MAGNIFICHE VISIONI: Manhattan di Woody Allen.

Cinema Massimo, 12 giugno, ore 20.45, Sala Tre

Per MAGNIFICHE VISIONI. Festival permanente del film restaurato, il Museo Nazionale del Cinema presenta, martedì 12 giugno 2012, alle ore 20.45, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film Manhattan di Woody Allen nel restauro digitale HD a cura di Hollywood Classics. In replica mercoledì 13 giugno 2012 alle ore 18.30. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

Scritto da Woody Allen e da Marshall Brickman, Manhattan è un film del 1979 in cui la vena drammatico-pessimistica di Allen si fonde con la sua classica ironia. È nell’equilibrio perfetto delle componenti dell’universo alleniano che risiede il segreto del successo del film, o almeno della sua fortuna critica: una perfetta comunione tra umorismo verbale e visivo, tra commedia e dramma, amalgamati in uno stile personale e originalissimo che mette il senso dello spazio e del ritmo, del racconto e degli ambienti, dell’ombra e della luce, al servizio della visione del mondo di un autore che si è cercato a lungo, e ha trovato nel cinema la sua strada. Con lo sfondo di una pittoresca Manhattan in bianco e nero – grazie alla stupenda fotografia di Gordon Willis – e accompagnato dalla storica colonna sonora di George Gershwin, Allen cerca di investigare e di mettere a nudo i misteriosi meccanismi che stanno alla base dell'innamoramento e di tutte le sue complicazioni.

Il film fa parte degli appuntamenti della nuova e ricca stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato che propone, anche per quest’anno, a seguito del grande successo di pubblico e di critica delle scorse edizioni, tre appuntamenti mensili con i capolavori del cinema, dall'età d'oro del cinema classico, spaziando dal muto fino alle nouvelle vague degli anni '60 e oltre, in copie restaurate provenienti dalle più importanti cineteche del mondo. I film saranno presentati in versione originale con i sottotitoli in italiano, e ogni proiezione sarà introdotta - quando se ne presenterà l’occasione - da cineasti, critici o personalità del mondo della cultura e del cinema.

 

Woody  Allen

Manhattan

(Usa 1979, 96’, col., v.o. sott. it.)

Isaac Davis ha smesso di scrivere per la tv e progetta un libro dal titolo "La sionista castrante". Sposato e divorziato due volte, vive con la diciassettenne Tracy, ma ha paura di essere giudicato ridicolo. Quindi cerca di allontanare da sé la sua devotissima amante, ha una breve storia con quella di un suo amico, ma poi tenta di tornare con Tracy, che nel frattempo ha deciso di partire per l'Europa.  Dramma in cadenze leggere di commedia. Per molti il più bel film di Allen. Indimenticabile la scena in cui Isaac elenca le dieci cose per cui vale la pena di vivere, oltre alla musica di Gershwin e il bianco e nero di Gordon Willis.

Restauro digitale HD a cura di Hollywood Classics.

Sc.: Marshall Brickman, W. Allen; Fot.: Gordon Willis; Int.: W. Allen, Diane Keaton, Mariel Hemingway.