Elle s'appelle Sabine, primo film da regista dell’attrice Sandrine Bonnaire, è il 35mm di maggio.
Il primo film da regista dell’attrice Sandrine Bonnaire, dal titolo Elle s’appelle Sabine, è il 35mm di maggio, ciclo pensato per la valorizzazione del patrimonio in pellicola del Museo Nazionale del Cinema
Nel film, che è un’opera talmente intima da sembrare un diario privato, la regista si concentra sulla sorella Sabine, affetta da autismo e ospite di una piccola comunità dopo essere stata erroneamente internata cinque anni in un ospedale psichiatrico. “Per me Sabine è un’eroina. Un’eroina suo malgrado. E come per tutte le eroine, si ha voglia di fare un film su di lei”. Copia proveniente dal fondo Les Films du Paradoxe conservato presso la cineteca del Museo. Proiezioni realizzate in collaborazione con cinemAutismo e Associazione Museo Nazionale del Cinema. Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro.
Mer 11, h. 18.30/Ven 13, h. 16.00/Lun 16, h. 20.30/Sab 21, h. 22.15
Sandrine Bonnaire
Elle s'appelle Sabine
(Francia 2007, 85’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
Ritratto intimista di Sabine Bonnaire, filmato dalla sorella Sandrine. Attraverso un archivio privato di immagini super8 raccolte in venticinque anni, viene mostrata la personalità di Sabine. Il documentario è anche una denuncia nei confronti del sistema sanitario francese per la penuria di centri specializzati nella cura di questo genere di malattie.