La proiezione di Piccolo mondo antico apre la rassegna omaggio dedicata a Mario Soldati.

Bibliomediateca – 3 febbraio 2014, ore 15.30

Primo appuntamento della rassegna PICCOLI MONDI ANTICHI con la proiezione, lunedì 3 febbraio 2014, alle ore 15.30, nella sala eventi della Bibliomediateca, del film Piccolo mondo antico di Mario Soldati. Introduce Fabio Pezzetti Tonion.

 

Dotato di una personalità poliedrica, a suo agio tanto nella letteratura quanto nel cinema e poi nella televisione, Mario Soldati nell’arco della sua carriera si è imposto come un capace e raffinato “narratore” di luoghi, tempi e caratteri diversi. La sua opera cinematografica della prima metà degli anni Quaranta mostra i caratteri di uno stile maturo e raffinato, i cui tratti “calligrafici” si sommano ad un gusto per il racconto condotto con sicura misura. La rassegna PICCOLI MONDI ANTICHI. Il cinema di Mario Soldati è realizzata dalla Bibliomediateca “Mario Gromo” del Museo Nazionale del Cinema.

 

Al suo sesto film (ma è il terzo, se si escludono le co-regie) il torinese Mario Soldati perviene ad una maturità espressiva, artistica e stilistiche che avrebbe confermato negli anni e nei film successivi ( e i titoli selezionati per questo omaggio sono lì a dimostrarlo). Forma e letterarietà fecero parlare, per il cinema di Soldati e di altri autori come per esempio Ferdinando Maria Poggioli, di “calligrafismo”: una tendenza opposta alla dimensione realistica del cinema propugnata da alcuni cineasti ed intellettuali, sulla quale per molto tempo è pesato un forte pregiudizio. Al calligrafismo si imputava l’eccesso di interesse per la forma e una scarsa aderenza alle problematiche sociali di cui il cinema doveva farsi testimone. Ma, visto con gli occhi privi di pregiudizio ideologico, quello di Soldati è un cinema che descrive un mondo che sta per scomparire, quando non è già scomparso. Un cinema che descrive la Storia: non quella dei grandi personaggio o dei grandi eventi, ma quella fatta da persone in carne, ossa, sangue e passioni. Persone e tempi il cui ricordo lentamente scompare, come il toni chiaroscurali di una fotografia di famiglia, e che pure mantengono una traccia di vibrante vita che è stata.

 

Mario Soldati

Piccolo mondo antico

(Italia 1941, 107’, b/n.)

È il 1850 a Valsolda, sul lago di Lugano, sotto il dominio austriaco. Il giovane aristocratico Franco, orfano dei genitori, sposa Luisa Rigey, di modeste condizioni sociali, contro il parere della nonna, la rigida austriacante marchesa Maironi. Dal matrimonio nasce Ombretta. La marchesa, offesa, disereda il nipote e ottiene dal governo austriaco il licenziamento dello zio di Luisa, l'ingegnere Piero, presso il quale i giovani sposi abitano. La vita si fa dura, senza soldi e senza lavoro. Franco, che è coinvolto nell'attività segreta antiaustriaca, va a Torino e lavora come giornalista parlamentare, ma durante la sua assenza la piccola Ombretta, mentre gioca sulla riva del lago, cade in acqua e muore. Luisa è sconvolta e chiusa nel suo dolore, vive del ricordo della figlia e non vuole più vedere il marito. La vecchia marchesa, colpita dal lutto e oppressa dai rimorsi, restituisce al nipote il suo patrimonio. Passano quattro anni, è il 1859: scoppia la guerra contro l'Austria, Franco si arruola volontario nell'esercito piemontese e, prima di partire, ritrova l'amore di Luisa.

 

Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.