Il Museo Nazionale del Cinema presenta la rassegna Romania-Italia. Il cinema romeno contemporaneo a Torino.
In occasione del Salone Internazionale del Libro 2012 che vede la Romania come Paese ospite, il Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con Insitutul Cultural Roman e Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ospita al Cinema Massimo – dal 2 al 9 maggio 2012 – la rassegna Romania-Italia. Il cinema romeno contemporaneo a Torino.
Paese ospite del prossimo Salone Internazionale del Libro, la Romania ha confermato la propria eccellenza e originalità in campo cinematografico con le opere di una nuova generazione di cineasti attivi soprattutto dalla fine degli anni Novanta. Un'escalation che inizia con la delocalizzazione verso la Romania delle produzioni americane ed europee, e prosegue grazie al talento di una generazione emergente di registi (Porumboiu, Puiu, Munteanu, Nemescu per citarne solo alcuni) - per la maggior parte formatisi all’Università Nazionale d'arte teatrale e cinematografica “Ion Luca Caragiale” - che raccontano, con stile asciutto ed essenziale il proprio Paese e le sue contraddizioni. Pur dovendo fare i conti con budget modesti e tempi di realizzazione piuttosto stretti, e nonostante l’assenza di star affermate, il cinema della Romania post-rivoluzionaria è riuscito a imporsi definitivamente all’attenzione internazionale. Con uno sguardo vigile e diretto, senza mediazioni o compromessi, i registi della new wave rumena portano avanti un cinema "politico" che, anche quando sembra rinchiuso in una dimensione esclusivamente biografica, si dimostra capace di raccontare la Romania moderna e il suo coacervo di contraddizioni economiche e sociali.
La rassegna sarà inaugurata mercoledì 2 maggio 2012, alle ore 20.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, con la proiezione del film Aurora di Cristi Puiu. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.
Cristi Puiu
Aurora
(Romania/Francia/Svizzera/Germania 2010, 181’, col., v.o. sott.it.)
Viorel vive in solitudine una vita al limite della metodicità ossessivo-patologica. Qualche contatto con la madre, qualche contatto con l’amante. Spia ripetutamente una donna con dei bambini. Ma non sappiamo chi sia fino quasi alla fine. Allo stesso modo non sappiamo perché tenga con sé delle pallottole, e un fucile. Dramma individuale, che, però, si svolge nel bel mezzo della vita quotidiana della città, tra i luoghi del lavoro e degli affetti.
Sc.: C. Puiu; Fot.: Viorel Sergovici; Int.: Gelu Colceaq, Catrinel Dumitrescu, Luminita Gheorghiu.