Festival Cinemambiente

Da venerdì 31 maggio a Mercoledì 5 giugno - Sala Cabiria e Sala Soldati

In questo anno particolare la 22a edizione di CinemAmbiente non poteva non risentire dell’onda della protesta mondiale che i giovani stanno attuando in tutto il mondo. CinemAmbiente si apre alla Green Generation come sottolinea il visual di quest’anno. Lo spazio riservato ai giovani è sempre più ampio e un’intera sezione, CinemAmbiente Junior, li vede protagonisti. Nelle sezioni tradizionali del festival ritroviamo le competizioni tra grandi film internazionali, specchio di una cinematografia ambientalista sempre più corposa e matura: un centinaio di film tra corti, medio e lungometraggi che ci offrono lo spaccato della situazione del Pianeta, della crisi ambientale che ormai è sotto gli occhi di “quasi tutti”. Questi film documentano l’ingresso nell’Antropocene, una nuova era geologica indotta dai comportamenti umani e l’inizio della Sesta Estinzione di massa con la scomparsa definitiva di molte specie viventi. Trattano specificamente di “System Error”, cioè di un sistema che non funziona, di “Breakpoint”, cioè del punto di rottura, e di un quinto elemento, il comportamento umano, che ha modificato i quattro elementi della natura. Nella sezione “Inventing Tomorrow” prosegue la riflessione sulle possibili soluzioni al problema ecologico. Queste soluzioni sono in parte già in atto con la transizione tecnologica, quella energetica e, ancor prima, quella culturale che la nuova “Revolution Generation” sta maturando. Questa sezione propone film e dibattiti sul ruolo dell’intelligenza artificiale, dei robot, della geoingegneria e del design in una società che cambia rotta. Tra i tanti ospiti, segnalo Richard O’Barry, premio Oscar per il film The Cove, già addestratore pentito del delfino Flipper, oggi votato alla liberazione dei cetacei; il poeta svizzero Fabio Pusterla, che riceverà il premio letterario “Le Ghiande di CinemAmbiente”, e il fotografo James Balog, di cui potremo ammirare una selezione di fotografie sui cambiamenti climatici esposta lungo la cancellata della Mole Antonelliana. (Gaetano Capizzi)