Il piacere degli occhi - Il cinema di François Truffaut
Cinema Massimo - dal 4 al 19 marzo 2024
Il cinema di Truffaut attraversa i territori impervi e imprevedibili del sentimento, della passione, dell’amore che non conosce limiti, del desiderio, dei tentativi che gli uomini mettono in atto ogni giorno per arrangiarsi come meglio possono ad essere felici.
In questo itinerario “aperto” Truffaut ci mette tutte le sue fissazioni e simpatie: per il mondo senza regole e infinitamente creativo dell’infanzia, per le relazioni travolgenti e intrise di melodramma, per le implacabilità del cuore, ma anche per la letteratura tanto amata, per la scrittura epistolare, per le ostinazioni e le manie dei suoi personaggi.
Un omaggio a François Truffaut, uno dei più importanti registi del cinema francese, che propone, in ordine cronologico, i momenti più significativi della sua carriera. Dall'esordio con I 400 colpi a La sposa in nero, il cinema di Truffaut attraversa i territori imprevedibili dell’amore, del desiderio e della ricerca ostinata della felicità. Un mese per celebrare il romanticismo del cinema francese e della gioventù spensierata che ne è protagonista.
In programma:
I 400 colpi (Les 400 coups)
(Francia 1959, 99’, HD, b/n, v.o. sott. it.)
Manifesto della Nouvelle Vague francese, il primo film di Truffaut è un inno alla libertà dell’infanzia, in parte autobiografico, che disegna e descrive le vicende di un bambino, nel quartiere in cui il regista è nato. I 400 colpi è anche il primo film con il personaggio di Antoine Doinel, alter ego del regista, sempre interpretato da Jean Pierre Leaud.
Lun 4, h. 16.00 - Mar 12, h. 18.15
Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste)
(Francia 1960, 92’, 35mm, b/n, v.o. sott. it.)
Un tempo concertista di successo, dopo il suicidio della moglie Charlie si è ridotto a suonare il piano in una piccola bettola di Parigi. Un giorno incontra Chico, uno dei suoi fratelli, inseguito da due malviventi, che lo coinvolgerà in una resa di conti tra gangster. A farne le spese sarà Lena, la sua nuova compagna, cassiera del locale in cui si esibisce.
Lun 4, h. 18.15 - Mer 13, h. 15.30
Baci rubati (Baisers volés)
(Francia 1968, 95’, b/n, v.o. sott. it.)
Diretto nei giorni della contestazione studentesca del ’68, nei giorni della destituzione di Henry Langlois, direttore della Cinémathèque Française a cui il film è dedicato, Baci rubati lascia in secondo piano il contesto politico per concentrarsi sulle avventure di un giovane impacciato in cerca di un lavoro, di un amore, di una strada da percorrere nella vita.
Mar 5, h. 16.00 - Dom 10, h. 17.15
La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi)
(Francia 1969, 120’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
Il coltivatore di tabacco sull’isola di Reunion, Louis Mahé (Jean-Paul Belmondo) s’innamora follemente di Julie (Catherine Deneuve) conosciuta tramite un’inserzione matrimoniale. La donna si rivelerà presto una truffatrice ma l’industriale, pur di rimanere con lei, diventerà suo complice non esitando neppure di fronte all’omicidio. Tratto dal romanzo La sirène du Mississipi di William Irish.
Sab 9, h. 16.00 - Sab 16, h. 18.00
L’amore fugge (L’amour en fuite)
(Francia 1978, 94’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
Antoine Doinel, occupato nel divorzio dalla moglie Christine, ha una relazione con Sabine, commessa in un negozio di dischi. Accompagnando il figlio alla stazione incontra Colette, che aveva corteggiato da giovane e salta sul suo treno senza biglietto, ma sarà drasticamente scaricato dalla ragazza. Spinto a ripensare al suo passato, si scontra con i problemi della piena maturità.
Dom 10, h. 19.00 - Mer 13, h. 17.15
La sposa in nero (La mariée était en noir)
(Francia 1974, 107’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
Per una stupida bravata, cinque ricchi scapestrati provocano involontariamente la morte di un poveraccio che stava uscendo dalla chiesa dove si era celebrato il suo matrimonio. La sposa decide di vendicare il marito e uccide, uno dopo l’altro, quattro dei responsabili. L’ultimo è in prigione e lei, per raggiungerlo, si costituisce
Lun 11, h. 16.00 - Mar 19, h. 16.00
Gli anni in tasca (L’argent de poche)
(Francia 1976, 104’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
“Da anni mi interesso alle storie vere che riguardano l’infanzia., Fatti diversi, raccolti nei giornali, confidenze, ricordi, tutto alimenta la mia curiosità. L’argent de poche doveva essere il titolo di una raccolta di racconti, alla quale ho rinunciato per ricavarne la sceneggiatura del film. Per evitare la formula del film à sketches, ho mescolato le azioni e i personaggi di queste storie” (F. Truffaut)
Lun 11, h. 18.15 - Mar 19, h. 18.15
L’uomo che amava le donne (L’homme qui aimait les femmes)
(Francia 1977, 118’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
Un giovane e serio professionista non riesce a controllare la sua passione per tutte le donne che gli piacciono. Scrive persino un libro sull’argomento e un editore accetta di pubblicarlo. Quando muore in un incidente, sulla sua tomba si raccolgono tutte le sue “conquiste”.
Mar 12, h. 16.00 - Dom 17, 20.15