ritrovata.

Sc.: E. Petri, Tonino Guerra; Fot.: Ennio Guarnieri; Int.: Salvo Randone, Franco Sportelli, Regina Bianchi.