Prende il via a marzo la rassegna SOTTO IL CIELO DI TEHRAN. Il cinema iraniano contemporaneo. In sala i film mai usciti negli schermi italiani.

Cinema Massimo – 4 e 5 marzo 2017 – Sala Tre

Inaugura a marzo la rassegna SOTTO IL CIELO DI TEHRAN. Il cinema iraniano contemporaneo che propone due appuntamento mensili al Cinema Massimo con film iraniani contemporanei mai distribuiti in Italia.

 

La rassegna è organizzata dall’Associazione Itatoos in collaborazione con Farabi e dall’Associazione Adiranto, insieme al Museo Nazionale del Cinema e con la collaborazione della Città di Torino. Le associazioni si faranno carico di scegliere, di mese in mese, tra i molti film realizzati in Iran negli ultimi anni.

Inaugurano la rassegna, in concomitanza con i festeggiamenti del capodanno iraniano le proiezioni di Night Shift di Niki Karimi, sabato 4 marzo alle ore 20.30; il film sarà introdotto da Alireza Shojanoori e Antonello Sacchetti. Secondo appuntamento domenica 5 marzo, alle ore 16.00 con la proiezione di Nafas di Narges Abyar introdotto dalla regista, da Pantea Panahiha e Abdollahi Kanjoujee Soheil. Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Niki Karimi

Night Shift

(Iran 2015, 100’, Hd, col., v.o. sott.it.)

Il matrimonio di Farzad e Nahid non vive un momento felice. Farzad è divenuto sempre più silenzioso e misterioso. Torna a casa tardi dal lavoro e dorme nella sua auto in garage, segnali che secondo i vicini indicano che tradisce la moglie. Nahid, distratta e nervosa, scopre però che il marito è stato licenziato da tre mesi e che ha mostrato una pistola a un amico parlando di suicidio. Invece di affrontare il marito, Nahid inizia a seguirlo, alimentando in tal modo una fitta rete di bugie che contribuirà all'aumento della paranoia di Farzad.

 

Narges Abyar

Nafas

(Iran 2016, 130’, Hd, col., v.o. sott.it.)

La piccola Bahar vive completamente immersa nelle storie fantastiche che legge nei libri. Sono gli anni bui di maggior fermento politico in Iran, con il rovesciamento dello Scià, la salita al potere dell'Ayatollah Khomeini e le prime fasi della guerra con l'Iraq. In questo periodo Bahar cresce, ma continua a sognare ad occhi aperti, l’unico modo in cui riesce a dare un senso alla sofferenza che vede intorno a lei.