Le Macchine della Meraviglia. Lanterne magiche e film dipinto. 400 anni di cinema

Piani Alti della Reggia di Venaria, le Sale delle Arti, Venaria Reale (Torino) – Dal 22 luglio al 7 novembre 2010

Dopo il grande successo ottenuto a Parigi, la mostra Le Macchine della Meraviglia. Lanterne magiche e film dipinto. 400 anni di cinema arriva in Italia nella splendida cornice della Reggia di Venaria, ospitata presso le Sale delle Arti dal 22 luglio al 7 novembre 2010.

L’evento è una coproduzione tra La Venaria Reale, Museo Nazionale del Cinema e Cinémathèque française, e si sviluppa su un percorso espositivo di quindici stanze. Le diverse sezioni tematiche ripercorrono l’affascinante racconto per immagini della lanterna magica e dei suoi legami con il cinema, dal muto all’avanguardia, fino ad con alcune esperienze dell’arte contemporanea. L’esposizione mette in mostra rari vetri del Settecento e dell’Ottocento accanto ai film dei cineasti che hanno fatto omaggio, con arti diverse, al progenitore della macchina cinematografica, accostandoli ad alcune opere e installazioni di importanti artisti contemporanei, come Anthony McCall, Ugo Nespolo e Bill Viola, che dalla lanterna magica hanno tratto ispirazione.

La mostra, unica nel suo genere per la ricchezza di contenuti e l’ambizione del progetto, è a cura di Laurent Mannoni (Conservatore della Cinémathèque française) e di Donata Pesenti Campagnoni (Conservatrice del Museo Nazionale del Cinema). Infatti il Museo Nazionale del Cinema e la Cinémathèque française sono due fra le più prestigiose istituzioni votate alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio cinematografico e hanno le due più belle collezioni al mondo di vetri per lanterne magiche, dipinti a mano tra il 1659 e il 1920, per un totale di oltre 26.000 pezzi.

La lanterna magica è un dispositivo ottico apparso nella seconda metà del 1600 nei Paesi Bassi, grazie ad un’invenzione che si deve probabilmente all’astronomo olandese Christiaan Huygens. Permetteva di proiettare su uno schermo bianco, all'interno di una stanza buia, immagini fisse o animate, dipinte su lastre di vetro di forma generalmente rettangolare. Era necessario essere molto precisi nella realizzazione delle immagini, che dovevano essere curate anche nei minimi dettagli, poiché la proiezione le ingrandiva notevolmente.

Straordinario mezzo di locomozione immaginario, potente vettore educativo ma, soprattutto, antesignano poetico e affascinante dello spettacolo cinematografico, la lanterna magica ha sicuramente influenzato i primi cineasti della storia del cinema (i fratelli Lumière, Méliès, Zecca e Segundo de Chomón), per poi incantare autori classici come Truffaut, Bergman e Fellini. Decisiva inoltre è stata l’influenza esercitata sui grandi registi sperimentali di ieri e di oggi, come Emile Reynaud, Len Lye, Norman McLaren e Sistiaga.

Il percorso espositivo è articolato in aree tematiche che illustrano i principali temi degli spettacoli di lanterne magiche del passato: Vita Quotidiana, Viaggi, Scienza e insegnamento, Arti e spettacolo, Religione e esoterismo, Il mondo capovolto, Racconti e leggende Astrazione, Erotismo, Fantasmi, Le passioni dell’anima.

L’allestimento, su progetto di Massimo Quendolo e Léa Saito, è arricchito dalla ricostruzione della sala dedicata alle proiezioni di lanterna magica di casa Bracci Testasecca, tutt’ora in funzione. Completano il percorso due installazioni di artisti contemporanei: Anthony McCall con You and I, horizontal (2005), seducenti film di luce solida che creano volute di fumo nel buio e consentono allo spettatore di interagire con i fasci luminosi, e Bill Viola con il trittico Anima (2005), la videoinstallazione sulle emozioni primarie dell’uomo creata su ispirazione alle passioni dell’anima raffigurate nel 1668 dal pittore francese Charles Le Brun.

La mostra è accompagnata da numerose eventi e attività collaterali: una rassegna di spettacoli di lanterna magica realizzati dai più rinomati «lanternisti» di oggi, un ciclo di proiezioni e workshop organizzati dal Museo Nazionale del Cinema e dal Dams dell’Università di Torino sul cinema d’avanguardia e sperimentale di ieri e di oggi, un omaggio al cinema d’animazione italiano contemporaneo, con particolare riferimento alla tecnica della pittura diretta su pellicola.

In occasione della mostra, viene pubblicato il volume Lanterna magica e film dipinto a cura di Laurent Mannoni e Donata Pesenti Campagnoni, edito nella collana frutto della collaborazione fra il Museo Nazionale del Cinema e Il Castoro e già realizzato in francese per Les Editions La Martinière in occasione della mostra parigina.

Riccamente illustrato con oltre 500 immagini provenienti dalle due collezioni, il libro racconta la rivoluzione estetica e tecnica costituita dalle lanterne magiche e la loro influenza sulla nascita del cinema.

Sempre in occasione della mostra viene messo online il sito www.lemacchinedellameraviglia.it che prevede, tra le varie sezioni, la possibilità di vedere le collezioni di vetri di lanterna magica del Museo Nazionale del Cinema, i contenuti della mostra e le attività didattiche, il tutto arricchito da suggestivi contributi multimediali.

 

INFO PER LA STAMPA

 

La Venaria Reale: Andrea Scaringella, Carla Testore

tel. +39 011 4992300 - comunicazione@lavenariareale.it - andrea.scaringella@lavenariareale.it

 

in collaborazione con Weber Shandwick - Vanna Piazzi

tel. +39 011 8193151 – vpiazzi@webershandwick.com

 

Museo Nazionale del Cinema: Veronica Geraci, Helleana Grussu

tel. +39 011 8138.509/510 - cell. +39 335 1341195 - ufficiostampa@museocinema.it - geraci@museocinema.it

 

Il materiale stampa e le immagini sono disponibili online nell’area Press Office del sito de La Venaria Reale http://www.lavenaria.it/press_office/ita/index.shtml e nell’Area Stampa del sito del Museo Nazionale del Cinema http://www.museocinema.it/stampa.php (è sufficiente registrarsi).