Nuovo appuntamento di MOVING TFF 2013/fiction – Verso la New Hollywood, con la proiezione del film Il corridoio della paura di Samuel Fuller.
Nuovo appuntamento di MOVING TFF 2013/fiction – Verso la New Hollywood, con la proiezione lunedì 21 ottobre 2013, alle ore 15.30, nella sala eventi della Bibliomediateca del film Il corridoio della paura di Samuel Fuller. Introduce Riccardo Fassone.
All’età di anni diciassette Samuel Fuller inizia a lavorare come giornalista di cronaca nera. Trasferitosi a Hollywood, affianca all’attività di giornalista a quella di sceneggiatore, per esordire alla regia con Ho ucciso Jess il bandito nel 1949. Regista iconoclasta, dallo stile estremamente teso e duro, è autore di un cinema che mette in scena la violenza come tratto caratterizzante dell’uomo. Tra i suoi film ricordiamo Corea in fiamme (1951), La tortura della freccia (1957) e Il Grande Uno Rosso (1980). All’attività di regista ha affiancato quella di attore, lavorando – tra gli altri – con Jean-Luc Godard, Steven Spielberg e Wim Wenders.
MOVING TFF è un'iniziativa di Museo Nazionale del Cinema, Torino Film Festival, UCCA e Arci Torino, realizzata in occasione della trentunesima edizione del Torino Film Festival. All'interno della manifestazione, la Bibliomediateca Mario Gromo in collaborazione con il collettivo di studenti Ultracorpi sperduti nel buio cura gli incontri e le proiezioni.
Samuel Fuller
Il corridoio della paura (Shock Corridor)
(USA, 1963, 100’)
Johnny Barrett è un giornalista che nella speranza di vincere il premio Pulitzer decide di farsi ricoverare in incognito in un ospedale psichiatrico per risolvere un caso di omicidio avvenuto all'interno di quella struttura. Finge di aver tentato di violentare la sorella (in realtà la fidanzata Cathy) e viene internato nella casa di cura. Dentro l'ospedale, Barrett entra in contatto con tre pazienti testimoni oculari del delitto: un veterano sudista della guerra di Corea che ha disertato dall'esercito per passare con i comunisti, un nero che arringa gli altri ricoverati con comizi razzisti e uno scienziato vincitore del premio Nobel regredito all'infanzia. Fa infine la conoscenza di un italiano obeso che canta arie d'opera di continuo. Mentre si compone lentamente il quadro dell'omicidio, l'equilibrio mentale di Johnny inizia sempre più a vacillare.
Soggetto e sceneggiatura: Samuel Fuller; Fotografia: Stanley Cortez; Scenografia: Eugène Lourié; Montaggio: Jerome Thoms; Musiche: Paul Dunlap; Interpreti: Peter Breck, Constance Towers, Gene Evans, James Best.
Ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.