CULT!: Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Uli Edel.
Per l’appuntamento con CULT!, il Museo Nazionale del Cinema presenta, martedì 10 luglio 2012, alle ore 21.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, la proiezione del film Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Uli Edel. In replica venerdì 13 luglio, alle ore 16.00 e sabato 21 luglio, alle ore 22.15. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.
Film del 1981, Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino è tratto dall'omonimo romanzo ispirato alla vera storia di Christiane Vera Felscherinow e basato sulle interviste da lei rilasciate a due giornalisti nel 1978, quando era reclusa nel carcere di Neukölln per spaccio e consumo di sostanze stupefacenti. Caso editoriale ovunque nel mondo, ispirò il film di Uli Edel che, discostandosene appena, racconta la storia della precoce discesa nel mondo della droga e della faticosa risalita - documentata come un servizio giornalistico, sofferta come un diario personale - della giovane protagonista che si muove in una Berlino lugubre e fredda, tra i casermoni di periferia dove i rapporti umani sembrano non trovare spazio per crescere.
Uli Edel
Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
(Christiane F. – Wir Kinder von Banhof Zoo)
(Germania 1981, 124’, col., v.o. sott.it.)
Christiane, una 14enne berlinese, vive con la madre in un quartiere dormitorio. Sentendosi sola ed emarginata, inizia ad assumere stupefacenti insieme ad altre compagne di scuola e al suo ragazzo Detlev. Ben presto diventa tossicodipendente ed è costretta a prostituirsi per comprare l’eroina. Tratto da un libro-intervista realizzato da due giornalisti del settimanale Stern con Christiane Vera Felscherinow, il film di Uli Edel ebbe un enorme successo e contribuì al dibattito sul tema della tossicodipendenza. Gli attori erano tutti giovanissimi non professionisti; soltanto la protagonista Natja Brunckhorst intraprese la carriera attoriale recitando anche con Fassbinder per Querelle de Brest. La colonna sonora comprende brani di David Bowie tratti dagli album ‘berlinesi’ Heroes e Low. Il musicista londinese compare anche nel film durante un concerto. Grazie al successo del libro e del film, la Felscherinow guadagnò molto denaro e, pur cercando di disintossicarsi, non abbandonò mai completamente l’uso di droghe. Negli anni Ottanta, quando ebbe una relazione con Alexander Hacke degli Einstürzende Neubauten, tentò la carriera musicale ma con modesta fortuna.
Proiezione digitale HD.
Sc.: Herman Weigel, dal libro di Kai Hermann e Horst Rieck; Fot.: Jürgen Jürges; Int.: Natja Brunckhorst, Thomas Haustein, Jens Kuphal.