Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio al cinema di Jean-Luc Godard

Cinema Massimo - 10-16 e 23-28 febbraio 2010

Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio al regista Jean-Luc Godard, in occasione del suo ottantesimo compleanno, con una grande retrospettiva completa al Cinema Massimo che si svilupperà mensilmente da febbraio a giugno e che mostra tutte le opere del regista in ordine cronologico. La prima parte – che sarà inaugurata mercoledì 10 febbraio 2010 alle ore 20.30 nella sala Tre del Cinema Massimo con la proiezione del film d’esordio del regista Fino all’ultimo respiro – presenta i lavori di Godard dal 1954 al 1965 insieme ad un’ampia selezione di film amati e recensiti dal Godard critico dei Cahiers du Cinéma. All’inaugurazione sarà presente il curatore Jean Douchet.

Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.

La grande retrospettiva completa dedicata a Jean-Luc Godard, è un progetto della Cineteca del Comune di Bologna realizzato con Regione Emilia-Romagna, Angelica Festival, Museo Nazionale del Cinema, Cinémathèque Suisse e Lo Sguardo dei Maestri (Udine) in collaborazione con Ambasciata di Francia, Alliance Française di Bologna e con il supporto di Gaumont Archives, Studio Canal, Tamasa Distribution, Cinémathèque de Toulouse, Ministère des Affaires Étrangères, Cine Classics, Cinemateca Portuguesa e Suomen Elokuva Arkisto. Un ringraziamento particolare a Sylvie Pras (Centre Pompidou). Curatore del progetto è Jean Douchet.

Sebbene oscuro e quasi sempre lontano dai favori del grande pubblico, il cinema di Godard è considerato arte assoluta. Geniale e dissacrante, il regista francese scardina le regole del cinema classico e rivoluziona completamente i tradizionali meccanismi di narrazione. Insieme a François Truffaut, è uno dei padri della Nouvelle Vague, l'onda nuova formata dai giovani cineasti francesi che negli anni Sessanta si oppongono al cinema tradizionale e di cui proprio il suo film d'esordio, Fino all'ultimo respiro (Orso d'Oro per la regia al Festival di Berlino), è considerato il manifesto.

Fino all’ultimo respiro / À bout de souffle  (Francia, 1959)

Michel, giovane dal passato burrascoso, ruba un’automobile e fugge col proposito di recarsi in Italia. Inseguito da due agenti, ne uccide uno e, continuando la sua fuga, giunge a Parigi. Dopo essersi rivolto ad alcuni amici per ottenere del denaro, va in cerca di Patrizia, giovane americana, per la quale sente un sincero affetto. La ragazza pero non ricambia il suo sentimento e continua a farsi corteggiare da un collega al giornale dove lavora. La polizia intanto fa delle indagini per scoprire l’assassino dell’agente e, avendo accertato che si tratta di Michel, si da da fare per catturarlo. Nel corso delle ricerche viene interrogata anche Patrizia, la quale afferma di non saper nulla e riesce poi a nascondersi con Michel in casa di amici.

Il giorno seguente, pero, essendosi resa conto che non ama il giovane, la ragazza non esita a denunciarlo alla polizia.

Regia Jean-Luc Godard. Sc.: J-L. Godard; Fot.: Raoul Coutard; Int.: Jean-Paul

Belmondo, Jean Seberg, Jean-Pierre Melville.