HISTOIRE(S) DU CINÉMA: Fino all'ultimo respiro (À bout de souffle) di Jean-Luc Godard, introdotto da Silvio Alovisio.
Il Museo Nazionale del Cinema e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino presentano, nella Sala Tre del Cinema Massimo, mercoledì 7 novembre 2012, alle ore 18.00, la proiezione del film Fino all'ultimo respiro (À bout de souffle) di Jean-Luc Godard, introdotto da Silvio Alovisio. Ingresso euro 4 (euro 3 per studenti universitari e over 60).
HISTOIRE(S) DU CINÉMA è una rassegna dei classici più significativi della storia del cinema dagli anni Trenta agli anni Settanta, introdotti e commentati dai docenti in materia dell’Università di Torino.
Realizzato a partire da un soggetto di Francois Truffaut, Fino all'ultimo respiro (À bout de souffle), opera prima di Jean-Luc Godard, viene considerato uno dei suoi capolavori e manifesto della Nouvelle Vague, insieme a I quattrocento colpi e Hiroshima mon amour. Il film, realizzato nel 1959 e ambientato a Parigi, contribuì alla trasformazione linguistica del cinema negli anni '60, sfidando le regole canoniche della grammatica e della sintassi tradizionali: cinepresa liberata dalla sua staticità, dialoghi improvvisati e vissuti sul momento, immediatezza dell'ispirazione, semplicità nella direzione degli attori. Questo cinema rappresenta lo sforzo più concreto per liberare l’arte cinematografica da tutto l'apparato industriale, finanziario e meccanico che ne soffocava l'ispirazione e la libertà di espressione. A partire da questa pellicola, Godard – che appare nel film nei panni di uno spione - riuscirà a plasmare una nuova forma, abbandonando ogni preoccupazione narrativa e affidandosi totalmente al libero espandersi delle metafore.
Jean-Luc Godard
Fino all'ultimo respiro (À bout de souffle)
(Francia 1959, 90’, b/n, v.o. sott.it.)
Michel, giovane dal passato burrascoso, ruba un'automobile e fugge col proposito di recarsi in Italia. Inseguito da due agenti, ne uccide uno e, continuando la sua fuga, giunge a Parigi, ritrova Patrizia e con lei fugge fuori città. Ma la giovane si accorge di non amarlo e non esita a denunciarlo alla polizia. Primo lungometraggio di Godard, venne considerato il manifesto della Nouvelle Vague.
Proiezione digitale HD
Sc.: J-L. Godard; Fot.: Raoul Coutard; Int.: Jean-Paul Belmondo, Jean Seberg, Jean-Pierre Melville.