L’AMNC – Associazione Museo Nazionale del Cinema presenta l’anteprima di Ninì di Gigi Giustiniani. Ospiti in sala.

Cinema Massimo – 19 settembre 2016, ore 20.45 – Sala Tre

L'Associazione Museo Nazionale del Cinema è lieta di ospitare, nell'ambito delle attività legate all'Archivio Superottimisti, l'anteprima torinese di Ninì di Gigi Giustiniani (2014, 65'). Vincitore della Genziana d’oro al 63° Trento Film Festival, il film utilizza in modo originale i materiali provenienti dall’archivio personale di Ninì Pietrasanta, una delle pochissime donne alpiniste degli anni Trenta che, tra il 1932 e il 1938, ha conquistato centinaia di cime insieme al marito Gabriele Boccalatte. I materiali 16mm e le fotografie di Ninì sono accompagnate da stralci del diario in cui l'alpinista esprimeva i suoi sentimenti durante e dopo le scalate, un punto di vista intimo e originale sulla montagna raccontato attraverso un documentario emozionante. Pellicole e materiali fotografici, nati come ricordi familiari, si trasformano in una storia d'amore e avventura appassionante e commovente. La proiezione, lunedì 19 settembre alle ore 20.45 nella Sala Tre, si inserisce nell'ambito degli appuntamenti dedicati a promuovere la raccolta di pellicole familiari all'interno della Circoscrizione 1 – Centro e Crocetta della Città di Torino.

 

La serata sarà introdotta dal regista Gigi Giustiniani, Giulio Pedretti (responsabile Archivio Superottimisti) e Enrico Camanni e sarà preceduta da alcuni estratti dall'Archivio Superottimisti. Ingresso 3.00 euro.

 

Gigi Giustiniani

Ninì

(Italia 2014, 65’, HD, col.)

“Quando ho visto per la prima volta i filmati di Ninì Pietrasanta ho pensato subito che un film si doveva fare, non sapevo ancora che film, ma si doveva fare. Non è stato poi difficile mantenere questa fascinazione anche approfondendo i materiali e vedendo la storia che ne sorgeva. La lavorazione è durata quasi due anni e credo sia stato fondamentale conservare la prima passione, così da poterla condividere con lo spettatore. La storia di Ninì e Gabriele, partendo dalla gioia di un incontro e di un amore, si sviluppa in bilico tra felicità e dolore. È la storia di un amore ambientata in montagna, dove la montagna non è solo lo sfondo ma un terzo protagonista fondamentale nel loro incontro e nel loro addio.” (Gigi Giustiniani)