HISTOIRE(S) DU CINÉMA: Un condannato a morte è fuggito di Robert Bresson, introdotto da Giaime Alonge
Il Museo Nazionale del Cinema e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino presentano, nella Sala Tre del Cinema Massimo, mercoledì 31 ottobre 2012, alle ore 18.15, la proiezione del film Un condannato a morte è fuggito di Robert Bresson, introdotto da Giaime Alonge. Ingresso euro 4 (euro 3 per studenti universitari e over 60).
HISTOIRE(S) DU CINÉMA è una rassegna dei classici più significativi della storia del cinema dagli anni Trenta agli anni Settanta, introdotti e commentati dai docenti in materia dell’Università di Torino.
Una storia vera, tratta dal racconto autobiografico di André Devigny pubblicato ne Le Figaro Littéraire, che narra i giorni di prigionia e l'evasione dal forte di Montluc a Lione di un membro della resistenza francese, durante la seconda guerra mondiale. Quinto lungometraggio di Robert Bresson – realizzato nel 1956 e vincitore l’anno successivo del premio per la miglior regia al Festival di Cannes – Un condannato a morte è fuggito (sottotitolo: Le vent souffle où il veut) rappresenta il manifesto assoluto della poetica del regista: dentro la cornice del suo cinema sobrio, intimo, e attraverso la rigorosità del suo verbo, Bresson misura ogni singola immagine, ne accorda i rapporti con le altre, lascia fuori campo l'azione, rifiuta le scene di violenza, e tutto - dai dialoghi agli ambienti - è scarnito all'osso, prosciugato, estremamente essenziale. Con Un condannato a morte è fuggito Robert Bresson forgia una grande lezione di tensione etica senza ammorbare lo spettatore di retorica e psicologismi, ma appoggiandosi solo alla forza emotiva del cinema.
Robert Bresson
Un condannato a morte è fuggito (Un condamné à mort s’est échappé)
(Francia 1956, 101’, b/n, v.o. sott.it.)
Dopo l'interrogatorio della Gestapo, un prigioniero politico tenta la fuga ma viene riacciuffato. Da quel momento si dedica con meticolosità a ideare un piano di fuga. “La Resistenza non è il soggetto del film. Il soggetto è esattamente la preparazione di un'evasione e la sua attuazione. Il film finisce quando l'eroe salta in strada. In qualche modo è un film d'avventura senza avventure” (R. Bresson).
Proiezione digitale HD
Sc.: R. Bresson, dal racconto di André Devigny; Fot.: Leonce-Henri Burel; Int.: François Leterrier, Charles Le Clainche, Maurice Beerblock.