Nuovo appuntamento di MOVING TFF 2013/ Doc/Migranti, con Les Éclats (ma gueule, ma révolte, mon nom) di Sylvain George.

Bibliomediateca –11 ottobre 2013, ore 15.30

Nuovo appuntamento di MOVING TFF 2013/Doc/Migranti, con la proiezione venerdì 11 ottobre 2013, alle ore 15.30, nella sala eventi della Bibliomediateca del film Les Éclats (ma gueule, ma révolte, mon nom) di Sylvain George. Introducono Paola Cassano e Caterina Renzi (Progetto Les Eclat Italia).

 

MOVING TFF è un'iniziativa di Museo Nazionale del Cinema, Torino Film Festival, UCCA e Arci Torino, realizzata in occasione della trentunesima edizione del Torino Film Festival. All'interno della manifestazione, la Bibliomediateca Mario Gromo in collaborazione con il collettivo di studenti Ultracorpi sperduti nel buio cura gli incontri e le proiezioni.

 

Sylvain George (Francia), dopo aver concluso gli studi in filosofia, si è dedicato alla realizzazione di documentari, concentrandosi in particolare sul tema della migrazione. Nel 2005 ha esordito con le prime due parti della serie Contrefeux, riunite in un documentario intitolato Contrefeux 1 et 2: Comment briser les consciences? Frapper!, a cui sono seguiti Contrefeux 3: Europe année 06 (Fragments Ceuta) e Contrefeux 4: Un homme ideal (Fragments K). Tra il 2005 e il 2008 ha girato i cortometraggi No Border (Aspettavo che scendesse la sera) e N’entre pas sans violence dans la nuit. Nel 2009 e nel 2010 ha partecipato al Torino Film Festival con i documentari L’impossible - Pages arrachées e Qu’ils reposent en révolte (des figures de guerre).

 

Sylvain George

Les Éclats (ma gueule, ma révolte, mon nom)

(Francia, 2010, 84’)

Calais, Nord della Francia. Migranti che aspettano di riuscire ad attraversare la Manica, conquistare la traversata, raggiungere l’Inghilterra. Nel frattempo si tengono lontano dalla polizia. Attendono, si lavano, fumano, si nascondono, si scaldano mentre raccontano della fatica, dei soprusi e delle loro identità travolte.

«Il film si compone dei frammenti sfuggiti al film Qu’ils reposent en révolte. Frammenti di voci, frammenti di riso, frammenti di rabbia; brandelli di parole, di immagini e di memoria; parole del vicino e del lontano, di ieri e di oggi, d’Africa, Medio Oriente, Europa; malattie scomparse, mani di metallo, soffi di vento, gesto di sole al tramonto, riflessi rosso sangue; retate della polizia, processioni guerriere, corte d’ingiustizia... Per una cartografia della violenza inflitta alle persone migranti, della ripetizione delle gesta coloniali e del carattere inaccettabile del “come va il mondo”».

 

Ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.