AMATI DA... : I migliori anni della nostra vita di William Wyler
Per il nuovo appuntamento con AMATI DA…Viaggio nel cinema americano attraverso lo sguardo dei maestri, il Museo Nazionale del Cinema presenta, nella Sala Tre del Cinema Massimo, venerdì 9 novembre 2012, alle ore 20.45, la proiezione del film I migliori anni della nostra vita di William Wyler, capolavoro scelto da Francis Ford Coppola e introdotto da Andrea Mattaccheo. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.
È innegabile considerare Francis Ford Coppola un regista contemporaneo: è stato tra i protagonisti del rinnovamento del cinema hollywoodiano degli anni Settanta e il creatore dell'American Zoetrope, casa di produzione ma all'occorrenza anche di distribuzione soprattutto per quanto riguarda il cinema europeo di Godard e di Gance. Gli anni Settanta sono stati gli anni di maggiore attenzione al cinema europeo (basti pensare alla citazione di Aguirre furore di Dio in Apocalypse Now) e riscoperta di alcuni modelli classici grazie soprattutto all'influenza di Roger Corman, che aveva sperimentato tutti generi degli anni Cinquanta. Ancora una volta siamo di fronte a una personalità che utilizza il classico per inserirlo in una prospettiva del tutto nuova, dal punto di vista produttivo, iconico e stilistico. In questo senso possiamo percepire la sua vicinanza con Wyler: l'etica de I migliori anni della nostra vita presuppone, infatti, la creazione di una vera e propria “finestra sul mondo”, di un cinema che dialoga con il presente e che lo lascia fluire al suo interno nonostante il meticoloso lavoro di messa in scena. La complessità stilistica wyleriana, la ricerca continua di nuove prospettive e di tagli d'inquadratura stratificati e non convenzionali anticipa l'ambiziosa ricerca di Coppola, traccia una strada che pochi hanno avuto, negli anni, il coraggio e il rigore di percorrere.
AMATI DA…Viaggio nel cinema americano è un percorso all’interno della produzione classica americana attraverso lo sguardo dei maestri che, a quella scuola, si sono formati. Gli incontri – organizzati da Giulia Carluccio, titolare della cattedra di Storia del Cinema Nordamericano dell’Università di Torino – proporranno, di volta in volta, la visione di alcuni capolavori della storia del cinema riletti da critici e registi. Un cammino a tappe dove il nome del cineasta a cui ogni serata è dedicata non serve solo come occasione per proporre una determinata opera ma diventa una vera e propria indicazione di visione d’autore.
William Wyler
I migliori anni della nostra vita (The Best Years of Our Lives)
(Usa 1946, 172’, b/n, v.o. sott.it.)
Dopo la seconda guerra mondiale, tre soldati tornano a casa, in una cittadina del Midwest, ma il rientro alla vita civile è difficile: il marinaio Homer, il più giovane, è invalido; il sergente dell’esercito Al riprende il suo lavoro in banca con mille difficoltà, infine Fred, ufficiale dell’aviazione, si trova solo dopo l’abbandono della moglie. Il cinema di Wyler abbandona i teatri di posa e si mescola al reale: il risultato è un film privo di retorica, impregnato di un dolente antimilitarismo. Vinse sette premi Oscar tra cui quelle per film, regia, sceneggiatura, musica e montaggio.
Copia conservata da Samuel Goldwyn e distribuita da Park Circus.
Sc.: Robert Sherwood, dal romanzo in versi sciolti di MacKinley Kantor; Fot.: Gregg Toland; Int.: Fredric March, Myrna Loy, Dana Andrews.